20. Freccia (P)

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[25.06.2021 ~ capitolo revisionato ✔]

2021 ~ capitolo revisionato ✔]

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Attraversammo il Mall alla velocità della luce. Alex era di poco avanti a me e cavolo, aveva un gran fiato: riusciva a correre ad una velocità allucinante e a insultarmi nello stesso momento.

Ci precipitammo nel Museo Aerospaziale. Alex si sfilò l'anello non appena superato l'ingresso e mi sfilò bruscamente il cappello dalla testa, strappandomi anche qualche capello. Emisi un gemito di protesta; lei mi fulminò con lo sguardo. «Dobbiamo avvisare gli altri» disse in fretta «e dobbiamo muoverci, perché grazie alla tua idiozia gli scheletri invaderanno il museo tra poco!»

«Non avevo scelta, ho fatto l'unica cosa sensata!» protestai.

«Col cavolo!» sbottò lei «Ma ne parliamo dopo! Non abbiamo tempo!»

La parte principale del museo era un'unica sala enorme con astronavi e aeroplani appesi al soffitto. C'erano tre livelli di balconi tutt'attorno, per permettere di ammirare da varie altezze gli oggetti in mostra. Non c'era molta gente, solo qualche famigliola e un paio di gruppetti di ragazzi, probabilmente in gita scolastica. Avrei voluto gridargli di andarsene, ma avrei ottenuto soltanto di farci arrestare. 

Corremmo su per le scale, cercando di individuare i nostri amici; non dovemmo cercare molto, perché sulla rampa dell'ultimo balcone finii proprio addosso a Talia.

Involontariamente la spedii dentro una capsula Apollo. Grover strillò per la sorpresa; Alex mi afferrò per un braccio e mi aiutò a non finire con la faccia a terra. Poi mi spinse bruscamente dietro di sé. «Abbassate subito gli archi!» ringhiò.

Non dovetti nemmeno allungarmi per sbirciare oltre la sua spalla, perché mi arrivava a malapena all'altezza del naso. Mi bastò spostare leggermente la testa di lato. Zoe, Ophelia e Bianca avevano incoccato le frecce e puntavano su Alex, ma i loro occhi erano tutti su di me. Mi resi conto che mi aveva appena fatto da scudo. 

«Tu!» sibilò Zoe, guardando sempre me «Come osi mostrare qui il tuo volto?»

«Percy! Alex!» esclamò Grover «Grazie al cielo!». Zoe lo fulminò con un'occhiataccia, e lui arrossì. «Cioè, ehm, caspita. Non dovreste essere qui!»

Misi una mano sulla spalla di Alex e cercai di spingerla delicatamente da parte, ma mi diede la scossa e dovetti allontanare la mano. Non si mosse di un centimetro; rimase davanti a me, fissando Zoe come se volesse scuoiarla viva. «Luke» boccheggiai, cercando di riprendere fiato «è qui!»

La rabbia negli occhi di Talia si dissolse all'istante. Si portò una mano sul braccialetto d'argento. «Dove?»

Io e Alex gli raccontammo del Museo di Storia Naturale, del dottor Thorn, di Luke e del Generale.

«Il Generale è qui?». Zoe era sbigottita. «Questo è impossibile! Voi mentite!»

«L'abbiamo visto!» ribattè Alex seccata «E ha fatto risorgere dei guerrieri-scheletro. Sono diretti qui»

[3] 𝘽𝙧𝙤𝙠𝙚𝙣 » Percy JacksonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora