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Suona la sveglia, non ho neanche la forza di spegnerla, avrò dormito tre ore e come al solito ho delle occhiaie tremende.

è già passata una settimana e mezzo dal bacio con Achille e ci siamo sentiti ogni giorno, ma non ci siamo ancora visti dal vivo.
Mi faccio coraggio, mi alzo, corro in bagno e mi preparo, i miei capelli fanno più cagare del solito quindi li lego e torno in camera per cambiarmi.

Guardo il mascara, che era nascosto sotto una pila di vestiti e decido di metterlo in tasca, non si sa mai. Mi infilo le scarpe, prendo lo zaino, la cartellina e scendo di sotto. Casa mia è molto grande, era dei miei nonni, poi quando sono morti i miei si sono trasferiti qui.
Cerco di non farmi vedere e esco di nascosto, mio padre odia che io non faccia colazione.

Arrivo alla fermata e intanto controllo le notifiche sul telefono, Achille mi ha mandato il buongiorno, che carino, nessuno mi aveva mai mandato un messaggio con così tanti cuori.
rispondo con uno sticker divertente e gli mando un selfie di me seduto sulla panchina.
Metto il telefono in tasca e mi ricordo del mascara, visto che per adesso non c'è nessuno provo a metterlo, ma quasi divento cieco.
Per fortuna arriva Marina.
"Buongiorno, che stai facendo?".
"Ciao, sto cercando di mettermi questo stupido mascara ma non ci riesco, mi aiuti?".
"Certo, guarda devi fare piano o ti caverai un occhio".
Me lo mette con leggerezza, ho capito che non sono bravo a truccarmi.
"Visto? Cosi stai molto meglio, ha fatto bene Achille a comprartelo".
"Eh già" non le ho ancora detto del bacio e per adesso è meglio non parlarne.

Tra una chiacchiera e l'altra arriva il bus, io e lei ci sediamo vicini.
Sono preoccupato perché dopo la nostra fermata ce quella di Lorenzo e Giacomo, due nostri compagni che adorano prendersela con me.
Speriamo che oggi siano di buon umore.
Il pullman si ferma e entrano tante persone, tra cui loro due.

Vi prego non sedetevi davanti a noi, non davanti a noi....cazzo si sono seduti proprio nei posti di fronte ai nostri.
Giacomo si gira e mi fa:"ehy checca, che bella coda, sembri proprio una ragazza".
"Non iniziare di prima mattina giacomo" dice Mari.
"Non osare a parlarmi così, donna. lory guarda, il frocio si è pure truccato oggi".
Si gira anche il suo amico e ridendo dice:
"ti sei truccato perché vai a trovare il tuo fidanzatino? così gli succhi il cazzo per bene?".
"Basta avete rotto, andiamo più in là Richi!" Mari mi prende la mano e ci dirigiamo verso dei posti più in fondo, intanto loro continuano a ridere.
sono impietrito e a malapena riesco a camminare, li odio con tutto il mio cuore, giuro che la pagheranno per tutto quello che mi hanno detto.
Ci sediamo e una nostra compagna, Lara, che è seduta nei posti affianco ai nostri ci saluta e dice:
"Ho visto cosa è successo prima, mi dispiace, se ti fa stare meglio sappi che ho in mente di fare dei biscotti pieni di lassativi per quei deficenti, così imparano ad avermi guardato sotto alla gonna".
"Non vedo l'ora che succeda" disse Marina.

Non riesco ancora a parlare, ogni volta la stessa storia, penso che finalmente tutto stia migliorando e alla fine non cambia mai un cazzo.
Non apro bocca per tutto il viaggio e appena aperte le porte del bus esco senza neanche aspettare Marina, non mi importa più di niente, vorrei solo morire in questo momento.

Prendo il telefono per mettere la musica mentre vado a scuola e mi accorgo di un messaggio di Achille, è una foto di lui che fa il simbolo della pace.
Gli mando un messaggio:
"posso chiamarti?, è urgente". Subito dopo averlo visualizzato mi chiama lui.
"Che è successo, stai bene?".
Gli racconto che mi hanno preso in giro perché mi sono messo il mascara, che mi hanno dato del frocio e di tutto il resto.
"Quei due la pagheranno, domani vengo in pullman con te e li spacco di botte".
"Ma la scuola?, non hai lezione domani mattina?".
"Questa settimana entro un'ora dopo, infatti adesso sono a casa" mi disse.
"Guarda che non sei obbligato".
"Non me ne frega, ormai ho deciso, domani mattina vengo con te in pullman".
"Grazie, adesso sto meglio- oh è suonata la campanella, devo entrare, grazie ancora".
"Di nulla, per te questo ed altro".

Riattacco e corro in classe, Mari sarà incazzata perché non l'ho aspettata sceso dall'autobus.
Entro e mi siedo affianco a lei, per fortuna il prof non è ancora arrivato.
"Scusa se me se sono andato, ma dovevo fare una chiamata".
"Sei un ingrato, io ti difendo e tu mi lasci da sola come un cane in autostrada!"mi risponde.
"Si lo so, faccio schifo, accetti le mie scuse?".
"Va bene, solo perché ti voglio bene, chi dovevi telefonare?".
"Ecco, Achille di è offerto di venire in pullman con noi domani e di dare una lezione a Giacomo e Lorenzo".
"Questa si che è una bella notizia!, quindi domani avrai la tua vendetta eh".
Entra il prof e iniziamo lezione, ho passato tutto il tempo a pensare ad Achille.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 30, 2020 ⏰

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