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16 Febbraio 2021, 8:44am
Londra

L'altra sera da Harry è stata surreale. Abbiamo trascorso delle ore letteralmente fuori da questo mondo, c'eravamo solo io e lui, tanti colori, i nostri corpi e le sensazioni elevate al massimo.

Ma oggi è un altro giorno, mi sono appena svegliata, stanotte ho dormito malissimo e vorrei poter passare il resto della mattinata a letto, ma il lavoro chiama.
Quindi pigramente mi alzo dal letto, faccio la doccia, indosso il mio outfit giornaliero e dopo aver fatto colazione con papà e Zac, torno di sopra per sistemare i capelli ed indossare un velo di make-up.

Prima di andar via afferro la mia borsa e il mio cellulare, ma una forte fitta alla testa mi immobilizza.
Volevo evitare di prendere un antidolorifico, ma a quanto pare il mal di testa oggi non me lo permette, quindi mi dirigo in camera di papà, dato che i medicinali li ha sempre tenuti lui nel suo bagno personale, che ha voluto appositamente perché io e Zac passiamo delle ore a prepararci in quello principale.

Entro nella camera da letto, raggiungo il bagno di papà e dopo aver acceso la luce apro il mobiletto di fronte a me.
Passo una mano sulle varie confezioni di medicinali cercando quella che mi serve, dopo averla trovata ne tiro fuori una compressa e la butto giù con un sorso d'acqua, sistemo nuovamente la confezione nel mobiletto, ma prima di poterlo richiudere la mia attenzione viene attirata da un piccolo barattolo in plastica che non avevo mai notato prima.
Lo prendo tra le mani e comincio a leggere l'etichetta su di esso per capire di cosa si tratti, ma il mio cuore perde un battito quando leggo antidepressivo a caratteri cubitali

-ma che cazzo..- sussurro tra me e me

-Red, cosa cerchi?- la voce di mio fratello mi fa sussultare, quindi velocemente rimetto il piccolo barattolo nel mobiletto e lo chiudo.

Spengo la luce ed esco dal bagno

-oh..nulla, avevo bisogno di un antidolorifico, il mal di testa mi sta uccidendo stamattina- spiego mentre usciamo dalla stanza di papà, ma prima che Zac possa scendere giù per le scale lo afferro per un braccio e lo attiro verso la mia camera

-che succede?- domanda confuso

-i-io.. Zac, tu stai bene, non è vero?- chiedo preoccupata

-Red, di che diavolo stai parlando?- domanda agitato, io chiudo la porta alle nostre spalle e dopo avergli fatto segno di abbassare la voce sospiro passandomi una mano tra i capelli

-ho trovato una cosa, in camera di papà..- mormoro incrociando il suo sguardo

-che..?- ora anche la sua espressione si allarma

-credo che papà prenda degli antidepressivi- confesso, mio fratello impallidisce e per qualche secondo restiamo in silenzio, occhi negli occhi

-stai scherzando?- la sua voce viene fuori più flebile di quanto avrebbe voluto

-n-no..io..li ho trovati mentre cercavo qualcosa per il mal di testa..- spiego, mio fratello sospira pesantemente

-cazzo!- esclama colpendo la porta
-ce l'avrebbe detto! Lui ci dice tutto! Tra di noi dobbiamo parlare, sempre, lo facciamo da una vita, perché mai ora dovrebbe tenerci nascosta una cosa simile?- è furioso, i nostri occhi pieni di lacrime

-Z-Zac..dobbiamo parlargli- suggerisco

-cosa gli diciamo? Che abbiamo frugato tra le sue cose e trovato le sue cazzo di pastiglie?- sta perdendo la calma

-cazzo Zac, abbassa la voce!- lo rimprovero, lui si passa le mani tra i capelli
-per ora non dirgli nulla, okay? Mi farò venire in mente qualcosa, dammi solo qualche ora, o qualche giorno, non lo so- affermo aprendo la porta

Flight 283 [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora