19. In fondo siamo simili

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Torno a casa e ad aspettarmi c'è solo Cindy
"Buongiorno" le schiocco un bacio sulla guancia "papà è ancora a lavoro?"
"Si tesoro,oggi aveva molte cose da fare,e sta fino a tardi a lavoro"
Mi vado a mettere il pigiama,perché io dopo la scuola o appena torno da un posto,devo metterlo sempre  in pratica vivo con questo abbigliamento,per me ci uscirei.

Scendo e pranzo insieme a Cindy
"Tesoro io pomeriggio non ci sono devo andare in centro a sbrigare alcune cose"
"Si ok non ti preoccupare"
Finito di mangiare,vado nella mia stanza a riposare.
Prendo il telefono e non ci sono novità.
Quindi mi addormento.

Il suono insistente del campanello mi fa balzare in piedi,il mio cuore inizia a battere fortissimo.
A casa non c'è nessuno,ma non penso che i ladri suonano quando devono rapinare una casa.

E per rendere più spaventoso il tutto,il mio telefono inizia a suonare,lo vado a recuperare e nel telefono spunta Alex lo stronzo
Perché mi chiama? Prima mi tratta male e poi mi chiama. Mha
Fuori inizia pure a piovere e saranno tipo le sei di sera quindi c'è già un pó di buio e il campanello continua a suonare insistentemente.
E la stessa cosa fa il mio telefono.

Quindi decido di rispondere
"Cosa vuoi? Mi stai facendo impa-..."
Non mi fa terminare la frase che subito la sua voce mi interrompe.
"Crystal cazzo aprimi so che sei a casa,sto congelando"
Non so perché anche se non vorrei mi ritrovo davanti al portone con il mio fantastico pigiama con gli unicorni,un nido in testa e una faccia cadaverica,pizzico un pò le guance per darmi un pò di colorito.
Apro la porta e spunta davanti a me un Alex bagnato e mi sa un po' arrabbiato.
"Alla buon'ora" fa un sorrisetto e lo allarga ancora di più quando mi squadra notando il mio pigiama.
Io invece li butto un'occhiataccia e non mi lascia il tempo di parlare che mi sposta ed entra a casa mia.
"Fai come se fossi a casa tua" sibilo io ironicamente.
Ma lui mi ha sentito "dopo che mi hai lasciato fuori sotto la pioggia è il minimo"
"Tu mi hai svegliato! E poi abiti qua di fronte tornavi a casa!" Alzo un pò il tono della voce.
"Per ora non voglio tornare a casa" si rabbuia e quindi decido di cambiare argomento.

Alex's pov
Dopo la scuola,sono andato un pó con i miei amici in un piccolo pub aperto anche la mattina e poi sono tornato a casa verso il pomeriggio tardi.

Appena varcata la soglia di casa i rumori che ho sentito mi hanno fatto fermare sui miei passi.

Un vaso attira la mia attenzione,lo afferro e con tutta la forza lo lancio dall'altra parte del corridoio, la stessa fine va ad una foto di me e mia madre.

Mia madre esce dalla stanza e si ferma davanti a me,gli occhi lucidi.
Che piangi a fare stronza.
Il suo aspetto mi fa quasi rimettere,il poco rossetto che mette sempre è sbavato,i capelli scompigliati,il vestito quasi strappato.
Poi dalla porta della cucina,spunta un uomo,almeno 10 o 15 anni in più di lei.

Ma ho deciso,io non sprecherò ancora energia,aveva smesso finalmente di portare a casa un uomo diverso al giorno,ero contento,posso sembrare la persona più menefreghista e stronza del mondo,ma vedere mia madre con tutti quegli uomini che forse avevano pure una famiglia,mentre io un padre non l'ho mai avuto,mi faceva rimettere.
Vomitavo dalla mattina alla sera e lei non se n'è mai accorta.
Poi di punto in bianco ha deciso di smettere.
Ma per me era già troppo tardi, ero dentro circoli di droga, fumavo, bevevo e portavo a letto ragazze diverse ogni giorno. Adesso è uguale non è cambiato niente.

"Non mi aspettare a casa,non so quando tornerò" lancio un'occhiata a le due persone presenti ed esco di casa.
Non so dove andare penso di chiamare Zack o Jack,ma una luce attira la mia attenzione è la stanza della biondina quindi decido di andare a casa sua solo per un pò.
Suono il campanello e lei non risponde,la chiamo e non risponde,però dovrebbe essere a casa,la luce è accesa.
Poi mi risponde e viene ad aprirmi.
Il modo in cui mi si presenta mi fa sorridere,è così ingenua e carina...
Se fosse stata Alyssa sarebbe venuta ad aprirmi con un intimo coordinato e una vestaglia in pizzo,anche se non sapeva chi fosse venuto a casa sua.

Crystal's pov
"Vuoi qualcosa?"chiedo e lui mi guarda come se avesse visto un fantasma.
"Apposto?" Chiedo aggrottando le sopracciglia.
"Perché sei gentile con me?" mi chiede e sembra molto serio.
"Perché anche se il mio secondo nome è Alexa cioè Alexandra e qualcosa in comune l'abbiamo,io almeno sono gentile anche se la persona con cui lo sono è uno stronzo di prima classe"faccio un sorrisetto di sfida.
"Ma sono uno stronzo bello" dice lui facendomi l'occhiolino.
"Fanculo" sbuffo e mi siedo sul divano,lui mi segue
"Non studiamo?"
"Ah ah ah da quando in qua vuoi studiare Alex?"
" Da quando sono entrato in casa di una persona che in questo momento è più noiosa di una partita di bingo fra anziani,e quindi preferirei studiare"
Io rido,in fondo capisco che scherza.
"Vado a prendere i libri"
"Vengo con te" si alza dal divano e mi segue.
Dopo aver preso i libri mi giro e lo trovo con la copia in mano di orgoglio e pregiudizio,uno dei miei libri preferiti in assoluto.
Mi guarda negli occhi e si avvicina a me
"Ricordate del passato solo ciò che vi fa piacere.
Jane Austen" le sue parole scivolano su di me,mi entrano dentro,le ha pronunciate con astio e amarezza.
Non so se essere più sorpresa perché lui conosca orgoglio e pregiudizio o forse solo quella frase o se invece sono sorpresa perché mi ritrovo a rispondergli.
"Io non riesco,Alex" confesso riferendo alla persona che mi convinco ad odiare,che io ricordo sempre il brutto del passato.
"Anch'io non riesco,Crystal" e di nuovo parla con una voce piena di amarezza.
Che mi fa pensare che forse siamo così diversi all'apparenza ma in fondo siamo simili.



💕💕💕💕💕💕
Nuovo capitolo!

Io ti aspetterò Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora