Without You (The Carter Family 3)

Capitolo 15

《Inizia il conto alla rovescia, vieni amore》, presi Madison in braccio e uscii insieme a tutti gli altri sul terrazzo.
Io, Nathan, Grace e Noah avevamo organizzato una cena in un ristorante per poi goderci lo spettacolo dei fuochi d'artificio sul terrazzo della struttura, insieme a tutte le altre persone. La vista era spettacolare, e non potevamo scegliere posto migliore per il Capodanno.
Dieci secondi e anche quest'anno verrà spazzato via. Jason era partito il giorno prima, io non lo avevo sentito niente dopo quella videochiamata dove era palese che lui avesse sentito perfettamente tutto quello che avevo detto a Nathan. Gli avevo mandato alcuni messaggi, ma non aveva risposto. Non erano stati neanche visualizzati, e questo mi faceva capire che probabilmente gli aveva direttamente cancellati.
《Mamma guarda, da lì si vedono i numeri in grande》, disse Madison emozionata e guardai la struttura che stava indicando. Feci un sorriso e poi guardai la bambina, che aveva le lacrime agli occhi. Sapevo che il Capodanno, qui a Dubai, era stupendo... e speravo fosse veramente così.
Iniziammo a contare tutti insieme. 《Dieci, nove, otto...》, guardai i miei amici accanto a me, mentre Nathan sorrideva mettendo un braccio attorno a me e Madison, mentre io continuavo a tenere in braccio la bambina. 《Sette, sei, cinque, quattro...》, puntai lo sguardo sulla struttura e poi lo spostai su Madison. 《Tre, due, uno》, dicemmo insieme mentre le baciavo dolcemente una guancia. 《Buon anno, amore mio.》
《Anche a te, mamma. Devo chiamare il papà, devo dirlo anche a lui》, disse guardandomi sorridendo, per poi tornare a guardare affascinata i fuochi d'artificio.
《Dal papà è ancora presto, glieli dai domani. Non ti preoccupare》, sorrisi e poi augurai un buon anno a Nathan, abbracciandolo forte, e a Noah e Grace.

Madison era crollata poco dopo la fine dei fuochi d'artificio, eravamo tornati a casa, l'avevo messa a letto e poi con Nathan, Noah e Grace avevamo deciso di bere qualcosa fino ad essere tutti abbastanza sbronzi, ma non del tutto.
Grace e Noah si erano volatilizzati verso le tre del mattino, mischiando tutte le parole e non facendo capire dove stessero andando, mentre Nathan mi aveva chiesto scusa ed era andato via dopo essere stato chiamato da Chase. Non si erano più sentiti, quindi alla sua chiamata sarei stata la prima a dirgli di correre da lui, nonostante il discorsino che gli avevo fatto.
Rimasi completamente sola, e tirai un lungo sospiro bevendo un altro sorto del miscuglio che c'era nel mio bicchiere. Presi il telefono e lo sbloccai notando che c'erano alcuni messaggi non letti. Uno era di mia madre, uno di mio fratello, uno da parte di Alec e l'ultimo da parte di Jason. Tutti mi auguravano un buon anno a me e Madison. Risposi velocemente a tutti ma mi soffermai sul contatto di Jason, guardando la cornetta verde per qualche secondo, ma poi uscii dalla schermata e cercai il nome di una determinata persona.

Baylee: "Buon anno. Madison dorme, ti andrebbe di passare a casa per stare un po' insieme?"

Posai il telefono accanto a me bevendo poi un altro sorso di quello che c'era nel bicchiere, finché lo sentii vibrare. Lo presi nuovamente e feci un piccolo sorriso leggendo il messaggio.

Ian: "Buon anno anche a te. Aspettavo un tuo messaggio. Arrivo. Dammi dieci minuti."

Lo posai nuovamente e mi alzai, forse fin troppo velocemente dato che vidi la stanza girare. Posai una mano sulla testa facendo una smorfia, ma poi presi tutti i bicchieri che c'erano sul tavolino e gli portai in cucina mettendoli a lavare.

Ian arrivò dopo neanche dieci minuti. Bevemmo qualcos'altro insieme e tra una chiacchierata e l'altra avevamo deciso di provare a stare insieme, anche se ci conoscevamo da pochissimo tempo. Erano le decisioni di una completamente ubriaca e di uno che lo era quasi, da decisione di merda forse si sarebbe trasformata nella decisione migliore della mia vita. Avevamo poi continuato la serata in camera da letto, lasciando che la notte ascoltasse i nostri sospiri, il suo dei nostri baci e dei nostri corpi fino a quando lasciò il posto al mattino.