Nonna
Una settimana fa.Socchiudo la porta della stanza di mia nipote, sicuramente non mi fermerà una stupida serratura.
La vedo abbracciata a quello stupido umano, lui è ancora sveglio e sta accarezzando lentamente i suoi capelli.
Che nervi.
È inammissibile che una sirena stia con un ragazzo terrestre, inammissibile!
Non le farò fare lo stesso errore che ha compiuto sua madre, non la lascerò struggersi per un ragazzino che non sa neanche cosa significa stare con una ragazza che deve mantenere un segreto che ne vale della sua stessa vita.Aspetto pazientemente che anche lui si sia addormentato prima di entrare in stanza.
L'ambiente è buio, tranne per una lampada che illumina l'angolo della finestra che dà sul giardino.
Avvicino la mano alla fronte di Ginevra e mi concentro.
*Come la notte che regna sovrana
Tu tornerai nella tana
E Ares confonderai con Ethan nella tua mente, nel tuo cuore
Tanto che il tuo amore appassirà come un fiore che muore.
Non sarai cosciente di ciò che accade nella tua mente...
Non capirai ciò che al cuore farai...
Ma al mare ritornerai. *Mi allontano leggermente da lei e piano esco dalla stanza.
Sorrido mentre percorro il corridoio fino in camera, contenta di essere riuscita a compiere questo piccolo incantesimo per non far fare a Ginevra lo sbaglio più grande della sua vita.
<<Fatto?>>
Ares mi aspetta seduto sul letto.
Ah! Se fossero tutti come lui, il mondo marino sarebbe salvo!
<<Sta tranquillo, io non fallisco mai. Domani mattina vedrai le novità.>>
Ares abbassa lo sguardo e annuisce. È così paziente con Ginevra, sarà lo sposo perfetto.
<<La luna sarà tra solo due settimane. Devo fare in modo di riuscirci, la nostra stirpe non può finire in mano a coloro che l'hanno distrutta!>>
Sono molto fiera di lui. Lo congedo con un semplice cenno della mano, la mia pelle ha bisogno di alghe rigeneranti e di riposo.
Domani sarà una lunga giornata.E sono proprio le urla di Ginevra a svegliarmi.
Ascolto tutto il discorso, naturalmente il mio incantesimo ha funzionato perfettamente.
Non ne avevo dubbi.
Mi reco alla toilette, levo le alghe, sciacquo il viso e decido di uscire solo quando sento sbattere il portone di casa.
L'umano è fuori gioco ed adesso Ares prenderà il suo posto.
Infatti seduta al tavolo c'è proprio Ginevra che fa colazione con Ares.
<<Ma ti rendi conto?! Ares era avvinghiato a me quando lo sa benissimo che mi deve lasciare stare. Ma poi come è entrato nella mia stanza se era chiusa a chiave?>>
Ares prontamente alza le spalle e indica al mio cavalluccio marino che sono dietro di lei.
<<Buongiorno stella marina! Tutto bene? Ogni è una magnifica giornata!>>
Mi servo una tazza di infuso di alga verde appena raccolta e mangiucchio un gamberetto.
<<Ehi Ethan! Anche tu qui? È davvero un piacere!>>
Ares mi guarda con una faccia alquanto confusa.
Alzo gli occhi al cielo e sembra che abbia percepito il messaggio.
<<Sì... Ehm... Signora nonna di Ginevra. È un piacere essere un suo amico adesso!>>
Va bhe. La stupidità fa parte di lui ma almeno è un tritone.
Menomale che Ginevra mangia in modo automatico la sua colazione, come se fosse un'automa.
Sorrido trionfante. Questa giornata non poteva iniziare meglio di così!Mi accomodo sulla poltrona in salotto e leggo qualcosa su queste riviste orrende.
Sfoglio qualche pagina e mi soffermo ad osservare la gente ritratta in bikini.
Ma per favore! Niente in confronto ad una coda.
<<Nonna. Io e Ethan andiamo a nuotare! Vuoi venire con noi?>>
Alzo lo sguardo e noto che Ginevra ha un telo sotto l'ascella e tiene la mano ad Ares.
Sguardo spento e occhi vuoti.
Pur essendo vecchia gli incantesimi mi riescono ancora bene!
<<Ma no pesciolino, andate solo voi due.>>
Le sorrido in modo carino e subito dopo ritorno alle mie riviste noiose e squallide.La mia più totale tranquillità viene interrotta dalla furia di Andrea, che entra in casa sbattendo la porta e lanciando il suo enorme libro sul tavolo.
Viene verso di me come se volesse mettermi le mani al collo da un momento all'altro.
Da quello che riesco a leggere nella sua mente deve essere proprio così.
<<Smettila! Cosa hai fatto a Ginevra?>>
Alzo gli occhi al cielo e lo scaccio con la mano come si fa con gli insetti fastidiosi.
<<Ma niente. Le salvo la vita. >>
Sbruffa e gira intorno alla poltroncina su cui sono seduta in modo alquanto minaccioso.
<<Come sei melodrammatico. Sarà solo per un paio di settimane. Il tempo della nuova luna.>>
Si ferma un secondo davanti a me e sussurra qualcosa che non sento bene.
<<Non ho sentito bene e sai che odio chi sussurra.>>
<<SEI UNA STRONZA.>>
Mi alzo in piedi e lancio la rivista sul mucchio insieme alle altre.
<<Non permetterti mai più di rivolgerti così a tua nonna, chiaro?>>
<<Non mi interessa! Stai rovinando la vita di mia sorella per i tuoi obbiettivi, stai negando un amore per i tuoi scopi e quel coglione ti segue a ruota libera.
Chissà cosa le hai fatto e soprattutto, cos'altro avrai fatto nella tua vita di a noi sconosciuto? Ti odio. >>
Gira le spalle e va al piano superiore, dopo qualche secondo sbatte la porta.Non mi interessa cosa pensa la gente delle mie azioni.
Per colpa degli umani le persone a cui tenevo di più sono morte tutte! E adesso devono pagare per i loro peccati nei confronti della mia famiglia e della nostra specie.
Siamo stati trattati come fenomeni da baraccone, descritti con aspetti mostruosi.
Accusate di incantare gli umani e mandare navi alla deriva.
Ognuno avrà quello che si merita prima che io lasci il trono.Ares
Ora.È già passata una settimana da quando Morgana ha fatto l'incantesimo a Ginevra.
E ne manca solo un'altra alla luna nuova. Sono un po' nervoso se penso a ciò che accadrà quella notte, spero che tutto vada secondo i piani.
Ne caso contrario Morgana mi lascerà seccare al sole come un'acciuga.
<<Ethan? Dove sei?>>
La voce soave di Ginevra giunge alle mie orecchie e balzo in piedi, aspettando che entri in salone.
<<Oh, eccoti! Non avevi allenamento il pomeriggio?>>
Allenamento? Di che? Bho.
<<Oh ehm...>>
<<Tesoro! Cosa fate qui in salone con una così meravigliosa giornata di sole?>>
Morgana interrompe la mia conversazione con Ginevra salvandomi da un probabile errore, trucidandomi con lo sguardo e circondando le spalle della nipote con un braccio.
<<Ha ragione signora, ora io e Ginevra andiamo a fare una bella passeggiata in riva al mare. Ti va?>>
Mi avvicino a lei e le sfioro la guancia con le mie dita.
È così bella.
Sarei il tritone più fortunato dell'oceano se lei procreasse con me.
<<Non posso, devo andare a lavoro o Jimmy mi licenzierà sicuramente. >>
La risata di sua nonna la ferma e di scatto le afferro la mano, tirandola vicino a me.
<<Ma che dici amore. Non lavori da nessuna parte. >>
Lei strabuzza gli occhi e abbassa lo sguardo sulla sua maglia nera e solo ora noto il logo del bar.
Corruga la fronte e sta per aprire bocca quando la afferro dalla schiena e la bacio.
Le sue labbra sono morbide e calde. Vorrei baciarla ogni secondo della mia vita.
Potremmo vivere solo del nostro ossigeno, anzi, sott'acqua non ci sarebbero neanche tutti questi gran problemi.
Lei si stacca piano e mi guarda fisso negli occhi.
<<I tuoi occhi, sono diversi. Me li ricordavo blu scuro come il fondo dell'oceano non così chiari.>>
Deglutisco rumorosamente e le sorrido.
Secondo me l'incantesimo sta svanendo ma non oso dire una parola a Morgana, non davanti a Ginevra.
<<Ti amo. >>
Le bacio la fronte e la stringo a me.
Dietro di lei vedo suo fratello che ci osserva con rabbia, gli sorrido e faccio un occhiolino.
Alza il dito medio e se ne va sbattendo la porta.
Ciò che ho visto nel suo sguardo non mi è proprio piaciuto.
C'è qualcosa che non va, ma poco importa.
Morgana sa cosa fare e io mi fido solo di lei.
Ginevra si allontana poco da me e mi sorride.
<<Vado a fare un caldo bagno. >>
Alzo un sopracciglio e annuisco piano.
La mia attenzione si sposta sul rombo di una macchina che si ferma proprio davanti alla casa dell'abitazione.
Sospettoso, mi avvicino alla finestra e ciò che vedo fuori proprio non mi piace.
Ethan, affiancato da una ragazza, sta parlando con Andrea e guarda proprio in questa direzione.
Per tutte le alghe marine, questo non va assolutamente bene.
Devo avvertire Morgana.
Prima che sia troppo tardi.
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Sotto lo stesso mare.
FantastiqueGinevra è una ragazza diversa dalle altre. Totalmente diversa. Porta dentro di sé un segreto che in pochi conoscono, un segreto che la porterà a compiere delle scelte, giuste o sbagliate. Segreto che la unisce inevitabilmente al mare perché lei è un...