CAPITOLO 5 - RIVELAZIONI SCONVOLGENTI

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uando Hermione Granger raggiunse il settimo piano della torre in cui era situato l'ufficio di Silente aveva il fiato corto e il cuore che le batteva velocemente a causa degli innumerevoli gradini che aveva fatto quasi correndo.
Arrivata davanti all'ufficio del Preside, notò che la porta era aperta. Cosa abbastanza strana, visto che solitamente quel luogo era ben protetto. Le due statue di gargoyle in pietra erano aperte e rivelavano la scala a chiocciola mediante la quale si accedeva alla stanza che Silente utilizzava come ufficio. Probabilmente avrebbe dovuto avvisare, come da regolamento - pensò la ragazza mentre saliva l'angusta scala - ma stavolta la questione era di vitale importanza, ed era certa che Silente non si sarebbe infuriato se gli fosse capitata lì senza preavviso.
Con estremo stupore notò che la stanza era vuota. Non era da Silente lasciare incustodito l'ufficio in quel modo, con il rischio che qualcuno potesse entrare indisturbato. Un po' come aveva fatto lei, dovette aggiungere piegando le labbra in una smorfia. Fanny, la bellissima fenice di Silente, era appollaiata come al solito sul suo trespolo e la ragazza non resistette alla tentazione di accarezzarla dolcemente. Stava per girarsi e tornarsene da dove era venuta quando udì l'inconfondibile scricchiolio di una sedia che veniva spostata. Voltò il capo in quella direzione e fissò la porta socchiusa che stava sul muro alla sua destra. Probabilmente Silente stava scartabellando seduto dietro alla scrivania del suo archivio, pensò sollevata avviandosi in quella direzione.
Senza un minimo di esitazione irruppe nella stanza spalancando la porta e trovandosi davanti Silente, che era comodamente seduto dietro la sua scrivania di legno intarsiato su cui erano appoggiati dei fogli che stava esaminando.
Il mago la fissò sorpreso per un attimo.
"Signorina Granger..."
"Mi scusi, signore. So che avrei dovuto avvertirla del mio arrivo, ma le devo riferire una cosa della massima importanza!"
L'anziano preside annuì brevemente, poi però aprì la bocca per interromperla ma la ragazza fu più svelta di lui e riprese a parlare.
"Si tratta di Malfoy. Ho ragione di credere che stia tramando qualcosa di oscuro, signore. L'ho visto in compagnia di alcuni Mangiamorte oggi e credo proprio che..." - Una voce sovrastò quella della Grifondoro che tacque di colpo.
"Bene bene, Mezzosangue...sbaglio o dalla tua bocca non doveva uscire nemmeno mezza parola al riguardo?"
Oddio! Quella voce! Quella voce fredda e tagliente!
Hermione si voltò di scatto con gli occhi sbarrati e quello che vide per poco non le fece prendere un infarto! Draco Malfoy era comodamente seduto su una sedia a qualche passo da lei.
Da quando era entrata nella stanza non aveva mai distolto lo sguardo da Silente, e questo le aveva impedito di notare la presenza del Serpeverde che era rimasto seduto in silenzio e parzialmente nascosto dalla porta che lei aveva spalancato.
Hermione aprì la bocca ma non riuscì ad emettere alcun suono: come era già successo quella mattina, quando aveva origliato la conversazione tra Malfoy e Zabini, il sangue le si era ghiacciato nelle vene, impedendole di formulare qualsiasi pensiero di senso compiuto.
Ma fortunatamente stavolta non era sola, e l'anziano mago venne in suo aiuto.
"Stavo per farti notare la presenza di Draco, ma cara mia non me ne hai lasciato davvero il tempo"
Hermione ebbe il buonsenso di arrossire - "Si..b-beh, ecco..i-io..."
"Che c'è Granger? Il tuo stramaledetto gattaccio ti ha mangiato la lingua?" - s'intromise di nuovo il biondino con tono sprezzante.
"Ma te cosa ti impicci? E poi che ci fai qua? Non dovresti essere in Sala Grande con tutti gli altri?"
"Potrei dire la stessa cosa di te"
"Cos'è, visto che ti avevo scoperto, hai ben pensato di anticiparmi venendo qui a raccontare un sacco di balle per salvarti il culo?"
"Senti bella, ringrazia il cielo che sono venuto IO a salvare il culo a TE, o forse ti sei già scordata di quello che sarebbe potuto succedere questa mattina?" - sbottò adirato il ragazzo.
"Fottiti, Malfoy!" - scattò lei.
"E' un invito, Granger?"
"E' già la seconda volta che me lo dici, oggi. Cos'è, non sai resistermi, Malferret?"
"Io con una sporca Mezzosangue come te? Quando gli asini voleranno, Granger!"
"Basta! Finitela!" - Silente interruppe quell'aggressivo scambio d'insulti velenosi.
"Ora sedetevi e cercate di comportarvi come persone mature e responsabili" - continuò il preside.
Hermione era abbastanza sconvolta. Perché Silente non cacciava via Malfoy a pedate nel sedere? Gli aveva detto di averlo visto tramare con dei Mangiamorte, per Merlino! E invece il mago se ne stava li seduto con fare tranquillo, completamente a suo agio. Che Malfoy, quella viscida e subdola serpe abilissima nel mentire, avesse rincretinito anche lui? Immediatamente dopo aver formulato questo pensiero si diede della stupida. Sveglia, Hermione, stai parlando di Albus Silente, il miglior preside che Hogwarts abbia mai avuto. Figurati se si fa mettere nel sacco da uno stronzetto immaturo come Malfoy. Ma allora perché non diceva niente?
"Posso chiederle, signore, cosa ha intenzione di fare dopo quanto le ho detto?" - chiese titubante la ragazza.
"A questo riguardo, niente"
"M-ma...signore...io non capisco. Voglio dire, qualsiasi cosa le abbia detto Malfoy è una colossale bugia. Io l'ho visto! L'ho visto con i miei occhi mentre chiacchierava con quei tre Mangiamorte! E non è tutto, ha anche frugato nel suo ufficio...e le ha sottratto delle carte che temo siano molto importanti!"
"Lo so, Hermione" - disse calmo il preside.
"Lo sa?"
Malfoy se ne stava allungato sulla sedia in silenzio, mentre scrutava la grifoncina con palese disgusto.
"Mi scusi se mi permetto, ma tutto questo è semplicemente assurdo! Voglio dire...stiamo parlando di lui" - disse indicando il ragazzo biondo con un dito - "Draco Malfoy, figlio di un indiscusso Mangiamorte, odioso e viziato Serpeverde che di sicuro pratica anche incantesimi di magia oscura!"
Silente guardò la ragazza negli occhi, e sospirando disse - "Non discuto sul fatto che Lucius Malfoy sia un Mangiamorte, così come non è mia intenzione negare che il qui presente signor Malfoy abbia ricevuto una particolare educazione rivolta alla magia oscura fin da bambino, cosa certamente non positiva ma della quale non ha nessuna colpa. Ma forse quello che non sai, signorina Granger, è che Draco Malfoy fa la spia per conto nostro per sua libera scelta già da qualche tempo, mettendo a rischio la sua vita più di tutti quanti noi, per salvarne delle altre"
Hermione era esterrefatta. Guardava l'anziano mago con gli occhi sbarrati e la bocca spalancata.
"No...no, è impossibile. Non può essere vero! Malfoy che...no, assolutamente no! E le carte? Voglio dire..io l'ho visto e sentito con le mie orecchie mentre consegnava due pergamene a quegli uomini, dicendo che le aveva trovate frugando questo ufficio da cima a fondo...non so cosa vi fosse scritto di preciso, ma riguardava una certa rosa...la ROSA NERA..."
"Lo so. Quello che sto per rivelarti è qualcosa di estremamente riservato, non dovrai dirlo a nessuno, nemmeno ai tuoi amici, capito? A proposito, hai già detto qualcosa a Harry e Ron di questa faccenda?"
La ragazza scosse la testa.
Silente continuò - "Fonti fidate ci hanno informati che Lord Voldemort è sulle tracce della Rosa Nera...si tratta di magia, una magia potente, allo stato puro, legata ad un'antichissima leggenda. Lord Voldemort vuole trovare a tutti i costi la Rosa, probabilmente ha intenzione di sfruttare il suo enorme potere per aumentare a dismisura la sua forza, in modo da diventare praticamente imbattibile. Nessuno sa dove si trovi la Rosa Nera, ma lui è fermamente convinto del contrario. Siamo riusciti a fargli credere di possedere informazioni sul luogo in cui essa si trova. Le pergamene che Draco ha consegnato a quegli uomini sono false, redatte dal Ministero della Magia con il solo scopo di fuorviarli. Questo ci permetterà di avere un po' di vantaggio su di loro, e anche se devo ammettere che non è molto, mi auguro davvero che sia sufficiente per permetterci di rintracciare la Rosa prima che lo facciano i suoi seguaci"
Finalmente Hermione iniziava a capire. Tuttavia c'erano ancora un sacco di cose che non si spiegavano.
"Si ma...perché lui? Perché proprio lui? Sono sicura che Harry sarebbe stato più che contento di rendersi utile. E la stessa cosa vale per me e Ron. E..."
"Si, ce lo vedo io San Potter a trattare amichevolmente con quei tre Mangiamorte" - ghignò Malfoy - "Finirebbe per accecarli con la luce emanata dalla sua immensa aurea di bontà..."
La Grifondoro gli rivolse uno sguardo livido, carico di rabbia.
"Quello che Malfoy vuole dire, nonostante si sia espresso con un linguaggio non propriamente adeguato, è che serviva una figura credibile. Harry non lo sarebbe stato. All'inizio ero contrario ad assegnare questo incarico a Malfoy, e ritengo tutt'ora sbagliato che uno studente si esponga al pericolo in tal modo, ma purtroppo non avevamo altra scelta. Resta comunque il fatto che nessuno più di lui ha i requisiti adatti per fingere di essere un seguace del Signore Oscuro"
"Infatti c'è chi pensa che io lo sia davvero, dico bene Granger?" - berciò il biondo con un altro ghigno cattivo stampato sul volto.
Ghigno che tuttavia sparì quando Albus Silente si alzò in piedi e disse - "Ora devo andare a parlare con la professoressa McGranitt e il professor Piton di alcune cose importanti. Ma voglio che voi non vi muoviate di qui". Prima di varcare la soglia della stanza guardò Draco e aggiunse severo - "E non dimenticare che abbiamo quel certo discorso in sospeso da concludere"
Detto questo si allontanò, lasciando soli i due ragazzi.

LA ROSA NERADove le storie prendono vita. Scoprilo ora