(CHLOE)
Chloe non riusciva a credere che il figlio di Ade fosse riuscito a trascinarla in quella storia. Lo stava aspettando da un po' ormai, poi anche il fatto che dovessero per forza sbrigare la faccenda la sera... Le aveva dato tutto il tempo di rimuginare in testa la scena del giorno prima"Hai mai sentito parlare delle porte della morte?"
Chloe non ne sapeva nulla. Nè degli inferi, o del tartaro, nè di tutti quei fantasmi (che invece avevano una bella ossessione per lei), del pandemonio che sembrava scatenarsi sotto i loro piedi a quanto diceva Nico. Sotto terra però era uno dei tanti luoghi a cui apparteneva la madre e Chloe avrebbe desiderato essere più preparata per i discorsi di quel ragazzo.
"È da un po' che accade... Il passaggio tra il mondo dei morti e quello dei vivi non è più così sigillato con cura. Credo che abbia a che fare col tuo problema... Ma per capirlo dovremmo fare un tentativo"Ed eccola li ad aspettarlo nel retro della casa di Ade... e se quella nuvoletta nera con gli arti non si fosse sbrigato l'avrebbero sicuramente scoperta.
Chloe sussultò quando lo vide arrivare. Come faceva a non fare nessun rumore quando arrivava?
"Ce ne hai messo di tempo" .
"Ero stanco".
"Tu... hai dormito?".
Nico alzò le spalle. "Mi serve energia per il risultato giusto" .
Chloe fece per incamminarsi.
"Non vorrai mica andare a piedi". Le disse Nico.
"Beh sai come è non so volare".
"Non fare la simpatica, ci sposteremo con le ombre, non deve vederci nessuno!".
A Chloe l'idea non piaceva assolutamente. Scosse la testa.
"Ehi sei tu che hai accettato di fare questa cosa". Chloe lo guardò storto
"Tecnicamente non voglio assolutamente farlo, è solo una necessità, e sai a che condizioni". Dover vedere i fantasmi di nuovo per non vederli più era un controsenso. Per convincerla il figlio di Ade aveva avuto la faccia tosta di giocarsi la carta "Beh potresti anche dimostrarmi la tua riconoscenza perchè non ho detto nulla di te aiutandomi". E sì... aveva funzionato. Ma lei era comunque riuscita a patteggiare che sì. Lei lo avrebbe aiutato, ma lui contemporaneamente avrebbe cercato di risolverle quel "problema".
"Non dirmi che hai paura?". La stava cominciando a scocciare, ma per quanto entrambi risentissero della loro compagnia non c'era altra scelta, avevano bisogno l'uno dell'altro.
"Va bene, che devo fare?".
Nico le tese le braccia. "Tieniti stretta, e non lasciare la presa per nessun motivo" .
Chloe credette abbastanza alla gravità nella voce di Nico, e invece di prenderlo solo per mano distese gli avambraccci su quelli pallidi del ragazzo e vi si aggrappò.
Nico la strinse a sua volta sopra i gomiti. Chloe tenne gli occhi chiusi tutto il tempo... e per fortuna pensò. Fu scossa dai brividi, e sentiva l'eco di voci distanti e indistinguibili tra loro, fortunatamente l'effetto fu brevissimo. Quando risentì i piedi per terra aprì gli occhi, erano nella foresta.(NICO)
Aveva cercato di parlarne con suo padre innumerevoli volte, avrebbe voluto provare a cercarle lui stesso le porte della morte... Ade doveva aver capito e lo aveva spedito al Campo Mezzosangue. Era questa la spiegazione a cui era arrivato Nico, e davanti ad una tale opportunità non poteva certo starsene fermo. Non gli era sembrato che Chloe avesse fatto un rito per evocare quegli spettri... E menomale, da quando erano state aperte le porte aveva deciso di non provarci più, Tartaro sa che cosa sarebbe potuto uscirne fuori.
Ciò che era accaduto alla figlia di Ecate doveva essere collegato a ciò che si stava scatenando negli inferi.Aveva cercato di spiegarlo a grandi linee, convinto che la semidea ne avrebbe dubitato... E invece gli credette quasi subito. Fu riluttante solo nell'accettare la sua idea.
"Ti sembro una che ha l'aria di voler rivere l'esperienza? "non poteva darle torto ma...
"Sarò più io che tu ad averci a che fare, ma penso che sia importante che tu sia lì per attirarli".
"Quindi devo fare l'esca!" beh non voleva dirla così. Ma d'altronde era vero.
Chloe pareva anche capirne quanto o meglio di lui.
"Che si siano palesati nella foresta è normale l'aria con tutti quei mostri lì è, come dire... Più satura di energia
magica!?".
Gli aveva anche raccontato che era successo un'altra volta, due sere dopo la battaglia a New York contro i titani.
"A te è sembrato di conoscerli?" . Per Chloe fu molto difficile parlarne "Credo di si". Gli aveva detto dopo un po' di esitazione. "Non hanno più l'aspetto di una volta ma... Percepisco che sono loro... La loro aurea. Capisci?".
Chloe in qualche modo parlava la sua stessa lingua e ciò facilitava un po' le cose. "Io ho sentito di persone che sono letteralmente tornate in vita, questi però mi sono sembrati fantasmi".
"Si ma io un fantasma l'ho visto una volta e non sono così, ti fissano e basta". Nico avrebbe voluto dirle che era stata solo fortunata (o forse no?), ma evitò di inquietarla.
"Secondo me qualcuno avrà provato ad evocarli, ma era troppo inesperto. Cercheremo di capire" .
STAI LEGGENDO
Nico di Angelo- La tua vera casa
Fanfiction> > > Crono è stato sconfitto e per il campo è l'inizio di un cambiamento. Molti semidei stanno arrivando e gli altri ragazzi del campo dovranno rapportarsi per la prima volta con i figli degli dei minori. Proprio tra loro Nico, costretto dal padre...