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17 Dicembre 2020, 10:33pm
Londra

Okay, ci siamo, sono pronta.

Analizzo il mio riflesso allo specchio per qualche secondo, controllo che tutto sia a posto, che l'outfit vada bene e che il velo di make-up indossato sia come dovrebbe.

-Red, stai benissimo, smettila di guardarti o cambierai idea all'ultimo secondo- ridacchia la mia migliore amica facendomi voltare verso di lei, poi afferra la mia borsa dal letto e me la porge
-ecco, prendi, ora scendiamo, Harry sarà qui da un momento all'altro- mi ricorda, ed io prendo un respiro

-d'accordo- affermo, quindi afferro la mia borsa ed entrambe scendiamo giù per le scale, Zac e Diego sono concentratissimi ed intenti a sfidarsi alla Play, mentre papà è seduto sul divano a leggere un libro, non so come faccia dato il chiasso che fanno quei due

-esci?- domanda Diego non sapendo della mia uscita, io mi limito ad annuire, dopodiché il mio sguardo incrocia quello di papà

-non farò troppo tardi, promesso- sorrido avviandomi verso l'ingresso, lui semplicemente ricambia il sorriso, quindi dopo averli salutati, abbraccio Beth e apro la porta

-ricorda di respirare, andrà tutto bene- mi rassicura la mia migliore amica accarezzandomi una guancia, io annuisco leggermente

-mhm, grazie Beth, a dopo- lei mi saluta e dopo avermi lasciata uscire chiude la porta alle mie spalle.

So che probabilmente mi starà guardando attraverso la finestra del soggiorno, e con lei anche papà, ma non ci faccio caso e quando la macchina di Harry arriva fermandosi davanti a me, sento l'agitazione aumentare.

Apro la portiera e salgo a bordo, richiudendola subito dopo

-buonasera- sorride lui incrociando il mio sguardo

-buonasera- ricambio il sorriso

-tutto bene?- domanda ripartendo

-mhm, tu come stai?- chiedo voltandomi ad osservarlo mentre guida

-bene- dice soltanto
-avevo bisogno di parlarti- aggiunge incrociando momentaneamente il mio sguardo

-anch'io- confesso seria, pronta a domandargli scusa per quel che è accaduto l'altra sera, lui annuisce appena consapevole che non avremmo potuto continuare a mantenere il silenzio

-però non mi va di passare la serata qui dentro- afferma riferendosi alla sua auto
-ti porto in un posto- aggiunge rivolgendomi un sorriso, io arrossisco appena ma annuisco

-d'accordo..- mormoro mordendomi leggermente il labbro, intanto le mie dita picchiettano nervosamente sulla mia gamba e me ne rendo conto soltanto quando una risatina sfugge dalle labbra di Harry

-sei agitata?- domanda scrutandomi

-uh?- gli rivolgo uno sguardo interrogativo e lui indica le mie dita con un cenno della testa

-oh- ridacchio scuotendo la testa
-forse un po'- aggiungo facendo spallucce, non mi va di nascondermi, o di fingere di essere assolutamente tranquilla come se non dovessimo parlare di nulla

-sta' tranquilla- mi rassicura lui
-non hai motivo di essere agitata- aggiunge svoltando in un vicolo alberato, io mi guardo attorno confusa

-dove siamo?- domando non conoscendo la zona, Harry intento ad osservare lo stretto sentiero davanti a noi

-è uno dei punti più alti di Londra, da qui si può vedere tutta la città, in pochi conoscono questo posto..- confessa parcheggiando l'auto

-io non sono tra quei pochi- ridacchio slacciando la cintura di sicurezza, il riccio spegne l'auto e fa lo stesso, i nostri sguardi s'incrociano, dopodiché scendiamo dall'auto.

Flight 283 [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora