Like on a roller coaster // Space Valley

24.

Lasciamo alle spalle quel posto che, anche se per pochissimo, ha retto la mia vita temporanea. Penso che un po' tutti lo porteremo nel cuore. Anzi, c'è chi effettivamente si porta via qualcosa come ricordo o come simbolo di una nuova missione superata e andata a buon fine.
Ritornati alla base, ci prendiamo il nostro meritato riposo.
Solitamente mi piace passarlo in cima al palazzo di vetro, seduta con le gambi a penzoloni nel vuoto.
Ed è proprio così che mi trovo.
Qualcuno dopo un po' mi raggiunge.
Prende posto vicino a me e si riporta la borsa ghiacciata sul livido che sta prendendo man mano colore.
«Ho esagerato.», dico.
«Me lo meritavo.»
«Forse un po' sì.»
Ridiamo.
«Sai che se non facevo nulla, avresti subito di peggio.»
«Sono abituato a ricevere colpi.»
Scuoto la testa.
«E per questo tuo modo di fare che ci ha portati a questo.»
«Il mio o il modo sleale di Nicolas?»
«Ancora con questa storia...»
«Sì Alessandra! Ancora! Non riesco ancora a concepire come sono passato dall'essere l'unico ragazzo della scuola a ricevere le tue attenzioni, ad essere l'amico generoso, l'amico sincero, l'amico leale...»
«Sai che non è così.»
«È bastata una lettera.», continua a dire, «Una lettera di fine anno a farmi passare in secondo piano. Ma come non poter accettare le avances del ragazzo più cool della scuola di spionaggio, giusto? Che scrive proprio a te. Tra tutte le ragazze.»
«Il mio cazzo di cognome non c'entra niente!»
Lo guardo in cagnesco.
«Assolutamente!», dice in modo ironico, «Stranamente si è ritrovato in uno delle migliori squadre. Wow. Che coincidenza.»
«Ci sei anche tu fino a prova contraria.»
«Perché mi hai voluto tu!»
L'ultima sua frase si perde nell'aria, facendo da eco.
Rimaniamo per un po' in silenzio.
«Sono passati anni, Dario.»
«Anni che mi strappano sempre di più la ferita.»
«Pensavo avessimo risolto quella volta al mare. Ti ho detto di aver scoperto che la lettera fosse tua.»
«Dire 'mi dispiace' per te è risolvere?»
«Sono umana! L'affetto per Nicolas è cresciuto! Credi che con una scoperta del genere dica "uh mi hai preso in giro, butto all'aria due anni, addio".»
«E a me non ci pensi?»
Non riesco a reggere il suo sguardo e abbasso gli occhi.
«Certo che no.», commenta con un filo di voce.
Prendo dalla tasca un foglietto piegato.
«Se ti può rincuorare, non ha manco un quarto delle tue capacità. L'ho capito ancor meglio in sto periodo.»
Glielo passo.
Lo apre.
Si tratta della lettera che trovai all'entrata.
«Patetico.», commenta, lasciando che se lo portasse via il vento.
«Un giorno una persona scrisse: "Ed è forse questa l’unica regola dell’amore: che alla fine non puoi mai saperlo fin dall’inizio."»
Cerca di trattenere un sorrisino.
Quella persona era lui.
Mi osserva in silenzio.
«Mi sono portata queste parole dentro fino a poco tempo fa, quando ho preso una decisione. L'avrei esposta quella sera all'hotel.»
«Alla tua festa di fidanzamento?»
Annuisco.
«Ma sei stato proprio tu a farmi cambiare rotta.»
La sua curiosità cresce sempre di più.
«Io? Illuminami ti prego. Di quell'evento ricordo solo che sei impazzita e hai deciso di uscire fuori copertura.»
«Impazzita? Lo pensi davvero? Di cosa parlavi con Frank e che ha potuto creare in me una reazione del genere?»
Si acciglia.
Sospiro.
«"Mi è scaduta tanto come ragazza. Non so se avrò più fiducia in lei."»
Mi tormento le mani.
«Ale... Come potevo mai stare in quel momento? A pochi giorni ti saresti sposata.»
Porta la sua mano sulle mie.
«Immagina me sentire queste parole nel momento in cui ero lì per lì per dirti che ho maturato di essere innamorata di te.»
I miei occhi diventano lucidi.
Sono sicura che il suo cuore si sia fermato per un attimo.
«Alessandra...»
«No... Non parlare ti prego. Non credo di avere più la forza di quel momento.»
Mi guarda scioccato.
«Non è mai troppo tardi, Alessandra.»
Scuoto la testa energicamente e gli stringo le mani.
«Ti ho aspettato per dirti questo e per consegnarti il nostro sentimento. Rimarrà sempre e solo nostro. Custodiscilo e va avanti. Come faró io.»
Lo bacio.

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Quella frase è davvero di Dario, stavo scrivendo proprio quando ha pubblicato l'articolo☺️