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«Ora devo andare.» Mi stacco delicatamente dalle sue labbra, ancora con gli occhi chiusi.

Non voglio che questo momento finisca.

Non so cosa abbiamo fatto durante le due ore, probabilmente ci siamo solo baciati. Il che sembra un sogno, ma è la realtà. Mi piacerebbe così tanto restare incollata alle sue labbra e sentire il suo caldo respiro sbattere contro la mia pelle, ma sono già in ritardo.

«Devi proprio?»

«Sì.» Siamo ancora così vicini.

«Okay.» Mi lascia andare.

Recupero le mie cose dalla panca, infilo la giacca ed esco, senza girarmi indietro.

Niall è già arrivato, strofino le mani per riscaldarle mentre raggiungo la sua auto ed entro, percependo immediatamente il cambio di temperatura.

«Vi siete dati da fare?»

«Cosa?»

«Ho detto, vi siete-»

«Ho capito cosa hai detto.» Mi accomodo sul sedile, allaccio la cintura mentre Niall fa partire la macchina.

«E allora?»

«Come fai a saperlo?» Domando, guardandolo. È incredibile che Niall capisca sempre quando succedono queste cose. Non che sia successo molte volte.

«Le tue labbra sono gonfie e rosse, ecco come. Le ho notate appena sei entrata in auto.»

«Perché mi hai guardato le labbra? Pensavo fossi gay.» Lo stuzzico.

«Perché è la prova di cosa è successo dentro quella palestra pochi minuti fa.» Sospira. «E non sono gay. Smettila.» Scandisce.

«Okay okay.» La smetto.

Niall accosta davanti al Bounty, posso vedere Alan seduto da solo su un tavolino aspettarmi dalla grande vetrata.

«Scendi stronza.»

«Ti voglio bene anche io.» Rido scendendo dall'auto, salutando.

L'auto di Niall sfreccia lungo la strada ed io entro nel locale. L'aria condizionata è accesa, ed io ringrazio dio per questo, sto congelando.

«Alan.» Lo saluto ancora in piedi davanti al tavolo.

«Oh, sei venuta. Pensavo avessi rinunciato.» Mi fa cenno di sedermi ed io lo faccio.

«Mi dispiace averti fatto aspettare molto.»

«Non fa niente.» Sorride.

«Di cosa volevi parlarmi?»

HARRY

Sono appena entrato in auto, parcheggiata davanti la scuola, e non riesco a muovere un muscolo per poterla azionare ed andare a casa.

Non perché stia male, ma perché Alaska, costantemente nei miei pensieri, me lo impedisce.

Le sue labbra, danzavano sulle mie, pochi minuti fa, e voglio rivivere quel momento ancora ed ancora.

Lancio un respiro, voglio tornare a casa e dormire, e risvegliarmi tra vent'anni, chissà cosa sarà cambiato. Magari mi sveglierò con Alaska accanto ed Estaban che dorme tra di noi e la piccola Darcy nella sua culla nel lato del letto di Alaska.

Accendo il riscaldamento nella macchina e faccio ruggire il motore quando sento una vibrazione nella tasca posteriore dei jeans. Afferro il telefono e vedo che Brandon mi ha appena mandato un messaggio.

Brandon: amico, sono al bounty, credo ci sia la tua ragazza qui

Io: non ho una ragazza

Brandon: come vuoi chiamare alaska la chiami, io continuerò con 'la tua ragazza'

Io: alaska è lì?

Brandon:

Io: con chi è?

Brandon: è seduta ad un tavolo con un ragazzo, stanno parlando

Io: kingson?

Brandon: no, foster

Io: adesso arrivo

Brandon: non uccidere qualcuno

Io: non posso promettertelo

Faccio inversione con l'auto, avendo già fatto della strada verso casa mia, e imbocco quella che mi porterà al Bounty.

Perché ci devono essere così tante persone tra me e lei? Non credevo fosse così difficile essere innamorati.

__________________

Ops, il capitolo è finito (sul più bello ma non uccidetemi pls)!

Vi chiedo scusa per essere mancata ieri, ma sta succedendo un'apocalisse e io ovviamente non posso perdermela.

Okay, innanzitutto, ringrazio ancora e ancora tutte voi per il supporto che dimostrate con messaggi, visualizzazioni, voti e commenti. Vi aNo (oddio ahaha).

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alison451, L'ultima discendente della luna.

remember_1929, Half a Heart.

Domandina: quando è il vostro compleanno? Il mio tra cinque giorni, il giorno di natale omg.
In quante mi faranno gli auguri?

Lots (siamo arrivati ai quantitativi in inglese, e con gli uncountable nouns si usa il plurale, quindi) of love, Maddy.

Right NumberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora