Jimin rimase ad osservare il piccolo Kai mentre correva verso la sommità delle cascate per poi iniziare la lunga e pericolosa discesa attraverso lo scivoloso sentiero scavato nel versante dell'altura.
Incapace di impedirselo, quando la piccola testa corvina sparì oltre il ciglio, il suo istinto da omega lo fece avvicinare e lo seguì con lo sguardo finché non arrivó in fondo ed agitò la mano in segno di saluto.
Kai non era figlio suo ma lo avrebbe cresciuto come lo fosse.
L'avrebbe protetto anche a costo della sua stesss vita.
Si abbracciò il busto con le braccia e ripensò a quella terribile notte quando il suo amato Minho, ferito a morte, s'era presentato alla sua porta chiedendogli di salvare il piccolo nonché l'unico figlio di una coppia morta durante la grande guerra tra clan.
Jimin emise un pesante respiro.__ ° ○ ° • ● • ° ○ ° __
Jeon Jungkook stava in piedi vicino al trono mentre il capo branco ascoltava le richieste degli altri lupi del branco.
Jungkook è rilassato da solo ed è presente quando il suo migliore amico, Kim Taehyung, presenziava asiseme a lui a quelle riunioni.
Essendo l'uomo che guidava i guerrieri del loro clan era suo dovere assistere a tutte quelle udienze e grazie a Dio Taehyung gli faceva da sostegno morale."Puoi andare figlio mio!"
L'alfa Jeon, accennò in direzione della porta.
"La tua presenza non è richiesta qui!".Gli si chiuse la bocca dello stomaco notando che le parole del padre erano state notate da tutti i presenti.
Jungkook si avvicinò all'orecchio del padre."Padre, mi avvertiranno se ci sarà bisogno di me ...".
Fece cenno di andare a Tehyung che si avviò verso l'uscita dopo aver annuito.
"Padre desisdero assolvere ai miei doveri".
Non ricevendo risposta tornò alla sua posizione iniziale.
Non voleva trascurare le sue mansioni.
Essedo il figlio del Capobranco e capo dei guerrieri, era suo dovere guardare alle spalle del padre durante le riunioni importanti.
L'unica cosa che non voleva era essere assente quando il padre aveva bisogno di lui.
L'audienza è andò avanti per molto tempo e Jungkook è l'accordo di essere sempre più distratto,E se fosse peggiorato?
E se il suo respiro fosse diventato più affannoso?Aveva l'impressione che il piccolo stesse via via peggiorando di giorno in giorno.
Cosa ha fatto se avesse perso anche suo figlio dopo aver perso la compagna, il fratello, la cognata e più di recente la sua stessa madre?La guerra tra Clan aveva tolto a Jungkook moltissimo più di quanto una persona avesse tollerato.
Sembrava che quagli ultimi anni erano stati costellati da mote distruzione per lui e per il suo branco.
Non si erano scontrati inclusi con gli altri branchi ma anche con i vampiri e le streghe.
Alla fine della guerra tutti i gruppi erano stremati e tenuti firmati da un armistizio generale e totale.Un leggero movimento alla sua destra riportarono Jungkook alla realtà.
Il suo sguardo saettò immediatamente sul volto di Taehyung."Vai!"
Jungkook volò giù dai gradini prima ancora che l'amico potesse dire qualsiasi cosa.
"Sta peggio?"
"Sì" bisbigliò lui.
L'espressione proccupata dell'amico gli ha fatto capire di più di ciò che ha voluto apprendere.
Jungkook, con il cuore che martellava nel petto, corre via seguito a breve distanza da Teahyung.Potrebbe morire questa volta.
Non il mio piccolo.
Mio Dio, non il mio bambino.Quando giunse davanti alla porta della casa del medico si fermò.
Il terrore gli impedivi di bussare e gli uomini paralizzava il respiro facendogli martellare il cuore nel petto. Lentamente, recitando preghiere su preghiere aprendo la porta e cercando il figlio con lo sguardo.
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SALVAMI [_♤JIK○○K♤_]
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