Capitolo 4

98 4 1
                                    

Ripercorrere quella strada con una consapevolezza diversa, fu strano per Maria.

<<Siamo quasi arrivati...>> la tranquillizzò.

<<In quanti sono nascosti?>>

<<Cinque, menzionando anche Hanna.>>

Il vestito beige le ricopriva le ginocchia in movimento da una quindicina di minuti.

Arrivati dinanzi all'entrata il ragazzo si guardò intorno. Aprì la porta e tirò la sorella dentroper chiuderla in fretta.

La casa sembrava disabitata, ma aveva ancora i mobili che la rendevano ospitabile.

Il ragazzo spostò tutta la forza sulle braccia e spostò la credenza che nascondeva un ingresso.

<<Avanti, non avrai mi capaura?>> ironizzò Adolf vedendo Maria ferma sulla soglia.

Con un piccolo sorriso entrò dimostrandogli il contrario.

Sedute al tavolo c'erano due ragazze.

La prima dai capelli lisci e rossicci che le superavano di poco il seno. Due occhi verdi e qualche lentiggine sugli zigomi.

<<Sono Kristen...>>Si presentò alzandosi dalla sedia.

La seconda possedeva dei capelli castani e ricci strettissimi che le arrivavano sotto le spalle.

Il castano chiaro inondava i suoi occhi.

<<Mi chiamo Lisbeth. Vuoi una tazza di caffè?>> Disse non appena lo versò all'amica.

Hanna sbucò dal nulla. Un sorriso incrociò lo sguardo di Adolf. Corse ad abbracciarlo forte,quasi lo fece cadere.

Un giovanotto arrivò stringendola mano di Kristen. Una capigliatura scomposta regnava sul suo capo.Il biondo cenere lo rendeva ancora più simile ad un nido.

<<Thomas! Mi fai male!>>Gridò ridendo avvicinandosi alle labbra del fidanzato.

Ma il cuore di Maria si bloccò per qualche attimo non appena vide l'ultimo rifugiato passarle accanto. Gli occhi neri catturarono l'attenzione della ragazzina. Un ciuffo ondulato dello stesso colore invadevano la fronte del giovane.

<<Maria...>> Gli sussurrò con il fiato che le mancava dallo stupore.

<<Piacere, Karl.>>

Gli sorrise senza farlo apposta,ma non si trattenne. Le fu ricambiato dolcemente.

Un sospiro le sfuggì quando si strinsero la mano per presentarsi.

Ognuno dei clandestini si occupava di qualcosa,o almeno così le venne spiegato.

Lisbeth della cucina, Kristen delle pulizie, Thomas della spesa, Hanna dei conti, e Karl della dispensa. Il tempo di qualche minuto ed erano già tutti riuniti intorno al tavolo a conversare con il buon caffè di Lisbeth.

<<Io vorrei diventare infermiera.>> Dichiarò Maria in un momento di silenzio.

<<Tu puoi riuscirci, noi non sappiamo nemmeno se avremo un futuro...>> Rispose pronto Thomas.

<<Certo che si! Noi saremo genitori.>> Sbottò Kristen che zittì il fidanzato.

<<Il più lontano possibile...>> esclamò per poi ritrovarsi il viso imbronciato della sua ragazza.

<<Lei ha ragione. La guerra prima o poi finirà.>>

Affermò Karl esausto delle sue lamentele.

All They Lived (Biagio Del Prete)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora