ALASKA
Io: hey jiall
Io: non so cosa mettermi
Io: non so se voglio andare
Io: non so se riuscirò a sopportare questa serata
Io: non so perché harry abbia picchiato sam
Io: non so nulla
Io: l'unica cosa che so è che
James Niall: sei scema menomata
Io: no stronzo
Io: è che voglio rimanere nel mio letto
James Niall: non in quello di styles?
Io: NO DEFICIENTE
Io: non mi va di andare con sam
James Niall: ci vediamo là
Io: uffaaaaaaaaaaaaa
Sono le otto di sera e il ballo inizia alle nove e Sam verrà a prendermi alle nove e quindici, ed io non so ancora cosa mettermi. Alla fine di mille cambiamenti decido di mettermi un vestito lungo color rosa antico, e raccolgo la maggior parte dei capelli portandoli in sù. Non mi interessa vestirmi bene ed essere quantomeno decente questa sera, il letto mi sta chiamando e già non vedo l'ora di tornare a casa. Applico un po' di ombretto bianco tendente all'oro e scurisco le lunghe ciglia con il mascara. Lucide le labbra colorandole di un arancione brillantinato, con il sapore alla pesca e l'ora è passata, ma non mi sento pronta. Voglio dormire. Non voglio andare a quella stupida festa. Ma cercherò in ogni modo di divertirmi, non sprecherò un sabato sera così.
Il campanello della porta suona ma io non mi sbrigo ad andare ad aprire. Quando raggiungo l'entrata apro il portone, ritrovandomi un bellissimo Sam davanti a me, ma non mi fa l'effetto che dovrebbe, anche con quel suo bel sorriso.
"Sei bellissima." Sorride prendendomi la mano.
"Grazie." Ricambio sorridendogli. "Anche tu."
Sam prende il braccialetto floreale tipico americano e lo lega al mio polso, identico a quello che ha nel taschino della sua giacca elegante. Sono ufficialmente la sua dama e lui è ufficialmente il mio cavaliere, ma vorrei davvero tanto non fosse così.
"Vogliamo andare?" Chiede dandomi un bacio sulla guancia.
"Certo." Mi sporgo per prendere la borsetta, lancio un urlo avvertendo i miei genitori di star uscendo e lo seguo verso la sua auto.
È una bellissima Aston Martin, probabilmente costerà più della mia casa e il conto bancario che la mia famiglia ha, sommato a quello del presidente Obama, ma lui può permettersela. Lui si è sempre potuto permettere qualsiasi cosa. Non gli è mai mancato nulla, è per questo che ora sono qui. Perché si può permettere di portare al ballo una ragazza che conosce da almeno tre giorni.
"Che bell'auto."
"Grazie, è stata il mio ultimo regalo di compleanno."
"Beh, niente male come regalo di compleanno. Il prossimo anno fatti regalare direttamente tutta la casa costruttrice della Ferrari già che ci sei."
"È già in lista." Sogghigna mentre io sorrido.
Arriviamo davanti all'istituto scolastico in poco tempo e non aspetto che mi apra la portiera e scendo da sola. Lo aspetto mentre mi raggiunge e poi ci dirigiamo verso l'entrata. La musica assordante si sente fin qui, ma non mi da fastidio, mi permettere di tenere la mia mente libera da tutti i pensieri che vorrebbero occuparla.
"Sam!" Grida una ragazza che non conosco venendoci in contro appena entriamo, ma la cosa non mi tocca minimamente.
"Scusa Amanda, ma devo andare." La liquida lui.
"Vado a sedermi lì." Lo avviso indicandogli il posto. Non aspetto una sua conferma che mi sono già accomodata su uno sgabello della parte dei drink della palestra.
Non mi è mai piaciuto l'Homecoming, e mai mi piacerà. Ho sempre preferito le feste durante l'anno o quelle a casa di qualcuno.
"Che bella serata." Soltanto lui, avrebbe potuto dire qualcosa del genere.
"Ciao Harry." Lo saluto.
"Ti stai divertendo?"
No, affatto. "Sì, molto. Tu?"
"Va alla grande. Monica è stata fantastica."
"Chi?"
"Oh, un consiglio, non andare negli spogliatoi, a meno che tu non abbia voglia di fare sesso."
"Grazie per avermi avvertito." Ironizzo schifata.
"Non c'è di che." Svuota il suo bicchierino.
"Con chi sei?"
"Solo."
"Sei venuto al ballo da solo?"
"Sì, ma certo non sarò solo, ho già avuto buone compagnie e la festa non è ancora arrivata a metà serata." Sorride.
"Beh, divertiti." Auguro, sentendo qualcosa allo stomaco.
"Anche tu." Dice prima che io abbandoni il mio posto e scontrandomi accidentalmente con la spalla di Sam.
"Hey, ti stavo cercando. Hai voglia di ballare?" Propone ed io annuisco, non avendo le forze per emettere alcuna parola.
Proprio quando ci mettiamo in posizione la musica diventa molto più lenta, costringendomi ad avvicinarmi a lui ad un distanza minima.
"Sai, combatterò, la prossima settimana. Mi piacerebbe se tu venissi a vedermi."
"Non mi piacciono queste cose."
"Fallo per me."
L'immagine del mio letto mi riaffiora in mente ma la scaccio, sarei andata con James.
"Non lo so."
"Per favore."
"Sì, va bene. Verrò." Concludo.
"Grazie." Sorride baciandomi nuovamente una guancia.
Presa dal panico e ovviamente, contrariata a tutte queste dimostrazioni d'affetto da parte di Sam, parlo ancora. "Devo andare da James." Scappo dalle sue braccia e mi immergo nella folla.
____________________
Lo so, è minuscolo e schifoso e mediocre e probabilmente, non originale, ma vabbè, spero comunque vi piaccia.
E VOLEVO RINGRAZIARVI CON TUTTO IL CUORE DEI COMMENTI, VISUALIZZAZIONI E VOTI, SIETE MERAVIGLIOSE. VI AMO.
Mi dispiace ma mi sto addormentando letteralmente, controllerò la presenza di eventuali errori domani mattina.
Domandina: siete fidanzate? Innamorate? Felicemente single? Io sono innamorata di un ragazzo, il quale probabilmente ricambia i miei sentimenti...
Buonanotte,
Lot of love, Maddy.
STAI LEGGENDO
Right Number
Fanfiction"Sto messaggiando con un ragazzo, ma non so chi sia." An Harry Styles fanfiction. [Liverpool] © 2014 MaddalenaTemperini. All Rights Reserved, imagined and created by me.