Anche ad estate inoltrata le temperature al Nord risultavano molto basse, ma per Jon non era mai stato un problema. Era cresciuto con quel freddo nelle ossa, abituato fin da bambino a cavarsela da solo.
Mentre i suoi fratelli non dovevano aver paura della notte gelida perché il fuoco nel camino sarebbe stato constantemente controllato dai servi, lui aveva imparato a sopravvivere all'inverno fin dalla tenera età. Per Jon,infatti, non c'era nessun servo o ancella a tenere acceso il fuoco, Catelyn Stark non aveva voluto.
Proprio per quel motivo quella neve estiva che era presente ora nel Nord non era problema.
Nemmeno Arya, che cavalcava al suo fianco, pareva spaventata.
"È giunto un corvo da piazza di Torrhen, gli alti Lord ci aspettano, e con questi i loro eserciti. Potranno essere contro di noi o con noi" Arya strinse più forte le redini del proprio cavallo tornando a guardare davanti a se attendo la sua risposta. Jon era già al corrente di quegli eventi, sapevano che Sansa era riuscita a fare leva su i lord minori e che il suo piano era arrivare poi ai lord di casate più importanti.
"Devi convincerli a seguire te e non lei, o avrà inizio una guerra." Negli ultimi anni si erano susseguite continue guerre, da Robert Baratheon alle rivolte a Dorne, dalla guerra dei 5 Re a gli Estranei. Il reame non era pronto per un ulteriore conflitto e Jon lo sapevo più che bene. "Come potrei conviverli? Il Nord vuole essere governato da qualcuno di qui. Mio padre non è Eddard Stark e loro lo sanno bene"
Arya tirò le redini del proprio cavallo e si fermò a guardarlo. "Non devi essere il figlio di Ned Stark, devi essere il figlio di Lyanna e di Rhaegar. Devi essere esattamente ciò che sei e non fingerti qualcun'altro. Non ti devono seguire per il tuo sangue ma perché il Nord è la tua casa, così come lo sono ora Daenerys e Visenya"Quando arrivarono a Piazza di Torrhen si ritrovarono davanti un accampamento pronto per la battaglia. File e file di uomini si trovavano davanti al Castello della casata Tallhart, in cui gli alti lord si erano riuniti per ascoltare Aegon Targaryen. Jon lo sapeva bene, se le cose non fossero andate come programmate non solo avrebbero intrapreso una sanguinosa guerra ma lo avrebbero rinchiuso nelle segrete e magari ucciso. Ma non era della sua incolumità che si preoccupava, ma di quella della Regina e della Principessa a Sud. Proprio per questo aveva istruito Brienne e Podrick di portarle a Roccia del Drago se le notizie dal Nord fossero state negative.
Il castello si affacciava su un grande lago, che proteggeva buona parte delle mura. Furono quindi obbligati a passare in mezzo all'accampamento e solo Jon e Arya con una decina di uomini smontarono da cavallo e entrarono nel cortile interno della fortezza.
Il gruppo venne raggiunto da alcuni cavalieri che li scortarono nella sala principale. Guardandosi intorno Jon notò la somiglianza con le sale di Grande Inverno. Anche questa era costruita con le grezze pietre del Nord e portava appesi alle assi di legno i vessilli della Casata e, più piccoli, quelle dei suoi vassalli più fedeli.
Sparsi per la sala erano presenti alcuni membri delle casate più importanti del Nord, tra cui i Hornwood e i Glover. Al centro invece si trovava Brandon Tallhart, capo della casata e del castello. Al loro ingresso i presenti si zittirono e aspettarono che fosse il giovane Lord a parlare.
"Vostra Grazia" Brandon esegui un piccolo inchino sgraziato prima di avvicinarsi al Re. "Lord Tallhart" Jon sapeva bene che il ragazzo era fin troppo giovane per governare senza un maestro o un cavaliere che gli facesse da consigliere. Ma a quanto pareva il giovane Brandon Tallhart era stato abbasta furbo da non farsi vedere con loro. "Sono convinto, come d'altronde tutti qui dentro, che possiamo permetterci di saltare i convenevoli" il silenzio da parte dei lord sembrò essere un approvazione per Brandon, il quale ricominciò a parlare. "Siete cresciuto al Nord, lo conoscete quanto lo conosco io. Perché non dovremmo allearci con Sansa Stark, figlia legittima di Eddard Stark, per reclamare finalmente la nostra indipendenza? Perché dovremmo seguire ancora la capitale?" Jon Snow avrebbe voluto urlare contro a quei lord che probabilmente erano impazziti, che senza il sostegno del sud non avrebbero mai superato il prossimo inverno e che Ned Stark questo lo sapeva fin troppo bene. Ma il Re sapeva che non sarebbe servito a nulla, il freddo Nord non si sarebbe sottomesso per paura o per la verità dei fatti. Tantomeno lo avrebbe fatto perché lui si identificava come il figlio di Ned. Il Nord avrebbe seguito chi dimostrava di essere forte, un Re che non li avrebbe abbandonati a loro stessi perché il regno era troppo vasto e arduo da controllare. Jon doveva dimostrarsi per ciò che veramente era, figlio del Nord tanto quanto figlio del Fuoco e discendente dall'antica Valyria.
Il suo sguardo si spostò su Arya, la quale colse il silenzioso messaggio e aprí le due ante della porta in legno della sala.
Al fianco di Jon andò a posizionarsi Spettro, nulla avrebbe potuto rappresentare meglio il freddo Nord del suo metalupo. Jon allungo il braccio destro e con un battito d'ali il sup drago ,Sunfyre, ci si appollaio sopra.
"Sansa Stark vi porterà alla rovina, e non avrete la vostra indipendenza. Si alleerà con Tyrion Lannister e tutti voi perirete. Mia madre era Lyanna Stark e mio padre Rhaegar Targaryen. Porterò equilibrio tra voi e i regni del sud, sono destinato a farlo. E non mi dimenticherò di voi, così come Eddard Stark, colui che mi ha cresciuto, mi ha insegnato"Le grandi casate ci misero poco tempo per richiamare a se i lord minori, che abbandonarono Sansa Stark. La ragazza non si scompose e quando Jon arrivò a Grande Inverno non faticò a trovarla, era seduta con un espressione beffarda nella sala principale del castello. Non fece una piega nemmeno quando fu chiusa nelle sue stanze per aspettare di partire per la capitale, dove sarebbe stata sottoposta al processo con Tyrion Lannister.
Ciò che Jon e Arya scoprirono in seguito, mettendo insieme le informazioni dei Lord Maggiori, fu che il popolo non si fidava di Brandon. E Sansa, preoccupata di perdere la sua influenza aveva deciso di usare la situazione a proprio vantaggio.
Era stato proprio il ragazzo a fare arrivare le informazioni ad Arya.
Fu subito chiaro a Jon cosa avrebbe dovuto fare. Grande Inverno aveva bisogno di una giuda forte e determinata, con un giusto nome e che potesse aiutare Bran in quel momento.
Fu così che prima di partire per fare ritorno in capitale Arya Stark divenne Protettrice del Nord con al fianco Brandon. I due avrebbero sterrato la strada per il futuro protettore e protettrice del regno, un Targaryen.
Di questo Jon ne era sicuro.Ciao Amici 👋🏻
Finalmente pubblico senza troppo ritardo. Ho fatto salti mortali per pubblicare proprio oggi ma si da il caso che oggi sia il mio diciottesimo compleanno 🎂 e volevo ricordarmi di questa giornata pubblicando qualcosa. Un regalino per voi insomma😂❤️
Ci tenevo a dire che ho cercato di seguire il Canone dei libri per quanto riguarda lord minori e maggiori,ma non so bene se ci sono riuscita 😂 spero di non aver fatto un disastro.
Oltre a questo ho deciso di programmate una fine per questa storia, che avverrà circa tra 2/3 capitoli. Purtroppo non credo di riuscire a pubblicare prima della fine di Maggio e delle temute INTERROGAZIONI FINALI.
Ma finito questo problema cercherò di finire la storia il prima possibile.
Mi sono già dilungata troppo, quindi torno da dove sono venuta. Come sempre fatemi sapere cosa ne pensate, alla prossima 🥰💞‼️
STAI LEGGENDO
A Promise of Ice and Fire ||Jonerys
FanfictionGli estranei stanno varcando le porte di Grande Inverno mentre Jon confessa a Daenerys la verità sulla sua identità. Daenerys sa che cosa questo significhi, sa anche che Jon non è interessato a quel trono. Ma ciò che Jon non sa è che Daenerys porta...