Capitolo 18

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《Cosa vuoi?》, chiesi senza giri di parole, e la sentii sospirare dall'altro lato del telefono.
《Volevo sapere come stavi, come stava Madison.》
《Non ti riguarda. Ti serve altro? Ho da fare》, dissi.
《Baylee, ho bisogno di parlarti. Non riattaccare, per favore. Mi dispiace tantissimo》, disse mentre sentii la sua voce assumere una leggera nota di panico e... cos'era, pentimento?
《Ti sarebbe dovuto dispiacere mesi fa, non adesso che è passato quasi un anno》, dissi forzando una risata.
La sentii sospirare e deglutire. 《Lo so, e ti ripeto che mi dispiace. Non ti meritavi tutto quello che ti abbiamo fatto per tutto questo tempo. Ti chiedo scusa, ora sono una persona nuova e mi sto rendendo conto di quanto ho sbagliato. Mi veniva fatto il lavaggio del cervello da tua sorella, ai miei occhi appariva come l'amica perfetta e che avrei sempre voluto al mio fianco... e non capivo che invece, quella persona eri tu. Tu sei il tipo di amica che tutti rimpiangeranno di aver perso, un giorno. Io rimpiango di averti persa sin dal momento in cui sei andata via, ma non ho mai avuto le palle per dirtelo. Sai, sono andata via da Charlotte. Ora vivo a Greenville insieme a mio figlio, sono una madre single come lo eri tu e ho un buon lavoro. Da quando Katherine e tua sorella sono state arrestate ho chiuso completamente i rapporti con loro, non voglio persone del genere nel futuro di mio figlio.》
《Tu sei stata risparmiata solo perché sei sua sorella》, dissi riferendomi a Jason. 《Ti ha voluto dare una seconda possibilità, ma con lui. Non con me, io non voglio una persona come te nella mia vita. Non di nuovo》, dissi sedendomi sul letto.
《Lo so, e voglio farmi perdonare sia da te che da Jason. Non sono come mi hai conosciuta, o almeno in alcuni momenti sì. Ti ricordi il giorno di Natale, quando ci fu la proposta di matrimonio da parte di mio fratello? Lì ero veramente io, perché anche se ho detto che non me ne fregava niente di te e che eri noiosa, la verità è che non era così. A me importa di te, eri una delle mie migliori amiche e anche quando poi sei tornata, ho amato tua figlia come se fosse mia. Perché era tua, perché sei una madre perfetta e voglio essere come te. Sai, non ho più messo piede neanche a Charlotte, o non del tutto... ci vado solo per vedere i miei genitori, ma detto sinceramente, meno metto piede in quel posto meglio è.》
《Sono felice che tu voglia essere come me, con tuo figlio. E spero che tu riesca a crescerlo bene, perché so quanto è dura crescerne uno da sola》, sussurrai ricordando tutte le cose che lei mi aveva detto. Il tempo era passato così velocemente, e se tutto fosse andato diversamente avrei anche potuto dire che mi mancava quella vita e quel posto.
《Tu e Jason siete tornati nuovamente insieme, alla fine?》, chiese e sentii un urletto di sottofondo, sicuramente era il figlio.
《No》, risposi freddamente, mentendo. Non volevo che sapesse le mie cose, l'avevo buttata fuori dalla mia vita e volevo che ci restasse, almeno per ora.
《Oh, mi dispiace. In questo periodo abbiamo un po' parlato, ma non mi ha mai perdonata. Sai, lui ti ha sempre amata, ricordo ancora quando cercavo di non farlo avvicinare a te perché sapevo che aveva la tendenza a tradire e non volevo che lo facesse anche con te.》
《Come?》, chiesi confusa.
《Prima che iniziaste la vostra relazione, gli dicevo di starti lontano, che tu non meritavi il trattamento che invece lui era disposto a darti. Ma non mi ha ascoltato, e poi è andata com'è andata.》
《Oh》, sussurrai. Era una cosa che non sapevo.
《Madison, invece, come sta?》
《Benissimo》, risposi freddamente, nuovamente.
《Avete intenzione di tornare a Charlotte o comunque in zona?》, chiese.
《Neanche da morta. Devo andare, sono tornata adesso a casa》, dissi in modo da chiudere la chiamata, ma mi bloccò.
《Aspetta. Dove stai vivendo? Vorrei venire a trovarvi. Sei con Jason a Berlino?》, chiese e feci una faccia confusa. Posso capire il fatto che non sappia dove abiti io, ma credeva che Jason fosse ancora a Berlino? Se sapeva questo, di certo non sarei stata io a dire la verità.
《No, sono da tutt'altra parte. Devo andare, ciao Nathalie》, dissi e chiusi la chiamata, senza darle neanche il tempo di rispondere o salutarmi.
Tirai un lungo sospiro e mi salvai il suo numero, per poi posare il telefono e prendere la roba pulita dall'armadio, andando poi in bagno per farmi una bella doccia calda e rilassante. Soprattutto dopo la chiamata.

Without You (The Carter Family 3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora