Capitolo 3 (Parte II) - Specchiarsi nello sguardo di chi non sapeva più gioire

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🎶 Quando sono lontano -  Clementino

"Niente come tornare in un luogo rimasto immutato ci fa scoprire quanto siamo cambiati".
- Nelson Mandela

Il rumore dovuto a quei frammenti che toccavano il suolo fece voltare di scatto Aurora, costringendola a ritrovarsi di fronte due occhi scuri come la pece e un viso pallido come un lenzuolo fresco di bucato

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Il rumore dovuto a quei frammenti che toccavano il suolo fece voltare di scatto Aurora, costringendola a ritrovarsi di fronte due occhi scuri come la pece e un viso pallido come un lenzuolo fresco di bucato.

Allentò la presa da zia Ti e cautamente si mosse verso quella figura che, rimasta immobile a fissarla, pareva avesse visto un fantasma.

Rory deglutì a vuoto e qualcosa dentro le provocò la nausea, era l'ansia che le stringeva la gola impedendole di respirare regolarmente.

«Io... io non ci credo» la persona, che ormai si trovava a poche spanne da lei, si ridestò toccandole un braccio «... sei vera, in carne e ossa».

Aurora sollevò gli angoli della bocca e le sembrò che non fosse trascorso nemmeno un giorno dall'istante in cui aveva incontrato quello sguardo per l'ultima volta.

«Gesù, Maria e tutti i Santi... non può essere possibile».
Rory era incredula davanti a quell'inaspettata e plateale reazione, ma del resto conosceva accuratamente il carattere sopra le righe del soggetto in questione.
«Pensavo non saresti mai tornata...» proseguì non lasciandola intervenire e ispezionandola con espressione sconvolta.

Aurora, dal canto suo, presa in contropiede, pareva aver raggiunto il picco più alto di interdizione e non riusciva a proferire parola.

Era fuggita da Borgo come una latitante e ora avvertiva il senso di colpa invaderla senza ritegno.

Non aveva dato alcuna spiegazione - anche se non sarebbe stato difficile rintracciare il motivo della sua sparizione - aveva mollato tutti privandoli della sua presenza.

Loro però erano rimasti.

A differenza sua, in mezzo a quel disordine, quelle anime che la tenevano a cuore non erano state codarde e non si erano tirate indietro davanti al dolore.

«Brutta stronza che non sei altro, non solo sei scomparsa per nove anni non rispondendo ai miei messaggi, alle mie chiamate e nemmeno alle svariate lettere che ti ho mandato con un piccione viaggiatore...».

Aurora scoppiò a ridere davanti a quel fiume in piena e la tensione prese a scemare come granelli di sabbia stretti in un pugno.

Comprese in quel frangente che alcune cose non erano destinate a mutare, determinati legami erano nati davvero per esistere e avevano il potere di oltrepassare la distanza, evitando di essere intaccati.

«Sei sempre la solita disgraziata e mi sei mancata da morire» Rory diede spazio alle sue sensazioni saltando al collo di Lia.

La ragazza colta alla sprovvista barcollò, ma le fu sufficiente avvertire quel corpo addosso per sentire le ferite risanarsi.
Quelle ferite che erano rimaste aperte per un lungo lasso di tempo adesso si schiarivano e cominciavano a cicatrizzarsi.

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