Capitolo 5

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Adolf era stato chiarissimo sulle condizioni.

Maria si sarebbe recata all'appartamento segreto solo una volta a settimana.

Aveva accettato a malincuore la scelta del fratello,anche desiderava ritornare per incontrare Karl.

<<Oggi verrà Andreas, non uscirai con tuo fratello.>> Chiarì la madre già intenta a preparare del pane da servire al pretendente della figlia.

<<Mamma, Andreas non farà mai parte della mia vita! Fattene una ragione!>> Sbottò Maria che uscì di casa sbattendo la porta. Non degnò nessuno di uno sguardo, neanche al padre intento a leggere un articolo del proseguimento della guerra che la Germania era convinta di vincere.

<<Maria! Torna indietro!>>Strillava la donna.

Ma il carattere della ragazza era forte e non si piegava agli ordini di nessuno.

Si guardava intorno in cerca del sole che sembrava essere sparito in quel luglio dal bel tempo e cattiva atmosfera.

Poco più avanti, qualcuno affiancò la ragazza che rifletteva sull'accaduto.

<<Siete la sorella di Weber?>> Sussurrò quasi nel suo orecchio una donna che teneva per mano un bambino di massimo nove anni.

<<Si, voi sareste?>>Chiese incuriosita.

<<Non ha importanza. Adolf Weber mi ha detto di affidargli mio figlio...>>

Solo in quel momento Maria guardò negli occhi il piccolo che con lo sguardo lucido la osservava.

<<Non so dove sia, ma non si preoccupi, mi segua.>> La rassicurò Maria.

<<Ha espresso che si sarebbe occupato personalmente del bambino...> Spiegò la donna preoccupata per le sorti del figlio.

Afferrò la mano del bambino,che staccò quella della madre che stringeva con forza.

La signora faceva attenzione che nei paraggi non ci fosse nessuno. Nel mentre con le braccia conserte cercava di coprire l'evidente stella gialla che la identificava da chissà quanto tempo.

<<Ehi, la tua mamma tornerà, non piangere...>> Si inginocchiò spiegandogli dolcemente.

<<Ti porterò in un bel posto, sai? Ci sono altre persone che si prenderanno cura di te...>>

<<Anche tu ti occuperai di me?>> La voce sottile si fece sentire per la prima volta.

La loro conversazione continuava durante il tragitto abbastanza lungo.

<<Come ti chiami?>>Gli domandò con tono gentile e premuroso.

Con un attimo di incertezza riprese a parlare.

<<Il mio nome è Fabian,lo avresti mai detto?>>

<<Si, hai la faccia da"Fabian".>>

Il piccolo esplose in una risata che riempì il cuore della ragazza dall'animo buono.

<<È vero che siete cattivi?>>
<<Chi?>>

<< " i non ebrei"...>>Così li chiamava.

<<No, ci sono persone buone e cattive. Non conta la nazionalità o la religione.>>Specificò Maria che voleva dargli una lezione di vita.

<<Ora capisco il perché mi fido di te...>>

Quella frase fu capace di farle rigare il viso di lacrime. Lacrime di gioia e di dolore insieme.Entrambe le emozioni si contrastavano, l'una contro l'altra, ma nessuna aveva la meglio.

All They Lived (Biagio Del Prete)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora