Luna piena per tempo

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Il giorno delle nozze è sempre più vicino, Etan ha lasciato il castello da 2 settimane ed in questo frangente ho deciso di conoscere meglio il mio promesso sposo.
È pomeriggio e nel bosco vi è una meravigliosa quiete, passeggio tra gli alberi in forma ferina finché non fiuto l'odore di Gabriel nelle vicinanze, decido di raggiungerlo silenziosamente, mi nascondo tra gli alberi finché lo scorgo intento a fissare il panorama con le spalle poggiate ad un albero, sembra pensieroso, quell'espressione gli dona, mentre il vento scompiglia la sua pelliccia di un bianco puro ed immacolato.
Decido di uscire allo scoperto ed avvicinarmi, si volta verso me e sorride, sembra felice di vedermi.
-Buon pomeriggio principessa Adara, mi stavate cercando ?-
Quando gli sono abbastanza vicina mi fermo e lo guardo negli occhi.
-Stavo facendo una delle mi passeggiate e vi ho fiutato, non posso dire che avervi trovato mi dispiaccia.-
Avverto un fremito in Gabriel subito dopo aver tentato di nascondere un'espressione di sorpresa.
-Non dovreste stare da sola con me due giorni prima della grande luna...-
-Perché non dovrei ?-
-Sapete benissimo quanto vi desidero, più vi conosco più è difficile mantenere le distanze.-

Arrossisco, dall'odore che emana fiuto tutto il desiderio che ha di me, non mi dispiace per nulla

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Arrossisco, dall'odore che emana fiuto tutto il desiderio che ha di me, non mi dispiace per nulla.
Gabriel si distende sul prato rilassandosi e fissa una buona parte del regno dall'alto del dirupo, decido di sedermi accanto a lui e poi di distendermi per godermi quel tiepido sole e la quiete del momento.
Rotola mettendosi di fianco e mi fissa, volgo lo sguardo verso il suo viso lupino, ha un muso così serio; improvvisamente solleva una zampa e sfiora il mio muso cremisi.
-Sei così bella, conservi una splendida energia selvaggia è come se fossi un fuoco eterno.-
Il suo complimento mi lascia di stucco, se fossi stata in forma umana sicuramente si sarebbe notato il rossore sulle mie guance.
-Devi per forza lusingarmi ?-
-Che male c'è ad elogiare tutte le tue bellezze ? -
-Ho anche dei difetti sai ? -
-Difetti tu li chiami ? Per me sono adorabili sfaccettature e ti rendono unica.-
-Non so esattamente se la mia testardaggine potrebbe sempre piacerti.-
-Ho conosciuto tante donne Adara, tante lupe, non ti ho scelta perché mi sei stata imposta. Ricordo quando io e tuo fratello ci addestravamo insieme, mi parlava sempre di te, credo fu in quel periodo che iniziai a desiderare di conoscerti.-
Questa sua affermazione mi coglie di sorpresa, non lo avrei mai immaginato.
Adesso lo guardo con occhi nuovi, consapevole di non essere solo un fattore politico per l'alleanza dei Clan. Mi osserva soffermandosi sui miei occhi e continua.
-Non vedo l'ora di mostrarti il nostro regno, è tutto splendido, ci sono foreste innevate, montagne vastissime e tantissime caverne, conosco anche dei luoghi in cui vi sono dei laghi termali, mentre la caccia è un vero piacere, vedrai ti piacerà.-
Affranta distolgo lo sguardo dal suo, pensare di lasciare le terre in cui sono nata mi stringe il cuore, mi da un senso di vuoto allo stomaco, allo stesso tempo un pizzico di curiosità bussa nella mia mente, ma il pensiero delle mie abitudini lontane lo sovrasta.
Gli uccelli del bosco smettono di cinguettare, cominciano a farsi udire i rapaci notturni ed ogni rumore sembra più chiaro, il sole tramonta nascondendosi all'orizzonte e la luna brilla alta nel cielo, scende la notte, le stelle illuminano ogni cosa, sembrano adorabili lucciole felici.
-Gabriel credo sia ora di tornare, mio fratello si chiederà dove siamo.-
Lui sospira e mi risponde.
-Credi che si preoccupi quando trascorri il tempo con me ? Voglio dire, mi conosce abbastanza bene, non sono un buon samaritano ma ho rispetto per te.-
-È pur sempre mio fratello ed è molto geloso quando si tratta di me.-
-Va bene torniamo, ti va una corsa o chiamo Fael?-
-Vada per la corsa, anzi, mettiamo qualcosa in gioco, se dovessi vincere io ...-
-Se dovessi vincere io volevi dire, trascorrerai la notte nelle mie stanze.-
-Non mi sembra una buona idea...-
-Partiamo !-
-Gabriel aspetta !-
Si mette sulle quattro zampe e parte subito a grandi falcate, cerco di stargli dietro, ma è più grosso è veloce di me, quando finalmente raggiungo il castello, qualche secondo dopo di lui, è già arrivato e mi attende poggiato al pilastro della porta di ingresso.
-Ben arrivata Principessa, ho una fame da lupi, andiamo a prepararci per la cena ?-
-Andiamo ? Questo non faceva parte dell'accordo.-
Si avvicina a me, mi afferra per la vita e mi issa sulla sua spalla, non utilizza l'ingresso, si arrampica facendo leva tra i bordi delle pietre che costituiscono le mura del castello, un balzo dopo l'altro raggiunge la sua finestra e ci entra dentro.
Mi poggia sul suo comodo letto e si ferma ad osservarmi.
-Prima di andare a cena dovremmo fare un bagno, ho fatto preparare l'acqua calda nella nostra vasca.-
-Non mi laverò insieme a te e poi non ho abiti puliti nella tua camera.-
-Ho fatto cucire un abito per te, ma lo vedrai solo dopo il bagno.-
Il suo tono è sommesso, starà già immaginando compiaciuto come apparirò ai suoi occhi con quell'abito.
In piedi davanti a me assume la forma umana, la sua pelliccia bianca svanisce per lasciare posto alla pelle, le zampe si accorciano ritornando ad essere mani e piedi, il muso diventa il suo naso e poi la bocca.
Lo ammiro in tutta la sua bellezza e tonicità, i bianchi capelli lunghi e lisci gli ricadono sulle spalle conferendogli un'aria molto sexy, i miei occhi scendono giù dai pettorali agli addominali.
Non mi accorgo di fissarlo estraniandomi dal mondo, finché avanza verso me sorridendo.
-Tornerai in forma umana o resterai lupa ?-
Corruccio la fronte.
-Voltati per favore.-
-Sei sicura di desiderare che io mi volti? Mi dormirai accanto, non credi che dovremmo abituarci ?-
Arrossisco nuovamente, a parte la volta al lago in cui si era presentato, nessun uomo prima mi aveva vista senza abiti.
Sospiro, in fondo lui ha ragione, socchiudo gli occhi ed assumo la forma umana, la mia pelliccia cremisi lascia spazio alla mia pelle lattea ed ai lunghi capelli rossi che ricadono sulle mie spalle e sui miei seni.
Gabriel mi avvicina mi prende di peso e mi porta in vasca, ci immerge entrambi.
-Sei consapevole del fatto che io sappia camm...-
Non mi lascia completare la frase, mi lascia in acqua,  afferra il mio viso e incolla le sue labbra carnose alle mie, mi bacia mordicchiandomi con le labbra e poi stuzzicandomi con la sua lingua calda, mi lascio guidare in quel bacio intenso, forse è giunto il momento di imparare, di lasciarlo fare, di condividere qualcosa.
Le sue mani lasciano il mio viso e si spostano sui miei fianchi.
Sento il suo respiro affannato, è molto combattuto suo da farsi.
Si scolla dalle mie labbra, mi bacia la fronte bagnata, le guance, il collo, mi gira e mentre mi tengo al bordo della vasca, mi bacia dietro le orecchie e poi sulle spalle, risale alle orecchie e mi sussurra.
-Vuoi che mi fermo? Dimmi di smettere e mi fermerò.-
-Hai bisogno che te lo dica perché non riusciresti a farlo sennò?-
-No, in realtà mi piace quando opponi resistenza, so esattamente di non potermi spingere troppo oltre per adesso, ma voglio imparare ciò che ti piace.-
-E a te cosa piace?-
Gli chiedo rigirandomi verso di lui, avrei tantissima voglia di mettermi le braccia sul collo, ma mi vergogno tremendamente.
Credo capisca le mie intenzioni, perché è lui a prendermi le braccia e mi guida fino al suo collo.
Adesso siamo molto più vicini, respiro il suo respiro, sfiora il mio naso col suo.
-Mi fai impazzire, non mi serviva tutto questo autocontrollo neppure durante le prime mutazioni in lupo.-
Stavolta non rispondo, sono io a baciarlo timidamente, godendomi il sapore delle sue labbra, credo che gradisca perché mi abbraccia prendendomi sul suo petto.
Ci interrompiamo per lavarci e poi dopo essere usciti ci asciughiamo velocemente.
Si è fatto molto tardi, sicuramente tutti hanno già consumato la cena, giunta nella stanza dove vi è il suo letto, mi accorgo che su un tavolo tondo ci attende la cena e due sedie, a coprirmi vi è solo un leggero lenzuolo.
Mi rivolgo a lui con tono interrogativo.
-Non avevi detto di avermi preso un abito?-
-Si, ma si è fatto tardi, lo indosserai in un'altra occasione.-
-Vorrei vederlo...-
-Sei molto impaziente.-
-Mai quanto te ...-
-Non stuzzicarmi Principessa.-
Mi sorride, mi osserva come fa un predatore con la sua preda.
Anche lui al momento indossa una stoffa legata in vita.
Ci accomodiamo al tavolo, vi è un gustoso fagiano cotto con spezie e contorno di patate, il profumo è così buono da farmi brontolare lo stomaco.
Iniziamo a mangiare, quando arriviamo alla frutta, afferra una ciliegia e la porta alle mie labbra.
-Vuoi?- mi chiede.
Schiudo le labbra, la afferro e la mangio lentamente guardandolo negli occhi.
Finita la cena ci aspetta il suo ampio e morbido letto, vi sono tantissime pelli sopra, ottime per dormire al caldo in questo periodo.
Mi distendo sul letto ancora coperta dalla stoffa e lui mi raggiunge dopo aver spento la candela, ad illuminare la camera c'è il chiarore di luna.
Ci avvolgiamo tra le pellicce, mi metto di fianco e lui dietro di me, mi stringe con le sue braccia, avverto il piacevole calore del suo corpo, finalmente mi sento a mio agio, ci addormentiamo l'uno accanto all'altra in un incastro perfetto.

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