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5 Settembre 2020, 4:07am
Londra

Sono appena arrivata in aeroporto, il volo di ritorno è stato infinito ed io sono stanchissima.

Quando sono salita a bordo non avere Harry al mio fianco è stato strano e triste, ho letteralmente trascorso almeno dieci ore con le cuffiette nelle orecchie e la sua voce a tutto volume, sperando che così, in qualche modo, potessi sentirlo più vicino.

Le quattro del mattino sono ormai passate e prima della partenza mio fratello Zac mi aveva detto che sarebbe venuto lui a prendermi in aeroporto, dato che il suo turno di lavoro per tre giorni a settimana comincia alle cinque del mattino.

Quindi con la borsa in spalla e il mio trolley mi dirigo finalmente verso l'uscita, non vedendo l'ora di tornare a casa e mettermi a letto per poter dormire per l'intera giornata.
Supero le porte d'ingresso e con la poca energia che ho in corpo mi guardo attorno alla ricerca di mio fratello

-Red!- quando sento la sua voce mi volto e sorrido vedendolo camminare nella mia direzione, con lui c'è anche Diego

-ragazzi!- esclamo sorridendo mentre gli vado incontro, lascio il trolley e abbraccio entrambi

-lo so, lo so, ti siamo mancati- ridacchia Diego dopo pochi secondi escludendosi dall'abbraccio, così da lasciarlo a me e Zac

-tu non mi sei mancato affatto- scherzo facendogli la linguaccia

-allora? Si torna a casa?- domanda mio fratello allontanandosi leggermente da me, il mio labbro inferiore sporge appena, in un'espressione da cucciolo triste

-mhm- annuisco già nostalgica, mio fratello afferra il mio trolley e ci dirigiamo verso la sua auto, una volta saliti a bordo poso la testa al sedile e chiudo gli occhi sospirando

-racconta un po', ti sei divertita?- domanda Zac osservandomi dallo specchietto retrovisore

-tantissimo, sono stati dei giorni surreali- affermo ricordando tutto l'accaduto, un sorriso appare sulle mie labbra

-la cosa più bella?- domanda Diego interessato

-Harry- dico spontaneamente, entrambi si voltano verso i sedili posteriori dove io sono seduta, i loro volti in completa confusione, io colpisco la spalla di mio fratello e ridacchio
-concentrati sulla strada!- lo rimprovero, lui obbedisce

-Harry?- domanda poi, sa benissimo di quanto sia stato e sia importante per me, esattamente come sa della mia ossessione per lui da quando ero praticamente una bambina
-sei stata al suo concerto?- chiede volendone sapere di più

-mhm..- annuisco appena

-ma non era sold out?- domanda ancora

-già, ma è una lunga storia..- biascico assonnata

-dovrai raccontarmela, prima o poi- sorride imboccando il vialetto di casa

-dovrai raccontarcela- precisa Diego voltandosi per incrociare il mio sguardo

-lo farò, ma non ora, sono a pezzi e vorrei solo il mio letto- ridacchio passandomi una mano sul viso, intanto Zac parcheggia l'auto e scendiamo, Diego tira fuori la mia valigia dal portabagagli e ci incamminiamo verso la porta di casa, in silenzio Zac la apre ed entriamo in punta di piedi per non svegliare papà.

-Casa dolce casa- sussurro inalando l'odore dolce a me tanto familiare, un po' mi era mancata

-Red, io e Diego andiamo, dobbiamo essere a lavoro prima del solito oggi, torneremo per cena quindi se sarai sveglia, dì a papà che Diego si unisce a noi- mi informa mio fratello

Flight 283 [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora