CAPITOLO 15 - IL SEGRETO DI DRACO LUCIUS MALFOY

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I due ragazzi stesi sul divano separarono le loro labbra dopo l’ennesimo bacio infuocato. Hermione aveva il fiato corto, mentre Draco la guardava con occhi brucianti. La ragazza posò le mani sulle spalle di lui e, sicura del suo amore, lo spinse via.

"Ma cosa…" – borbottò il Serpeverde, preso alla sprovvista.

"Io vado a letto" – annunciò con finta indifferenza, alzandosi dal divano senza degnarlo di uno sguardo.

Draco rimase un po’ perplesso – "Da sola?"

"Dipende"

Lui inarcò un sopracciglio. Un gesto istintivo che lo rendeva ancora più sexy di quanto già non fosse.

"Da cosa?"

Un sorriso malizioso si dipinse sulle labbra della bella Grifondoro – "Da quanto ci impieghi a raggiungermi…" – E senza indugiare oltre si mise a correre verso la camera da letto, ridacchiando dell’espressione di lui.

Draco si alzò di scatto e riuscì ad afferrarla mentre allungava una mano verso il pomello della porta. La strinse forte a sé, sollevandola tra le braccia e aprendo con un calcio la porta per poi trascinarla all’interno della stanza.

"Te l’ho già detto più di una volta che non ti conviene sfidarmi, Mezzosangue" – ghignò divertito – "Finisce sempre che vinco io…"

"E cosa pensi di aver vinto questa volta?" – sussurrò lei con voce sensuale, mentre veniva posata senza troppe cerimonie sul grande letto a due piazze.

"Oh, qualcosa mi verrà in mente…" – le sussurrò all’orecchio, stendendosi sopra di lei e mordendole il lobo in un modo che Hermione trovò estremamente eccitante. Con gesti lenti ed esperti le sbottonò la camicetta, baciando ogni centimetro di pelle che man mano scopriva. Gliela sfilò e la gettò a terra, sul tappeto. Presto la gonna della ragazza fece la stessa fine. Hermione si ritrovò così in mutandine e reggiseno. Draco rimase a contemplare a lungo quei due minuscoli indumenti di pizzo blu cobalto: era stupenda, sembrava una visione. Una visione dannatamente sexy ed eccitante.

Hermione sorrise, imbarazzata dallo sguardo bruciante di lui. Allungò le mani verso la cintura del biondo, cominciando a slacciargliela mentre lui si sfilava il maglione. Le mani le tremavano per l’emozione. Draco se ne accorse, e pensò che in un’ altra occasione probabilmente si sarebbe divertito a prenderla in giro per questo. Ma in quel preciso momento non aveva voglia di ridere. Sentiva il desiderio bruciargli in ogni angolo del corpo. Voleva lei, nient’altro.

Ben presto non ci fu più alcun indumento a separare i loro corpi frementi. Draco la penetrò con un’urgenza mai provata prima, entrando in lei con un unico colpo sicuro, ed Hermione intrecciò le gambe sui suoi fianchi, trattenendo il respiro.

Dopo un attimo lo lasciò andare in un lungo gemito di piacere. Il suo desiderio era così evidente e profondo da farlo impazzire. I suoi occhi, cupi come il mare in tempesta, scintillavano nella penombra della stanza silenziosa. L’unico suono era quello dei loro corpi che sfregavano contro le lenzuola e il cigolio delle molle del letto mentre lui affondava dentro di lei.

Fremendo, mentre il piacere si faceva sempre più intenso, Draco le afferrò i polsi immobilizzandola sotto si sé.

"Mi stai uccidendo" – gemette Hermione.

"Guardami, non chiudere gli occhi. Guardami. Guardami!"

Lei si inarcò, facendo aderire i propri fianchi ai suoi, e gli conficcò le unghie nella schiena mentre gli mordeva il collo e le spalle, incapace di dominare le grida di piacere che si sprigionavano dalla sua gola. Lui si spinse il lei, ancora e ancora, stringendole i fianchi fino a trovare il ritmo per far giungere entrambi all’esplosione del piacere.

LA ROSA NERADove le storie prendono vita. Scoprilo ora