Capitolo 2

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Spalancata la porta il padre non esitò a prenderla in braccio ed appoggiarla sul letto matrimoniale.<<Cos'è successo?!>> Chiese impaurita la madre che non staccava lo sguardo dagli occhi semichiusi della figlia. Non aveva perso completamente i sensi, e riusciva a sentire, seppur in maniera confusa, ciò che dicevano.

<<Si è sentita male qualche passo prima di arrivare dall'amica.>>

<<Sembra terrorizzata...>> sottolinearono i genitori dei gemelli.

La ragazza con una mano alla fronte riuscì a sollevarsi facendo peso sulle braccia.

<<Sto bene, mi sono spaventata alla vista di un soldato che mi è passato accanto, chiedo scusa, sono stata esagerata...>> mentì ancora confusa, ma in grado di coprire Adolf.

<<Dannata guerra!>> Sbottò il padre furioso nel vedere la figlia in quelle condizioni.

<<Ha ripreso colorito, sta meglio, calmati Andreas! Tutta colpa...>>

<<Mamma,non ripeterlo ancora...>> La pregò Maria. Dopo quello che aveva visto, non voleva sentirne parlare per un po'.

Il futuro degli ebrei era ormai a sua conoscenza, e non riusciva a non crollare alla vista di uno di loro, destinato a morire.

Aspettò di trovarsi sola con Adolf per chiarire ciò che era successo qualche ora prima. Doveva chiedergli delle risposte. Tante. Voleva sapere cosa lui e Hanna nascondevano da chissà quanto tempo.

<<Adolf...>>

<<Maria,non sforzarti.>> Concluse il fratello che era seduto accanto a lei a leggere un libro in silenzio, mentre lei era ancora a letto.

<<Ho bisogno di parlarti.>> Riaprì il discorso sollevandosi e sedendogli accanto.

<<Vuoi dirmi cosa hai visto?>> Domandò il ragazzo non staccando gli occhi dal libro.

<<Potresti guardarmi!>> Esigette la sorella.

<<Ti ascolto.>>

I loro occhi si incontrarono comunque.

<<Voglio dirti che mi dispiace, non so cosa mi sia preso... sono stata una sciocca.>>

<<Non è colpa tua, sei una ragazzina, non sarei dovuto andarci sapendo che saresti venuta.>>

<<Ho la tua stessa età, quindi lo sei anche tu.>>

<<Io sono più coraggioso e forte, non c'è bisogno di smentirlo, lo sappiamo.>>

<<Anche fosse, cosa centrerebbe?>>

<<Che riesco a gestire la situazione.>>

Dopo qualche secondo di silenzio, abbassando la testa, una lunga ciocca dorata le ricadde sul volto. La spostò dietro l'orecchio dopo essersi rassegnata che non sarebbe stato lui a farlo. Di solito succedeva spesso, se non sempre.

<<C'è un'unica cosa che devo chiederti...>>

<<Sbrigati,non voglio perdere tutto il giorno.>>

<<Nascondete degli ebrei da qualche parte?>>

A quell'affermazione, Adolf sembrò gelarsi.

<<No,dove dovrei tenerli rifugiati?>>

<<Magari vicino a casa di Hanna?>>

<<No.>>Si limitò a dire prima di uscire dalla stanza lasciando il libro a pochi centimetri da lei.

<<Fammi vedere cosa nascondi, fratellone...>>

All They Lived (Biagio Del Prete)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora