Chapter 7

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Mi alzo dalla mia postazione, cercando di sostenere il suo sguardo.

Mi devo mostrare sicura e tranquilla, cercando di limitare il tremore che quasi mi impedisce di avanzare nella sua direzione.

Dannazione, ha un odore così invitante che mi ritrovo a chiudere gli occhi inspirandolo a pieni polmoni.

-spero tu sia sobria oggi- solleva l'angolo delle sue labbra formando un sorriso malizioso.
Lo vedo incrociare le braccia al petto ed avvicinarsi alla mia figura. Cosa che mi rende particolarmente nervosa.
lui mi rende nervosa, la sua presenza e il suo sguardo che sembra spogliarmi.

-Sai- comincia, inumidendosi le labbra -Non mi è piaciuto molto lo stato in cui eri ieri sera- afferma utilizzando un tono di voce serio, con una nota di disappunto che quasi mi fa storcere il naso.
Mette un ginocchio sul terreno, continuando a scrutarmi con i suoi occhi così ipnotici che mi ritrovo a fissarlo come una totale squilibrata.

Lo vedo inclinare la testa, guardandomi con fare curioso, scuoto il capo cercando di ritornare alla realtà.

Diamine devo reagire, sembro una poppante!

-Potresti tornare nella tua forma umana così almeno parliamo? - esordisce ad un certo punto.

Assolutamente no, non voglio di certo ritrovarmi nuda di fronte a lui, già credo di aver perso abbastanza dignità ieri sera, ubriaca com'ero.

Scuoto la testa in segno di negazione, sperando che capisca da sè la motivazione.

Lo vedo annuire per poi allontanarsi dirigendosi verso l'albero su cui era appoggiato pochi minuti fa.

Davvero? Tutto qui?

Lo vedo trafficare con qualcosa, che però non riesco ad intercettare. Alza un secondo lo sguardo, facendo incrociare i nostri occhi ed io, impercettibilmente sussulto, sentendo un brivido percorrermi la spina dorsale.

Ma è possibile che in sua presenza mi senta così vulnerabile ed esposta?

-Ti ho lasciato dei vestiti laggiù, cambiati e raggiungimi- il suo sembra quasi un ordine, questo atteggiamento non mi piace per niente.

Nono.

Non lo degno di uno sguardo e mi dirigo con aria fiera verso l'albero, trovo piegati un paio di pantaloni e una maglietta a maniche corte. Sbircio per vedere se mi sta guardando o meno, e faccio un sospiro di sollievo notando che la sua attenzione è rivolta al ruscello.

Faccio un profondo respiro, prima di concentrarmi e tornare nella mia forma umana.

Il venticello mi accarezza la pelle nuda, facendomi rabbrividire dal freddo, mi affretto a prendere i suoi vestiti, che noto essere davvero molto grandi. Solo la maglietta mi starà come un vestito, il mio corpo è decisamente minuto in confronto al suo.

La porto al naso e chiudo gli occhi inspirando il profumo che emana, è un contrasto tra dolce ma allo stesso tempo selvaggio.

Un odore che potrei stare ad annusare in eterno.

Sisi, ma adesso datti una mossa che hai le chiappe al vento.

Mi affretto a vestirmi, ritrovandomi a ridacchiare. Sembro una barbona,mi sta tutto enorme. Decido quindi di fare i risvoltini ai pantaloni, per non rischiare di inciampare dato che sono davvero lunghi.

Faccio un respiro profondo passandomi la mano tra i capelli, scompigliati sicuramente.

Mi avvicino lentamente, notando che non ha distolto il suo sguardo dal ruscello, mi schiarisco la voce, cercando di attirare la sua attenzione e nel frattempo penso a cosa dire, possibilmente una frase di senso compiuto.

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