28. Reciproco

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[22.09.2021 ~ capitolo revisionato ✔]

Ai margini della discarica trovammo un carro attrezzi così decrepito che probabilmente si era buttato via da solo

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Ai margini della discarica trovammo un carro attrezzi così decrepito che probabilmente si era buttato via da solo. Ma il motore si accese e il serbatoio era mezzo pieno, perciò decidemmo di prenderlo in prestito.

Talia si mise al volante. Non sembrava scioccata quanto me, Percy, Grover e Zoe. «Quegli scheletri sono ancora là fuori da qualche parte» ci rammentò «non dobbiamo fermarci»

Ci guidò attraverso il deserto, sotto un cielo limpido, la sabbia di un chiarore abbagliante. Zoe sedeva davanti con Talia. Io, Percy e Grover ci eravamo sistemati dietro, sul pianale, appoggiati al gancio da rimorchio. L'aria era fresca e secca ma il bel tempo sembrava una beffa, dopo la perdita di Ophelia e Bianca.

«Doveva toccare a me» disse Percy qualche tempo dopo. Tra le mani si rigirava la statuetta che gli aveva dato Bianca. «Dovevo entrarci io, nel gigante»

«No, Percy» dissi, portandomi le ginocchia al petto «sappiamo entrambi che ero la scelta più ovvia. Avrei dovuto essere io. Avrei potuto sopravvivere ad una scossa del genere...»

«Non dite così!» Grover andò nel panico «Abbiamo già perso Annabeth, e ora Bianca e Ophelia. Pensate che riuscirei a sopportarlo se...» e tirò su col naso.

Allungai una mano e gli strinsi una spalla. «Grover...»

Lui asciugò gli occhi con una pezza sudicia, sporcandosi come un soldato prima di andare in battaglia. «Sto... sto bene». Ma non stava bene per niente. Fin dal suo incontro in New Mexico, o di quello che era successo al passaggio di quel vento selvatico, sembrava molto fragile, perfino più emotivo del solito.

Sospirai, passandomi una mano tra i capelli. Percy mi guardò. «Non ti avrei mai lasciata andare lì dentro, Alex» disse piano «odio l'idea di metterti in pericolo. E non sto facendo altro da quando ci siamo conosciuti... è per questo che non volevo che venissi con me. Ti meriti un po' di tranquillità»

Girai la testa e lo fissai. Era mortalmente serio. Produssi un suono che era a metà tra uno sbuffo e una risata. «Percy... ho deciso io di venire» gli feci notare «sono io che ti sto seguendo ovunque da tre anni a questa parte. E' una mia scelta. E poi... Annabeth è mia amica. Non potrei mai abbandonarla»

Percy strinse le labbra, arrossendo leggermente. «Senti...» fece imbarazzato «riguardo a quanto è successo sulla macchina...»

Scossi la testa con decisione. «Percy, ti prego, non parliamone più» lo pregai.

«Ma non mi avevi-»

«Mi passerà. Davvero. Non preoccuparti. Abbiamo problemi più seri» lo interruppi.

Percy sbuffò, accigliandosi. «Sai una cosa, Alex?» sbottò «Sei terribilmente irritante»

«Grazie» replicai sarcastica «sono qui apposta»

[3] 𝘽𝙧𝙤𝙠𝙚𝙣 » Percy JacksonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora