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JAMES

«Niall, cosa ne dici di andare a LeGall questa sera? Non ho voglia di rimanere a casa.»

«Mhmh.»

Io: fai come vuoi, styles

«Sarebbe divertente andare. Credo ci andrà anche Laura.»

«Sì, infatti.» Rispondo distrattamente.

«Quindi andiamo?»

Cognato: non so che cazzo fare

Io: sei scemo, è ovvio

Cognato: ho soltanto bisogno di avere alaska vicino, ma quando è con me la tratto di merda

Io: vieni da me, lei è qui

Io: così fate bip bip

Cognato: no coglione

Cognato: cioè

Cognato: cazzo

Cognato: no

Io: vieni qua e sta zitto

Io: invece di sparare qualche cazzata

«Allora andiamo? James!»

«Sì sì.»

«A cosa hai acconsentito?»

«Cosa?»

«Quale domanda ti ho fatto?»

«Beh, sì.. Ecco.. sì quella lì.»

«Non c'è una volta che mi ascolti.» Si imbroncia allungandosi sul letto con il depliant di LeGall.

«Oh, volevi andare a LeGall?»

«Ma non mi dire.»

«Beh no, restiamo a casa.»

«Perché, non mi va di restare a casa a non fare nulla.»

«Ci inventeremo qualcosa.» Temporeggio pregando l'intero Paradiso che Styles arrivi in fretta.

«Allora spara.»

«Non ho detto di avere qualche idea, ho soltanto detto che ce ne inventeremo qualcuna.»

«Sei stressante.»

«Questo è un complimento da parte tua. A cosa devo tanto onore?» Sogghigno mentre lei si tira a sedere sul materasso.

«Zitto cetriolo.»

«A volte mi chiedo perché sono tuo amico.»

«Perché mi vuoi troppo bene.» Ride.

«Avrei dei dubbi.» Dico, mentre la mia voce sovrasta improvvisamente il suono del campanello.

«James, aspettavi qualcuno?»

«No.» Mento.

«Allora chi è?»

«Si da il caso che non sono bionico, fammici arrivare alla porta, poi ti dico.»

«Muoviti.» Sbuffa mentre raggiungo la porta e la apro, sapendo perfettamente chi aspettarmi.

«Styles.» Lo saluto.

«Horan.» Ricambia lui con un cenno della testa.

«È di sopra, io resto qui.»

Ed inizia a salire le scale mentre mi ringrazia silenziosamente.
A volte invidio Alaska, anche io vorrei un amico come me.

ALASKA

Guardo la foto attaccata alla parete della camera di James, siamo noi due quando avevamo circa cinque anni. Mi ricordo perfettamente quel giorno, iniziò come tanti altri, ma si concluse orribilmente. Quando ci è stata scattata la foto eravamo al parco non molto lontano da qui, mentre ci sorridiamo da una posizione vicinissima. Vedo qualcosa riflettersi alle mie spalle, sul vetro una figura si sta avvicinando a me, e lo riconosco immediatamente dai suoi ricci.

«Cosa ci fai qui?» Mi giro velocemente facendo cadere il telefono a terra, mentre riesco a specchiarmi nei suoi bellissimi occhi verdi.

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Eccomiii

Ma che bello, due aggiornamenti di fila, da quando non succedeva? Ahaha
Bene, mini aggiornamento, ma aggiornamento è.

Domandina: nome preferito? (Non ho più fantasia, zero.) Il mio Leonardo lol.

Buonanotte,

Lot of love, Maddy.

Right NumberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora