Gioco d'orgoglio e disinganno

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Quando finalmente giungo al castello della mia famiglia, lo faccio in forma ferina.
Il suolo è ancora un po' gelido al tatto delle mie zampe, affino i sensi, porto il capo all'indietro ed il naso all'insù per fiutare meglio gli odori del borgo che si sta destando: i forni sono accesi per produrre il pane, le donne iniziano a stendere i panni appena lavati, i cavalli nelle scuderie da poco riparate a seguito dell'incendio, nitriscono pronti ad iniziare la giornata.
Decido di recarmi in scuderia dal mio Levante, li ho degli abiti da indossare e poi vorrei stare lontana da tutti quelli che conosco.
Attraverso il borgo con passo felpato, svelto e silenzioso, finalmente raggiungo le porte della scuderia, entro al suo interno quando mi pietrifico.
Vi è Etan in compagnia due diverse donne, una sta dietro di lui, gli bacia il collo e accarezza il petto, ha i seni scoperti e penzolanti, i capelli sfatti e sembra essere a suo agio, l'altra è china su una balla di fieno, totalmente nuda e soddisfatta del momento.
Il capitano delle guardie reali si accinge ad avvicinare la donna china, quando accorgendosi della mia presenza, si ferma ed ordina alle donne do vestirsi.
Attonita non so come reagire, non riesco a smettere di fissarlo, si trova totalmente svestito dì fronte a me, ma allo stesso tempo l'amaro mi coglie in bocca e sento la bile che fa su e giù per la mia gola, mi sento molto accalorata, non riesco a sopportare de averlo colto sul fatto con due donne addirittura.
Etan manda via le donne e si copre con una folta e scura pelliccia di orso bruno.
-Cosa ci fate qui a quest'ora? Avete trascorso la notte fuori ? -
-Non è affare vostro quale parte del mio regno io visiti e a quale ora, né dove trascorro la notte.-
-Avete ragione, se volete scusarmi, accolgo le mie ospiti in una sede più opportuna.-
Si incammina verso l'uscita, dove le due donne lo attendono, quando mi affianca rallenta leggermente e sembra annusarmi cercando dì non farlo notare, stringe gli occhi e prosegue all'esterno.
Non mi volto attendo che vada via, provo uno strano senso di sconforto, vedere l'uomo che desidero con altre donne mi dilania dentro, ma non ho il diritto dì essere arrabbiata, lui è un uomo libero di divertirsi come meglio crede e dì frequentare delle donne, i licantropi sono soliti avere più donne nel loro letto in contemporanea, anche se io non riuscirei a sopportarlo.
Ingoio il grumo amaro nella mia gola, proseguo fino alla stalla di Levante che mi saluta con un nitrito affettuoso e altisonante, assumo la forma umana e drizzo la mia schiena, raggiungo il mio baule in legno, lo apro e scelgo un pantalone, degli stivali, una maglia ed un comodo gilet.
Apro la porta della stalla, mi isso sulla groppa dì Levante e montandolo a pelo ci incamminiamo verso l'uscita della scuderia.
Ad attendermi c'è mio fratello che mi osserva con sguardo torvo.
-Buongiorno sorella.-
-Buongiorno, lasciami passare.-
-Abbiamo un pranzo che ci attende, perché non vai a prepararti anziché andare a zonzo per il regno ?-
-Non sono obbligata a dover partecipare a nessun pranzo fratello.-
-Ti sbagli e soprattutto vorrei sapere come mai sia tu che il Principe Gabriel non abbiate fatto ritorno nelle vostre camere stanotte, avverto il suo odore su di te, c'è qualcosa che vorresti dirmi?-
-Non ho nulla da dirti, sono illibata se è questo che ti stai chiedendo.-
-Spero sia così, dovrà esserlo fino alle nozze, conosco molto bene Gabriel, ha un forte ascendente sulle donne e ne ha avute davvero molte, ci divertivamo durante l'addestramento noi due. Cerca di avere autocontrollo sorella, so bene che è complicato resistere ai desideri carnali.-
-Sicuramente alle altre donne fa questo effetto.-
-Non mentirmi, non mi serve nemmeno fiutare la tua bugia, sei arrossita parecchio.-
Le mie guance vanno a fuoco, serro le labbra, do gambe al mio stallone e parte al galoppo, mio fratello si sposta in fretta, finalmente siamo liberi e possiamo proseguire indisturbati alla velocità del vento.
Abbastanza distante dal castello, rallento il passo è mi godo la meravigliosa melodia del bosco: il ruscello, le foglie che cadono, gli uccelli che cinguettano, i conigli che si rifugiano nelle loro tane, i cervi che brucano l'erba; sembra tutto così perfetto lontano dai miei doveri.
Avverto lo scalpitio degli zoccoli alle mie spalle, è Etan col suo stallone palomino di nome Eldorado, mi raggiunge e si ferma accanto a me.
-Rieccovi.-
-Non si può proprio stare per conto proprio in questo regno?-
-Ho bisogno di sapere, io ho bisogno che mi diciate che lui non vi ha toccata.-
-Anche se fosse non credo sia una vostra responsabilità.-
-Ditemi la verità principessa, ha approfittato di voi?-
-Avete così poca stima di me ? Pensate che mi butterei a capofitto tra le braccia del primo che passa ? Come fate voi d'altronde !-
-Siete gelosa ? Io sono un uomo, ho bisogno di distrarmi per potervi stare accanto, oppure le mie azioni potrebbero tradirmi, sapete bene che non posso avervi.-
-N...-
Non ho il tempo di terminare la frase che il principe Gabriel si rivela dal ramo di un alto albero e salta giù.
Si ricompone dal salto e osserva Etan con aria minacciosa e di sfida.
-Ho sentito abbastanza per potervi decapitare. Desiderate la vostra principessa che è promessa ad un principe !-
Le sue parole sono gutturali ed aspre, somigliano ad un ringhio sommesso, gli occhi azzurri sembrano lanciare fiamme di ghiaccio, se solo avesse potuto disintegrarlo con lo sguardo lo avrebbe fatto.
La sua mascella si fa marcata serrandosi ed i pugni delle grandi mani sono chiusi con forza.
Etan lo osserva esterrefatto, non ha scusanti, le sue parole sono state parecchio limpide.
Intervengo frapponendomi tra i due, mi volto verso il Principe dei licantropi dei ghiacci e cerco furbamente di calmarlo.
-Sono solo parole le sue, non è certo con lui che mi trovavo ieri no?-
-Forse non eravate con lui, ma avverto come batte il vostro cuore in sua presenza e se per eliminare questo problema ed aprirvi a me dovrò ucciderlo, lo farò!-
Sgrano gli occhi, non pensavo fosse così evidente l'attrazione che provo nei confronti di Etan, lui è il mio sogno erotico sin da quando avevo compiuto 16 anni e fino a qualche giorno fa non avevo idea di essere promessa ad un licantropo di un altro Clan.

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