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«Le condizioni sono stabili. Dobbiamo solo aspettare che riprenda coscienza.»

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«È colpa mia. È tutta colpa mia.»


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«Forza, Alessandra! Sei più forte di così.»


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«Ale... Se ti svegli, non dirò più parolacce, te lo prometto...»



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Riesco a riprendere sensibilità del mio corpo.
Prima le punte delle dita.
Mani.
Piedi.
Gli occhi.
Posso provare ad aprire gli occhi.
Li sento secchi e sembrano incollati fra loro.
Con un po' di insistenza, riesco ad aprirli.
Momentaneamente non vedo benissimo e aspetto che si abituino alla luce.
Sulla bocca ho qualcosa. Mi aiuta a respirare. Dopo un po' anche troppo.
Cerco di spostare la mascherina e inizio a respirare aria non artificiale.
Permetto a tutto il mio corpo di stabilizzarsi.
Si formula un pensiero nella mia testa: "ci sono già passata."
Già passata?
Mi sento leggermente più in forze.
La stanza inizia ad avere un senso.
Qualcuno è steso ai piedi del letto, con il volto nel materasso.
Respira lentamente.
Sta dormendo.
«Cri?»
La voce mi esce impastata.
Alza di scatto la testa, guardando nel vuoto.
«Stavo riposando gli occhi, dottore!»
Rido.
«Sei sempre la solita.»
Si rende conto che la voce proviene dal letto. Non sa se ha sentito bene.
Si volta piano piano.
«Ale?»
Si commuove in un attimo.
«Sono tornata davvero!»

In giornata già sto molto meglio. In stanza con me ci sono mamma, papà e Cristina. Mi raccontano degli ultimi quattro giorni. Sapessero loro dove li ho passati io.
«Hai fatto prendere un bello spavento a tutti quanti, stronzetta. Nel parco divertimenti la voce è girata in un lampo. Sei uscita anche al telegiornale!»
«Non ci pensare più, scema. Ora sono qui.»
La tiro a me e la stritolo. Mi tocco dietro la testa. Niente benda, niente ferita, niente sangue. Niente di niente.
Solo una brutta caduta.
«Ma a proposito.», dice mia mamma, «Dov'è quel bel giovanotto?»
Guardo Cri confusa.
Lei assume un'espressione dispiaciuta.
«Avrebbe tanto voluto vederti sveglia. Purtroppo oggi aveva il treno di ritorno.»
Okay.
Adesso sono super confusa.
Bussano alla porta.
«Uh, il dottore.»
Papà si precipita ad aprire.
«Sono io signor Lucibelli. Ho prenotato per un altro giorno il -»
Ci guardiamo negli occhi.
Entrambi ci blocchiamo.
«Dario?»
Fa un sorriso raggiante.
«Pensavo non te lo saresti mai ricordato.»
«Perché non lasciamo che si salutino, eh?»
Cristina porta via i miei, spingendo dentro Dario.
Prende posto sulla sedia al mio fianco.
«Sai che ho passato gli ultimi miei giorni seduto su questa sedia?»
Mi guarda felicissimo.
Anche io faccio lo stesso.
«Mi prenderai per pazza, ma penso di averlo percepito.»
Allungo una mano.
La intreccia alla sua.
«Avevi ragione.», dico dopo un po'.
«Ragione?»
Annuisco.
«La vita è una grossa e fottuta montagna russa. Sono appena scesa, ma penso di stare per salire su una nuova e ancora più inaspettata.»


Finchè non ti butti, non saprai mai che direzione o velocità possa prendere la giostra.

The End.

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Ciaooo a tutte/i

Vi ringrazio di essere arrivati fino a qui. Vi ho dato molti dubbi e incertezze ma spero di avervi risolto tutto con questo finale😊
Se non lo si fosse capito, è stato il bacio del vero ammoore a far ritornare Alessandra nella realtà vera e propria. (Voi dite "ma scusa si erano baciati", sì, ma lei non era se stessa quando è successo😉)
Quindi sì, alla fine non esiste nessuna squadra di agenti segreti, nessun siero, nessuna recita.
Esiste solo lei e una caduta che l'ha fatta andare in un mondo parallelo un po' bizzarro. 😁

Da domani pubblicherò qualcosa per spiegarvi cosa mi ha spinto a seguire questi filo narrativo, il perché di alcune scelte, come ho iniziato a pensare una storia del genere. Insomma un po' di curiosità ed extra per capire cosa mi girava nella testa mentre scrivevo🤣🤣

Se poteteee, come qualcuno ha già fatto nei capitoli precedenti, lasciatemi un commentino in modo da capire cosa ne pensiate😋
Se avete voi qualche domanda, curiosità, non so fatemi sapere, rispondo a tutto 💖💖

Grazie veramente di cuore di essere arrivate fino a qui, non mi aspettavo questo riscontro. Grazie tantissimo💖💖💖

Like on a roller coaster // Space ValleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora