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27 Agosto 2021, 9:20am
Londra

Oggi è il 27 agosto, esattamente un anno fa a questa stessa ora ero pronta a salire a bordo dell'aereo che mi avrebbe stravolto la vita.
Ed ora mi ritrovo qui, in fila per lo stesso aereo che, si spera, darà inizio alla mia rinascita.
È strano come da un giorno all'altro tutto possa essere completamente diverso da come ce lo si aspettava, insomma, è così no?
Possiamo programmare tutta la nostra vita giorno per giorno, ma non saremo mai in grado di prevedere il destino, di anticipare le sue mosse.
Quindi a cosa serve pianificare ogni cosa?

Forse è questo il problema principale, forse passiamo così tanto tempo a rincorrere l'ignoto, a tentare di avere costantemente la situazione sotto controllo, da dimenticarci che non tutte le decisioni spettano a noi, che alcune cose sono già scritte ed inevitabili.

Ora come ora quindi ho deciso che smetterò di pensare al futuro, non ha senso farlo, mi concentrerò sul presente, coglierò ogni singolo attimo.

-Godiamoci questo volo, probabilmente sarà l'ultimo in prima classe per parecchio tempo- ridacchia Bethany attirando la mia attenzione

-già- sorrido incrociando il suo sguardo, ma l'assistente di terra annuncia l'imbarco, e finalmente potremo eseguire l'ultimo controllo prima di salire a bordo.

Quando Beth ha prenotato il viaggio non ha avuto molta scelta per i posti, quindi trascorreremo le undici ore di volo separate, insomma, non del tutto separate, lei sarà seduta esattamente dietro di me, ma comunque non al mio fianco.

L'hostess controlla i documenti e come da procedimento ci ricorda di tenerli a portati di mano per un ulteriore controllo, dopodiché ci lascia percorrere il corridoio di imbarco e una volta a bordo il personale dell'aereo ci controlla nuovamente.

Finalmente possiamo mettere via i documenti, e raggiungiamo il corridoio della prima classe, mi guardo attorno e sorrido nostalgica

-quelli dovrebbero essere i nostri posti- suppone la mia migliore amica indicando un gruppo di sedili poco distante, quindi controllo

-oh sì, sono i nostri posti- confermo, quindi prendo la borsa tra le mani e la sistemo nel vano superiore, almeno non sono così imbranata come un anno fa

-non potremmo chiedere uno scambio a chiunque sarà seduto di fianco a noi?- scherza Beth mentre entrambe ci sistemiamo nei nostri sedili, quello di fianco a me e quello di fianco a Beth sono ancora vuoti

-magari non saranno occupati da nessuno- ipotizzo facendo spallucce, e ancora non del tutto sveglia poso la testa allo schienale del sedile e chiudo gli occhi rilassata, poi prendo un profondo respiro

-sarebbe perfetto- ridacchia Beth
-ad ogni modo, penso che dormirò un po', questa notte ho dormito male- aggiunge poi

-siamo in due- mormoro tenendo gli occhi chiusi, la conversazione si interrompe almeno momentaneamente, ma sono alquanto certa che entrambe crolleremo a causa del sonno entro un paio di minuti.

I posti non sono ancora del tutto occupati e la gente continua a salire a bordo, sento dei passi avvicinarsi e qualcuno occupa i posti di fianco a Beth e a me.
Può sembrare maleducato, ma sono stanca, ho sonno e non ho molta voglia di socializzare, quindi continuo a tenere gli occhi chiusi e fingo di dormire.

-Colpa del caffè anche stavolta? Credo non abbia avuto l'effetto desiderato neppure oggi- impallidisco di colpo e sgrano gli occhi incapace però di voltarmi, sento il cuore scalpitare forte contro il mio petto e le mani cominciano a tremare.
Cerco di farmi coraggio, risentire la sua voce dopo mesi è una pugnalata dritta al cuore, ma lentamente volto la testa e quando i miei occhi incontrano i suoi sento di poter scoppiare a piangere.

Flight 283 [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora