È un pomeriggio come gli altri, l'inverno è agli sgoccioli e al ritorno da una caccia magra, Adara, giovane Principessa dei Mannari rossi, è costretta da sua madre, per suggellare e rinnovare un'antica alleanza a sposare il principe Gabriel, un lica...
La nostra regina e madre con fare regale siede sul nostro trono, scolpito tra insenature di roccia e corteccia d'abete, frassino e betulla, sulla superficie sono incise le rune dei lupi ed il suo aspetto si intona perfettamente al contesto, Misha, mio fratello, la affianca e il nostro ospite, Gabriel, sembra conversare agevolmente con loro due. Mi accingo a raggiungerli accompagnata da mia sorella, percorrendo la lunga scalinata del nostro castello che conduce alla grande sala centrale. Odio i convenevoli, gli abiti lunghi e le riunioni affollate. Mia sorella afferra la mia mano e la stringe. -Non fare nulla di cui potresti pentirti sorellina- mi sussurra in tono pacato. Raggiungiamo gli altri, Gabriel sgrana gli occhi alla mia vista.
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La sala è imbandita a festa, gli ospiti siedono banchettando con carne di cervo, tacchino ed altre delizie offerte da madre terra. Alcuni addirittura ballano sulle note dell'arpa che risuonano piacevoli nell'ambiente circostante. Le donne indossano splendidi abiti ed i loro capelli sono acconciati sul capo, collane vistose fanno risaltare i colli e luminosi orecchìni vengono sfoggiati scintillando e facendo un piacevole gioco di luci. Mi piace osservare gli ospiti e cogliere il loro umore in base agli impulsi chimici che fiuto, tutti sembrano di ottimo umore, eccetto ... Volgo lo sguardo altrove e lo scorgo, non mi sembra vero, la sua mascella marcata, la bocca serrata, gli occhi fiammeggianti, il comandante della guardia reale che stamani non aveva retto il mio sguardo, sembra furibondo, lo percepisco dal suo odore, eppure cerca di nasconderlo, ma cosa lo turba? Sicuramente preferirebbe essere altrove, non è certo un tipo da balli, cene regali e convenevoli vari.