Non capivo più nulla, solo lei poteva darmi una risposta e non era lì con me.
Mi alzai dal letto, ma sentivo che dovevo ancora riposare. Neville se n'era andato, ed ero rimasta di nuovo sola. Non sapevo più cosa fare. Così presi il telecomando e accesi la piccola tv che Ginny si era comprata qualche anno fa, tanto per sapere cosa stesse succedendo nel mondo babbano mentre noi combattevamo questa guerra magica. Anche io avevo una televisione a casa, papà l'aveva voluta per essere avanti con i tempi.
Decisi di guardare un buon telegiornale, tanto per distrarmi, e poi sarei andata a parlare un po' con tutti per capire meglio la situazione.
"E buon pomeriggio cari telespettatori, qui la vostra affidata giornalista Giorgia Pumpkin, oggi andrò a farvi vedere un ennesimo, come viene chiamato, Gay Pride, una manifestazione organizzata ogni estate per far valere i diritti e le leggi antidiscriminatorie, la cui funzione sarebbe garantire rispetto per persone omo e transessuali, ma non solo... Come vedete, questa manifestazione ha tanta musica, tanti colori... e tante persone!.. Ora andrò ad intervistare qualcuno che..."
Il segnale fu interrotto, e poi ritornò normale.
"E sì mi dica signore, lei è omosessuale?"
"No, io sono sposato con una donna ma mio figlio dovrebbe essere con il suo compagno da qualche parte in quei carri e.."
"Va bene, e suo figlio è gay?"
"No, è bisex. Gli piacciono sia gli uomini che le donne"
"Ah, e cos'è quella bandiera che tiene in mano? Non è il classico arcobaleno..."
"Questa è la bandiera dell'orgoglio bisessuale, me l'ha spiegato mio figlio.."
Voltai lo sguardo alla bandiera. E capii quello che mi voleva dire Neville.
Capii che Ginny era bisessuale, e che le piacevo veramente, o forse no. Però io le avevo dato il beneficio del dubbio. Spensi la TV e mi alzai bruscamente dal letto, ma qualcuno entrò immediatamente nella stanza e disse, tra il mezzo spaventata e adirata:
"Tornatene a letto, vuoi riprenderti o no?"
Era Ginny.
"Cosa aspetti? Muoviti che ti devo parlare.. non puoi stare in piedi per tanto tempo."
Sentii una sensazione come se mi si fosse fermato il cuore.
"Di cosa devi parlarmi, di così tanto importante..?"
"Di me, e forse..."
Almeno trenta secondi di silenzio.
"Anzi, senza forse, perché so che è vero.. Insomma, devo parlarti di noi due."
Mi guardò negli occhi e per poco non svenni di nuovo.
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Viola
Fantasy"Come puoi pretendere che mi possano piacere i ragazzi dopo aver urlato al mondo intero di essere lesbica?!" mi chiese. "Perchè poi hai detto a Harry che saresti uscita con lui" "Ma.. Oh, stavi origliando?" "Tu non origli le conversazioni della pers...