4. La Sua Felpa.

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La Sua Felpa.

Vuoi farti un giro dentro la mia vita,
bruciarti le dita?
E io che vorrei fare un giro
sul tuo girovita. •

«Non hai mangiato alla fine?»Shawn si girò verso Axel, che preso a giocare con sua sorella, lo guardò

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«Non hai mangiato alla fine?»
Shawn si girò verso Axel, che preso a giocare con sua sorella, lo guardò. Fece poi un "no" con la testa, e Shawn sospirò.
«Allora vado a riscaldare, si sarà fatto freddo.»
Disse, alzandosi e ritornando in cucina.
Axel lo guardò da dietro, sorprendendosi della sua premura e della sua disponibilità. Insomma, chiunque altro avrebbe detto "ah okay bene, ora ve la vedete voi", mentre lui no. Lo guardò sparire dietro alla porta, ed abbassò lo sguardo, fissando la sorellina.

«Axel... dimmi una cosa.»
Si avvicinò la più piccola al biondo, guardandolo.
«Mh?»
Alzò entrambe le sopracciglia, ascoltandola.
«Ma a te piace Shawn?»
La domanda della bambina fece sgranare gli occhi al più grande, che velocemente si allontanò da lei. É vero che i bambini sono ingenui e credono solamente nell'amore fra maschio e femmina, ma tempo prima, avevano visto una serie tv insieme, dove appunto, due ragazzi si mettevano insieme. La bambina aveva ingenuamente chiesto al fratello se fosse una cosa giusta, e lui le rispose che finchè si amava, andava tutto bene. Allora Giulia aveva sorriso ed aveva continuato a guardare la puntata.

«M-Ma che domande fai, Julia?!»
Sussurrò-urlò il più grande, guardandola con aria da rimprovero.
Lei mise un broncio, stanca del fatto che il maggiore le urlasse contro, e parlò.
«Shawn si comporta come se fosse il tuo fidanzatino! Ti ha cucinato e ti ha abbracciato prima, e ora ti sta addirittura riscaldando da mangiare!»
La bambina si mise le mani sui fianchi, e stavolta guardò lei il fratello con aria da rimprovero.
«Non urlare!» Presto le tappò la bocca con una mano, per poi sospirare rumorosamente. «A me Shawn non piace, e se si comporta così é solamente perché é un amico.»
«Ma Mark non ha mai fatto questo...»
«Perchè Mark non sa nemmeno cucinare...»
Julia ci pensò un po', poi abbassò lo sguardo.

«Ragazzi, è pronto!»
La testa di Shawn spuntò d'improvviso da dietro la porta, e sorrise. «Forza, venite a mangiare.» Li invitò, per poi tornare di nuovo a mettere tutto in tavola.
Axel lo guardò, socchiudendo gli occhi, per poi guardare la sorellina. «Forza, andiamo.»

Entrarono in cucina e si misero tutti seduti, adesso parlavano di qualsiasi cosa e non escludevano la più piccola. Anzi, quasi tutto il discorso lo fece andare avanti lei.
«Il mio fratellone é bravo a calcio, vero?»
Shawn arrossí, ridendo ed annuendo. «Ah-Ah, é proprio bravo.»
«Il migliore?»
«Beh-.»
«Giulia...» Sorrise Axel, guardandola. «Non sono mica il migliore, te l'ho detto tante volte. Ci sono altri ragazzi che sono più bravi di me.»
«Ma tu fai sempre goal! Non ho mai visto Jack farlo!»
«Ma perché io sono attaccante...»
«Eh, quindi il più forte!»
Shawn si lasciò scappare una risatina divertita, mentre Axel ormai ci perdeva le speranze con la sorella.

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