CAPITOLO 20 - NUOVE DISPOSIZIONI

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"E sarebbe?" – indagò Draco, spiccio come al solito.

"Da domani, potrete tornare nei vostri rispettivi dormitori" – rispose Silente – "Abbiamo indagato a fondo, non correte alcun rischio. Nessuna traccia di Mangiamorte o infiltrati. Certo, alcuni studenti sono figli di Mangiamorte e aspirano a seguire le orme dei genitori, ma niente induce a pensare che siano coinvolti con l’attacco avvenuto a Londra. In ogni caso, verranno tenuti sotto stretta osservazione sia dalla professoressa McGranitt che dal professor Piton. Anzi, soprattutto da Severus, visto che tali studenti appartengono a Serpeverde.

Hermione rabbrividì impercettibilmente. Le venne alla mente un nome, tra i tanti. Nott.

Draco se ne accorse e la guardò attentamente, gli occhi di ghiaccio sembravano sondarle l’anima.

Incurante della presenza del Preside dinnanzi a loro, lasciò scivolare una mano verso la sua, intrecciando le dita con quelle di lei, in una stretta dolce ma ferma.

Rassicurante.

Una stretta che sembrava dirle: non ti preoccupare, ci sono io qui con te.

Hermione gliene fu immensamente grata.

"Blaise e Potter ne sono già al corrente?" – chiese Draco. Non era certo felice all’idea di non aver più a disposizione una camera da dividere con la Mezzosangue, ma in fondo sapeva che quel momento sarebbe giunto. E poi, l’avrebbe più che volentieri accolta nel suo letto. O viceversa.

"No, avevo intenzione di convocarvi tutti e quattro nel pomeriggio…ma a questo punto suppongo possiate riferirglielo voi" - rispose l’anziano preside – "Ma non è tutto. Voglio ricordarvi che ufficialmente Potter e Zabini sono stati in punizione, la signorina Granger all’estero per una vacanza studio e tu, Draco, a Malfoy Manor"

Hermione corrugò la fronte, confusa.

"Capisco…ma sinceramente non vedo cosa questo abbia a che fare con l’attuale situazione, Signore. Voglio dire, ormai è roba vecchia…"

Draco invece era rimasto zitto, la sua mente acuta aveva già centrato la questione. Ma quando Silente parlò, rimase comunque spiazzato. Incredulo.

"Al contrario. E’ di vitale importanza che nessuno dei vostri compagni venga a conoscenza di quanto accaduto in queste settimane. Per questo voi vi comporterete come se niente fosse, come ai vecchi tempi. Un’improvvisa amicizia, o anche qualcosa di più profondo, desterebbe di sicuro molti sospetti. E lo stesso vale per Harry e Blaise" – concluse, con uno strano luccichio negli occhi, come se sapesse cosa c’era tra i due ragazzi.

"CHE COSA?" – Draco era semplicemente fuori di sé. Vecchio pazzo! Altro che scuse…in quel momento la sua testa era satura di insulti!

No, no, no e poi ancora no! Possibile che tutto si metteva tra lui ed Hermione? Prima i Mangiamorte, poi l’incubo e ora pure Silente…ma ce l’avevano tutti con lui, per caso?

Hermione aveva gli occhi sbarrati. Tornare ai vecchi tempi? All’epoca degli insulti? Al Malferret e alla Sporca Mezzosangue?

Le si spezzava il cuore al solo pensiero. Lei voleva Draco, vicino a sé, in ogni momento libero della giornata. Voleva baciarlo e abbracciarlo, senza doversi preoccupare di essere visti.

Non era chiedere la luna. Era una cosa del tutto normale, per due ragazzi della loro età.

Certo, il fatto che lui fosse l’erede dei Malfoy creava in effetti qualche problema….

Ma a lei non importava.

"Ma…Signore…" – tentò di ribattere debolmente.

Silente la guardò rammaricato – "Mi dispiace, mia cara. Non è proprio possibile"

LA ROSA NERADove le storie prendono vita. Scoprilo ora