Jihoo era scosso da violenti colpi di tosse che gli sconquassavano l'esile corpicino.
Jimin sentì Jungkook arrivargli alle spalle e vide Seokjin avvicinarsi, ma con un segno della mano indicò loro di allontanarsi."Aspettate" mormorò.
"Ha bisogno di questo" disse Jungkook allungandogli un flacone, " il vecchio guaritore ci aveva detto di dargliene quattro gocce quando inizia a tossire."
Aveva già tolto il tappo e l'odore pungente del succo di papavero investì le narici del biondo. S
econdo il suo fiuto doveva trattarsi di un concentrato assai pesante."No".
Spostandosi sulle ginocchia, jimin mise seduto il piccolo.
Circondandogli lo stomaco con un braccio lo fece inclinare in avanti mentre con l'altra mano tentava di individuare la fonte della tosse.
Aveva già assistito ad attacchi di tosse simili a quello e sapeva bene che l'ultima cosa che gli serviva era il succo di papavero."Gli calmerà la tosse, Jimin" disse Jungkook riproponendogli il flacone "Jimin...sta soffocando maledizione!!!"
Jungkook come il figlio stava soffrendo e Jimin questo lo aveva notato e lo capiva.
Lo percepiva nella sua voce come percepiva i rantoli nel petto del bambino.
Anche lui come l'alfa soffriva quando vedeva il suo Kai soffrire."Kook..." bisbiglio Seokjin posando una mano sulla spalla dell'alfa che si ritirò per la seconda volta.
Dopo alcuni minuti l'attacco di tosse finì di scuotere il corpo del bambino.
"Jihoo adesso che la tosse se n'è andata te la senti di alzarti in piedi?" chise con voce gentile Jimin.
Il piccolo assentì nel medesimo istante in cui il padre alle spalle di Jimin scuoteva il capo.
Uno sguardo nervoso al padre lasciò gli occhi di Jihoo che dopo l'assenso del padre assentì ad alzarsi."Vieni, ti aiuto io. Potresti sentirti meglio seduto su una sedia quando hai un attacco di tosse"
Dopo averlo aiutato a mettersi seduto, Jimin prelevò un sacchetto dalla borsa e lo porse a Seokjin.
"Vi dispiacerebbe farlo bollire in un pentolino? Quando si sarà raffreddato berlo lo aiuterà a recuperare le forze!"
Jimin si voltò verso Jungkook e fisso i suoi occhi marroncino inquelli neri dell'alfa.
"Jungkook, è preferibile che lui trascorra più tempo seduto che disteso. Dovreste lasciare aperti gli scuri della stanza in particolarmodo se c'è un caminetto, il fumo non è salutare per lui!"
Jimin tocco il lettino su cui il bambino era ancora seduto e gli sorrise gentile.
"Quando sei su questo o sul tuo lettino nella tua stanza non stare sdraiato, cerca ti tenere la testa in alto. Più in alto la tieni meglio sarà."
Jimin attese che l'infuso fosse pronto e si fosse raffreddato a sufficienza da consedirgli di farlo bere al piccolo prima di impartire altre istruzioni.
Nel attesa esaminò ogni flacone o vasetto del precedente guaritore e interrogò Jihoo sul loro sapore.
Il bambino dimostrò di avere un ottimo senso dell'umorismo e spirito di adattamento quando descrisse ciascuno di essi con una smorfia."Quanti anni hai Jihoo?" chiese jimin posando uno dei vasetti.
Nonostante sapesse e ricordasse che Jungkook aveva menzionato la sua età Jimin voleva che il bambino continuasse a parlare.
"Otto"
"Signor Park" aggiunse Jungkook.
"Signor Park" ripetè il bambino " Ho otto anni".
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SALVAMI [_♤JIK○○K♤_]
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