Capitolo 19

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Altri due mesi passarono abbastanza velocemente, ma la situazione non era cambiata proprio per niente, o quasi.
Jason aveva ripreso a parlare più spesso con la sorella, mentre io non volevo avere niente a che fare con lei. Avevamo riaperto il discorso riguardo al trasferirci parecchie volte, e ne avevo anche parlato con mia madre per capire cosa avrebbe fatto lei, e aveva detto che se il compagno diceva di sì, allora ci avrebbero seguito ma che sarebbero tornati a Charlotte... ma almeno sarebbero stati comunque in America. Il compagno lavorava in un'azienda, ma sfortunatamente Jason non aveva nessun aggancio per potergli assicurare un posto di lavoro nello stesso settore, subito, in America... ma aveva detto che avrebbe parlato con qualche suo amico. Avevo parlato dell'idea anche con Grace, Noah e ovviamente anche con Nathan. I primi due mi avevano subito rassicurata dicendomi che sarebbero venuti a trovarmi quando avrebbero potuto, insieme. Nathan, invece, aveva subito messo in chiaro che aveva la scusa perfetta per seguirmi, ovvero tornare ad Atlanta dalla sua famiglia. Sapevo già che la convivenza con lui mi sarebbe mancata, ma in cambio avrei avuto quella con Jason e Madison, sperando che funzionasse perfettamente, questa volta.
Con Ian, invece, avevo ancora una relazione nonostante continuassi ad andare a letto con Jason... solo che con il primo non avevo nessun tipo di rapporto intimo, tralasciando i baci a stampo. Ci eravamo visti pochissimo, diceva di essere sempre impegnato, e quando andavo da lui tiravo sempre fuori qualche scusa per non fare sesso. Sapevo perfettamente che il mio comportamento era sbagliato, stavo facendo la stessa cosa che tanti anni prima Jason aveva fatto con me... mi stavo comportando come qualcosa che odiavo. Sapevo anche che dovevo lasciare Ian il più presto possibile. Avevo comunque passato questi due mesi a cercare qualcosa per incastrarlo, perché sapevo che c'era qualcosa sotto che mi nascondeva, ma non avevo trovato assolutamente niente.
Tornando a Jason, avevo notato come si stava stancando della situazione, e aveva pienamente ragione. Cosa dovrebbe fregarmene di Ian? Perché non lasciarlo subito, senza pensarci troppo? Belle domande.
Il fatto che gli desse fastidio, me lo confermò proprio in quel momento, mentre stavamo sul letto di casa sua. Avevamo appena finito di fare l'amore, ed erano le due del mattino... ma questa cosa lo stava divorando.

《So che sceglierai me, tra me e lui... o almeno spero. Mi sento di poterti dare tutto, ma so anche che ogni tanto dormi ancora accanto a lui》, sussurrò guardandomi, per poi continuare. 《Io sono meglio di lui, quindi perché continui questa cosa? Perché lo stai ancora tenendo vicino?》
《Perché ti stai mettendo questi complessi, adesso?》, chiesi confusa girandomi di lato, verso di lui.
《Perché non capisco questo. Io e te abbiamo un segreto, è così pesante che faccio fatica a trasportarlo perché vorrei poterlo urlare al mondo. Mi hai detto che eri pronta, per me, quindi ti aspetterò, ovvio. Stai ancora con lui, ma sento come il vento sta cambiando, girando a nostro favore, perché ultimamente hai trascorso la maggior parte delle notti qui. Ma mi chiedo se lo lascerai mai andare, e ho un dubbio, perché non so se sto impazzendo pensando che lascerai il tuo posto sicuro, che è lui. Ha una vita perfetta, per quel che sai, sembra essere il ragazzo perfetto per te.》
《Io e te potremmo essere quelli fortunati, invece che io e lui. Non so perché continuo a tornare da lui e a non riuscire a lasciarlo, ma so che devo farlo perché posso fare e avere di meglio, e so che tu sei il meglio per me. L'ho sempre saputo. Ma come tu hai delle paure, le ho anch'io. Chi mi assicura che non mi deluderai più? Siamo grandi, tu più di me, e come tu vuoi una tua famiglia, la voglio anch'io. Ma ho paura》, dissi accarezzandogli una guancia, mentre lui deglutiva.
《Nessuno ti assicura che non accadrà di nuovo, perché la vita non può essere perfetta, io non sono perfetto》, sussurrò guardandomi negli occhi e posando la sua mano sulla mia, che continuava a stare sulla sua guancia.
《Lo so, ma nonostante la paura sto rischiando, e tu stai facendo lo stesso nonostante nessuno di noi due sappia come andrà a finire.》
《Sembra che stiamo scivolando》, disse.
《Non stiamo scivolando, non ti preoccupare》, sussurrai e mi avvicinai a lui baciandolo dolcemente a stampo. 《Domani lascerò Ian》, dissi sulle sue labbra e sorrise, per poi tornare a baciarmi portandomi sopra di sé, e facemmo nuovamente l'amore.

Without You (The Carter Family 3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora