Chapter 3

1.5K 55 6
                                    

Ed eccolo qui, in tutta la sua coglionaggine, che mi guarda con un cipiglio sul volto, ignaro della sofferenza che il suo mancato passaggio mi ha causato.

- Chi é quello? E come mai non ti ho vista in giro a scuola oggi?- ha pure il coraggio di chiedermi il deficiente.

Scusa se ero troppo occupata a girare per i boschi, spaesata come non mai dato che non sapevo nemmeno dove sbattere la testa, piuttosto che essere presente a lezione durante il mio primo fottutissimo giorno di scuola!

Mi sta facendo innervosire, e non poco, ma tra poco smetterà di parlare, eccome se smetterà.

Psicopatica

Mi avvicino velocemente a lui e con un movimento colmo di destrezza e precisione, faccio incontrare il mio bel pugno, che tra l'altro non attendeva altro, con il volto del mio carissimo fratello che, non aspettandoselo strabuzza gli occhi cercando di indietreggiare.

Ma troppo tardi caro mio.

- che cazzo di problemi hai??!- mi urla contro serrando la mascella e rivolgendomi uno sguardo truce.

Sorrido sotto ai baffi, guadagnandomi un ringhio da parte sua, che non fa altro che aumentare la mia risata.

- A cuccia lupacchiotto- lo derido sfoderando la mia espressione piú innocente.
Noto  i suoi occhi cambiare tonalità, segno che si sta arrabbiando anche lui, ma sti cazzi! Se lo meritava.

- Amber- dighigna i denti, afferrandomi per il polso, mi ritraggo rivolgendoli un occhiataccia - così impari a lasciarmi senza passaggio, sapendo che il mio senso dell'orientamento é pressoché inesistente! Sai che mi sono persa?!- gli grido contro, gesticolando animatamente come a voler enfatizzare il concetto.

-Ma lo vedi che sembri proprio una bambina quando fai questi attegiamenti?- mi dice facendo una smorfia di dolore.

- ho tutto il diritto di essere incazzata- gli dico per poi incrociare le braccia petto, alzando il mento con aria altezzosa.

- lasciamo stare- Borbotta scuotendo la testa, per poi rivolgere la sua attenzione al ragazzo alle mie spalle... Kevin? Carl?

Dio mio, penso di avere un problema serio nel ricordare i nomi.

-lui chi sarebbe?- mi chiede indicandolo con un cenno del capo, mi giro trovandolo intento a scrutarci con curiosità.

-è un ragazzo che ho conosciuto mentre ti aspettavo, mi pare si chiami Christian? - dico dubbiosa cercando di ricordare il suo nome, ma nulla da fare.

-Caleb- interviene il soggetto interessato -Ci siamo presentati solo pochi minuti fa, Amber- mi dice sogghignando.

-si si giusto- annuisco -Caleb lui è James, il mio dolce ed unico fratello, James lui è Caleb- faccio le presentazioni.

- è così che vi salutate di solito? Gli hai fracassato il naso Amber- mi dice cercando di soffocare una risata, lancio un occhiata a James e lo trovo intento a fissarmi con il suo solito sguardo incazzato, al che sbuffo sonoramente alzando gli occhi al cielo.

- non ho sentito niente praticamente, si sarà fatta più male lei, sicuro- commenta mio fratello, facendomi quasi scoppiare a ridere. Se la tira pure! Si vedeva lontano un miglio che gli ho fatto male.

- certo come no- borbotto io ricevendo un'altra occhiataccia -che c'è? Posso respirare almeno? -

-Come farò a sopportarti ancora non lo so, mi farai impazzire- farfuglia scuotendo la testa per poi sospirare.

Santo cielo! viviamo da soli soltanto da pochi giorni e già si lamenta...

Come dargli torto, sei una rompipalle.

I found you.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora