8. Parole.

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• Parole. •

Resto a guardarti mentre dormi sul mio petto,
il mio letto senza te sembra più stretto,
chi l'avrebbe detto?

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«Andare... in ritiro?»
Domandò la squadra all'allenatore, che velocemente annuí. Nonostante tutti fossero entusiasti, Shawn capí presto il senso di quel ritiro. Semplicemente doveva farli conoscere, e probabilmente affiatare ancora di più. Fortunatamente, quando Shawn non era in sè, riusciva a stare al gioco di squadra.

«Che ne dici, Shawn?»
Domandò d'improvviso il Mister vicino al più piccolo, e quest'ultimo sorrise dolcemente, annuendo.

«Penso sia una fantastica idea. Non vedo l'ora!»
Sorrise nuovamente Shawn, quando in realtá dietro alla schiena aveva i brividi. Avrebbero dovuto stare insieme durante la notte, e se avesse fatto qualcosa di strano?
Ma poi scosse la testa, decidendo di non pensarci, e si girò quando vide una coda blu avvicinarsi a lui.

«Shawn.»
Sorrise dolcemente Nathan, guardando il ragazzo davanti a lui. «So che sarai molto in ansia per tutto questo...» Indicò la squadra, e poi indicò Jack, Kevin e Scott. «Ma ti assicuro che la notte sono così stanchi da addormentarsi appena entrano nel letto. Quindi sta tranquillo.» Shawn rise, coprendosi la bocca con una mano. Ma in realtá la sua paura non erano nemmeno loro, piuttosto David. Si girò verso di lui, e tirò un sospiro di sollievo quando vide che non lo stava guardando. Quindi non aveva intenzione di toccarlo, giusto? Non avrebbe avuto intenzioni negative, giusto?

Il pomeriggio passò davvero lento per Shawn, ma quando iniziò a domandarsi cos'avesse dovuto fare, beh, tutto cambiò. Perché si accorse che avrebbe dovuto comprare dei sacchi a pelo, e lui non aveva mica i soldi per comprarli. E si vergognava troppo di chiederli all'allenatore, dopo tutto quello che l'uomo faceva per lui.
Così, la sera, si presentò con una borsa contenente due semplici coperte, che avrebbe sistemato poi una come divisore fra pavimento e lui, e un'altra come coperta.

Si avvicinò alla squadra sorridendo, vedendo che tutti sistemavano i loro sacchi a pelo. Shawn abbassò lentamente lo sguardo, poggiando solamente lo zaino a terra e iniziando ad andare un po' vicino a tutti per aiutarli a sistemare.

«Ehi, Shawn, sei molto gentile!»
Gli sorrise Mark, vedendo l'aiuto che gli stava donando l'albino. Quest'ultimo lo guardò per qualche secondo confuso, ma poi annuí dolcemente ringraziandolo.

Fu una serata fantastica, mai ebbe riso così tanto per le battute dei suoi compagni di squadra. Iniziò addirittura a lacrimare tante delle risate, e mise un broncio quando fatto un certo orario, tutti si accordarono per andare a dormire.

Shawn sospirò, non era affatto contento di andare a dormire così presto, soprattutto ora che si stava divertendo. E sbuffò più volte cercando di attirare l'attenzione di qualcuno, ma nessuno ci fece caso. Il ragazzo sospirò, capendo che era inutile; erano troppo stanchi. Così li seguí, ma poi vide che si mettevano tutti nei loro sacchi a pelo. Li guardò per qualche secondo, e poi guardò la sua borsa.

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