La fioca luce che filtrava dalle finestre illuminava quei piccolo granelli di polvere che svolazzavano per la stanza per poi essere dipersi dai gesti stizziti di Jimin mentre puliva il ripiano in legno su cui erano postati i flaconi e le ampolle.
La polvere danzava in quel raggio luminoso e poi tornava a posarsi sul posto che lui aveva appena pulito. Jimin per un istante si perse ad ammirare quella bellissima danza.
Emise un ennesimo lungo sospiro, appoggiandosi al tavolo scosse la testa e tentò di concentrarsi sull'immane compito che l'attendeva. Sistemare l'intera distilleria per poterla usare successivamente come magazzino e deposito.
Doveva darsi da fare, fino ad allora aveva già perduto fin troppo tempo a pensare a quello che era successo.
Il bacio.
Le dita della mano sinistra andarono ad accarezzare il labbro inferiore cercando di ricreare le sensazioni della bocca dell'alfa sulla sua.
Non sarebbe stato che un bacio se lui non avesse perso il controllo .
Si era premuto su di lui e si era persino avvoto attorno al suo corpo in modo scandaloso.Vergogna Jimin!
Il guaio era che lui desiderava quell'alfa, era l'unico che aveva considerato come uomo dopo Minho.
Aprì una boccetta rossa e improvvisamente un odore pestilenziale si diffuse nella stanza, per quanto potesse far bene quel miscuglio il suo odore pestilenziale gli impediva di avvicinarla alla sua bocca.
Richiuse la boccetta e la sistemò al suo posto.Sarebbe così terribile se me lo portassi a letto?
Un intenso rossore gli imporporò le guance mentre il ricordo dei baci e delle effusioni che si erano scambiati gli occupava nuovamente la memoria.
Si volevano ed era un dato di fatto. Tuttavia a causa del suo radicato senso dell'onore non avrebbe più voluto avere qualcosa a che fare con lui una volta che avesse scoperto del suo amore per Minho.
Jimin emise un profondo sopiro, riluttante ad analizzare quell'eventualità. Sua madre l'aveva avvertito che sarebbero sorte interminabili complicazioni se fosse tornato al branco Jeon e se oranfosse stata viva sarebbe sicuramente lì a braccia conserte a guardarlo con quell'aria da "te lo avevo detto".Che odore di chiuso!
Meglio aprire un po'!~•~
"Papà"
Jungkook si voltò in direzione di Jihoo e lo osservò mentre si dirigeva verso la staccionata che li separava.
Il colore delle guance del bambino costituiva un bellissimo cambiamento rispetto al pallore degli ultimi anni.
A mano a mano che si avvicinava Jungkook si sorprese ad ascoltare il suono del respiro del figlio come a volersi assicurare non ci fosse niente di strano."Come procede la scuola tesoro? Hoseok ti tiene occupato?"
"Sì!!" ribattè "Ho scritto e riscritto per tutta la mattinata, adesso andrò a mangiare alla Casa Branco" si accigliò "E a riposare, cosi il signor Park non si arrabbierà"
"Bravo il mio bambino" disse Jungkook scompigliando la testa corvina del figlio " Adesso vai, sento il tuo stomaco brontolare da qui!"
Jihoo si allontanò tranquillamente parlando tra se e se.
Jimin gli aveva detto di non correre e lui non lo stava facendo ma il suo passo era comunque spedito.
Non si mosse finché il bambino non svoltò l'angolo."Stai andando in qualche posto?"
Maledizione si era completamente simenticato che Tehyung fosse li con lui.
"Sì"
Avevano finito i suoi compiti al campo dinaddestramento e lui non aveva nessuna riuonione con il padre e suo figlio sarebbe toanto dalla scuola solo il pomeriggio.
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SALVAMI [_♤JIK○○K♤_]
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