per mano

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"Tyrion Lannister? Stiamo davvero discutendo sulla sorte di Tyrion Lannister? Rimarrà nelle segrete fino al mio ritorno dal Nord. E dopo di che infilzerò la sua testa su di una picca." Jon sbatté violentemente i pugni sul tavolo di legno che ospitava il consiglio ristretto. La spigolosa questione delle rivolte del Nord non era ancora stata risolta e l'imminente partenza dell'intera corte era stata rimandata per le condizioni della Regina. Ora però, dopo diverse settimane, era arrivato il momento di riportare alla luce l'argomento. "Ci comporteremo come stabilito in precedenza, l'esercito reale con il Re si recherà al Nord e sederà le rivolte. E Sansa Stark verrà portata ad Approdo del Re per dare spiegazione dei propri crimini." Daenerys parlò fissando i membri del consiglio ristretto, era ancora molto provata per l'accaduto sia fisicamente che mentalmente ma l'imminente viaggio a Nord la riscaldava un po'. Un pensiero divertente, si ritrovò a constatare Dany, che un posto tanto freddo possa riscaldare così tanto il cuore di qualcuno. Jon annui per confermare ciò che aveva appena detto ma poi si girò a guardarla. "Con un solo piccolo cambiamento, tu e la principessa non verrete" "cosa?" Il Gran Maestro Samwell si schiarì la voce "Vostra Grazia, sono io ad averlo suggerito al Re. Non credo che un viaggio di questa durata possa essere intrapreso nel vostro stato, avete bisogno di riposo e anche la principessa ha bisogno di tranquillità" Daenerys strinse le mani nei braccioli della sedia tornando a guardare Jon. "Stiamo per andare in guerra, e tu non saresti al sicuro a Grande Inverno finché non scopriremo cosa davvero nascondono Bran e Sansa. E il trono qui ha bisogno di noi" La delusione era ben leggibile sul volto della Regina ma non poteva che dare ragione a Sam e a Jon. Aveva bisogno di riprendersi e di riportare un po' di stabilità nella vita di Visenya.

Daenerys camminava per i corridoi della Fortezza Rossa con sua figlia, la principessa riusciva ormai perfettamente a mantenere l'equilibrio sia per camminare che per correre. In quel momento stringeva con la manina la mano della Regina. Le due si stavano dirigendo verso il cortile interno del castello, dove si stavano svolgendo gli ultimi preparativi per la partenza per il Nord che sarebbe avvenuta poche ore dopo.
Il Re e l'esercito si sarebbero diretti a Grande Inverno, lasciando in capitale solo gli uomini necessari per la sicurezza della città. Nel cortile rimbombavano rumori e suoni di ogni tipo, dalla spada nel fodero al nitrito dei cavalli. Ma ciò che attirò l'attenzione della principessa fu il suo papà che stava sistemando la sella al suo destriero proprio al centro del cortile. Visenya lasciò la mano della mamma, con grande rimprovero di questa, e corse nella sua direzione. Jon dal canto suo la prese immediatamente in braccio stringendola a se. "Ecco la mia principessa" Daenerys li raggiunse poco dopo e venne immediatamente inserita nell'abbraccio. "Siete già pronti a partire?" "Si,tra pochi minuti" La Regina annuì allungando le braccia per prendere Visenya in braccio. "Stai attento,ti prego" Jon sorrise stringendola a se "non preoccuparti tornerò tutto intero". Jon lasciò un bacio sulla fronte a Visenya e uno sulle labbra alla sua regina per poi montare in sella al cavallo. "È arrivato il momento di fare vedere al Nord chi siede sul trono di spade"
Pochi minuti dopo le porte del castello si approprino e Daenerys e Visenya si fermarono a guardare Jon partire, sperando di vederlo tornare.

L'ultima volta che era stata all'orfonotrofio di Fondo delle Pulci Visenya prendeva ancora il latte attaccata al suo seno,questo stava a significare che era passato quasi un anno dall'ultima visita. Daenerys non credeva che il tempo potesse passare davvero così in fretta, questo trascorrere infrenabile del tempo la portava in uno stato di angoscia. Più i giorni passavano più Visenya sarebbe cresciuta e prima avrebbe dovuto posare sulla sua testa la corona di Westeros. E con questa tutte le responsabilità di sedere sul trono di spade.
Ma per ora Visenya era solo una bambina nel pieno della sua infanzia.
E proprio per questo ci volle relativamente poco per la principessa per ambientarsi e per unirsi ai giochi delle bambine della sua età a fondo delle pulci.
Benché non fosse più passata all'orfanotrofio, la Regina aveva fatto un mondo che le septe che si perdevano cura dei bambini avessere sempre tutto ciò di cui avevano bisogno. Ed era proprio mentre una di loro la stava ringraziando che qualcuno la tirò per la gonna, puntuale a quel gesto arrivò alle orecchie della Regina anche il rimprovero. "Celia! Cosa ti ho già detto? Non disturbare la Regina" Gli occhi di Daenerys si illuminarono e si abbassò all'altezza della piccola, ora più alta di come la ricordava. "Celia, mi ricordo di te" la piccola per nulla intimorita le si avvicinò all'orecchio. "L'ultima volta mi avete fatto delle bellissime trecce, nessuno sa farle come voi. Potreste rifarmele?" Dany sorrise sinceramente offrendole la mano.Non poteva aiutare Jon nella sua guerra, ma poteva portare un po' di normalità nella vita di quei bambini. "Su forza! Abbiamo dei capelli da intrecciate".

HEYYYYY
ovviamente se interrompo il corso della storia è solo per scusarmi di nuovo del ritardo🙇🏻‍♀️
Purtroppo sono sommersa dalla scuola, paradossalmente facevo meno quando eravamo a scuola fisicamente che ora, e non trovo più il tempo di scrivere ( o di leggere, devo recuperare una cosa come 12 capitoli di storie che seguo 😓)
Per cui vi chiedo di perdonarmi, purtroppo da metà Maggio sarò di nuovo piena di verifiche e interrogazioni. Cercherò di pubblicare qualcosa prima, ma non vi assicuro nulla.
Ma non vi preoccupate, questa storia verrà portata a termine. Ci tengo troppo per abbandonarla.
Quindiiiiii,
Come sempre al prossimo capitolo!!!!
E fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti 🥰

A Promise of Ice and Fire ||JonerysDove le storie prendono vita. Scoprilo ora