Il mattino seguente aprii gli occhi al suono della sveglia, presi il telefono e la disattivai per poi sbadigliare e stiracchiarmi. Mi voltai verso l'altra metà del letto trovandola vuota, e appena appoggiai la mano sopra capii che Jason era andato via già da un bel po', sicuramente per evitare che Madison o Nathan lo vedessero.
Mi feci scappare un piccolo sorriso e mi alzai, un po' controvoglia, dal letto per poi dirigermi in bagno ancora nuda. Aprii l'acqua della doccia e appena diventò abbastanza calda entrai dentro, lasciandomi coccolare dal calore e dall'impatto dell'acqua sulla mia pelle. Afferrai il labbro inferiore con i denti al pensiero della notte precedente, e un altro piccolo sorriso fece la sua apparizione sul mio viso. Jason era tutto quello che volevo, ne ero sicura, e mi aveva fatto perfettamente capire che non era troppo tardi. Questa volta volevo fare le cose diversamente, ovviamente ognuna con il proprio tempo, e sapevo che tutto sarebbe stato completamente diverso. Questa volta volevo un lieto fine per noi, di certo glielo avrei detto appena sarebbe stato il momento giusto, perché non sono sicura di riuscire a sopportare un altro addio. Non più. Si dice sempre "meglio tardi che mai", e dentro di me sono contenta, da una parte, del fatto di aver aperto bocca e buttato fuori quello che provavo da qualche mese e che mi stava lentamente uccidendo. Dopotutto, forse potrei anche non ucciderlo a Nathan. E pensando a lui, credo proprio che se venisse a sapere di me e Jason mentre io sto ancora con Ian, probabilmente mi beccherei una bella ramanzina sul fatto di non tenere il piede in due staffe, come la volta precedente.
Sospirai ricordandomi di Ian. Dovevo lasciarlo, lo sapevo perfettamente, perché è una brava persona e non si merita tutto questo... ma allo stesso tempo ho paura di ferirlo, e questo mi frenerà dal dire la verità, lo so già. Spero solo di riuscire a trovare il momento giusto e, soprattutto, il coraggio per dirgli di Jason o comunque per lasciarlo.
Iniziai a lavarmi abbastanza velocemente, dato che il tempo a disposizione per prepararmi era calato di tantissimo dati i miei pensieri, e dopo neanche dieci minuti uscii dalla doccia, coprendomi il corpo con un asciugamano. Accesi l'asciugacapelli e, posizionandomi di fronte allo specchio, iniziai ad asciugare i capelli per poi cercare di sistemarli come meglio potevo con la piastra. Mi stavo già pentendo del taglio corto.Circa venti minuti dopo entrai in cucina già pronta mentre indossavo un jeans scuro e aderente a vita alta, delle scarpe basse bianche e una camicetta larga blu chiaro con alcune strisce più scure messa dentro il pantalone, trovando Madison già pronta mentre mangiava una mela e guardava dei video del suo cartone animato preferito sull'iPad di Nathan, mentre quest'ultimo beveva tranquillamente il suo caffè in piedi, vicino al bancone.
《Buongiorno》, dissi baciando prima la testa della bambina che mi rispose solo con un sorriso, troppo concentrata sul finire il cartone animato, e poi andai da Nathan baciandogli una guancia.
《Buongiorno anche a te, casinista》, rispose guardandomi, e mi versai del caffè facendo una faccia confusa. Si avvicinò a me, e poi si chinò leggermente sussurrando, per non farsi sentire da Madison.《Ieri notte avete fatto un bel po' di casino, tu e Ian.》
《Ian?》, chiesi confusa, ma appena mi ricordai spalancai gli occhi per due secondi, innervosendomi. 《Oh sì, Ian. Scusa, mi sono dimenticata che la tua camera è attaccata alla mia. Stasera mi farò perdonare con la tua cena preferita》, dissi cercando di non fargli capire che ero agitata, e iniziai a bere il mio caffè. Lo finii velocemente, scottandomi anche la lingua, e posai la tazzina dentro il lavandino.
《Perché tutta quella confusione all'inizio? Non eri con lui?》, chiese ridendo, prendendomi in giro e alzando più volte il sopracciglio, come a illudere qualcosa.
Mi feci scappare una risata nervosa e gli baciai una guancia. 《Sei il solito scemo. Dai Madison, andiamo. Oggi ti porto io a scuola》, dissi prendendo lo zaino della piccola mentre lei sbuffava spegnendo l'iPad e alzandomi. 《Passi a prendere tu Madison come finisce? Io termino a lavoro verso le cinque》, chiesi a Nathan e mi fermai a guardarlo, mentre lui annuiva facendo un piccolo sorriso. 《Grazie, sei un angelo. Ci vediamo a cena, dopo il lavoro passo da tu sai chi》, gli feci l'occhiolino e poi uscii velocemente di casa con Madison.
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Without You (The Carter Family 3)
ChickLitLa vita di Baylee e Madison procede a gonfie vele, più o meno, da quando sono a Dubai. Le promesse di Jason, ancora una volta, erano state spazzate via dal vento... e molte volte, la sua assenza, si faceva sentire. Baylee adesso ha una nuova vita. U...