Era sola mentre si dirigeva dal fratello.
Correva per la strada scontrandosi con chiunque si trovasse sul suo cammino. Si sentiva come un treno ad alta velocità. Nessuno l'avrebbe fermata. Infatti quando Andreas la beccò trovandosela quasi addosso non smise di correre. La sua chioma dorata e ondulata era inconfondibile fra la folla. L'avrebbe riconosciuta anche se fosse stato più distante. Con discrezione la seguì a passo veloce.
<<Il momento che scopra il tuo segreto è arrivato, Maria Weber...>> Sussurrò a bassa voce senza staccarle gli occhi di dosso. Nonostante l'accumulo di gente che era tornata dalla messa non la perse di vista neanche un attimo.
La corsa fu bloccata da una caduta improvvisa.
Riusci ad allentare l'impatto con le mani sbucciandosi solo un ginocchio.
Un uomo la sollevò tendendo la mano.
<<La ringrazio.>>
<<Non corra, è pericoloso.>>
La ragazza annuì e si decise a camminare, ma un gemito e un'espressione malandata comparì sul suo volto appena poggiò il piede per terra.
<<Non riesce a camminare.Mi dica dove abita, la porto a casa.>>
<<Nessun problema, sto bene.>> Mentì togliendo il braccio dal collo del signore che stava usando come appoggio. Quasi zoppicando continuò il suo percorso molto più lentamente di prima dell'incidente.
"Non mi arrendo così facilmente..." Pensò determinata fra sé e sé.
La determinazione, quando è forte, fa dimenticare il dolore fisico. Quasi non faceva più caso al ginocchio che sanguinava da un po'.
Intanto l'ombra del ragazzo continuava a seguirla costantemente. Anche lui era ostinato. Ostinato a scoprire la verità. Non si fermò neanche quando ebbe la tentazione di correrle incontro alla sua caduta. Andreas teneva a Maria, proprio per questo voleva evitare che si mettesse nei guai.
Con l'affanno si appoggiò al muro ton una mano.
Era quasi arrivata, mancavano pochi passi.
"MARIA! Che stai facendo! Non fermarti adesso!" Una voce continuava a tormentarla nella testa. Si rimise in marcia con le lacrime agli occhi per la tensione del momento.
Quella strada era deserta.
"Sono arrivata in tempo!"Gioì nei suoi pensieri.
Prese le chiavi e con le mani tremolanti cercò di centrare la serratura.
Spinse la porta e si affrettò ad avvicinarsi alla credenza che era stata rimessa apposto da Karl e Thomas prima che uscissero.
Sforzandosi e usando tutta la forza che le sue esili braccia possedevano riuscì a creare unpiccolo varco. Appiattendosi contro la porta ci passò.
<<Adolf! Hanna! Dove siete!?>> Gridò guardando in tutte le stanze. Sembravano scomparsi nel nulla.
<<Se fosse arrivata La Gestapo prima di me a questo punto sarebbe tutto sottosopra. Invece è tutto perfettamente in ordine...>> Si rassicurò da sola continuando a gridare i loro nomi.
<<Maria!>> Una ragazza dalla capigliatura nera e ondulata che le sfiorava le spalle la abbracciò di colpo, lasciandola impietrita.
<<Hanna!>> Esultò ricambiando il gesto d'affetto.
<<Tuo fratello è in magazzino...>>
Sospirò di sollievo con una mano al petto.Hanna corse ad avvisarlo e tornarono sottobraccio.
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All They Lived (Biagio Del Prete)
Historical FictionMaria è una quindicenne tedesca nell'epoca nazista. La sua vita procede normalmente fino ad un caldo giorno di luglio. Suo fratello nasconde un pericoloso segreto: Ebrei. (E se si innamorasse di uno di loro?)