Capitolo 11.

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Sono tornato a casa,adesso.

Faccio il video del giorno,e lo edito.

POV:Favij

"Bella a tutti ragazzi e benvenuti in questo nuovo video io sono Favij! Ed oggi siamo su Happy Wheels!"

Ero vestito con dei baffi assurdi. Cosa non si farebbe per i fan!

Passano le solite sei ore per la registrazione e l'editing,ma non fa niente. Adoro questa passione che ho dal 2007,e non intendo lasciarla. Ho conosciuto delle persone davvero fantastiche.

Mi addormento sulla tastiera comr il mio solito.

POV:Alexis

Camminavo per la città,dovevo acquistare qualche abito,i miei vestiti ormai mi andavano tutti larghissimi,e,in questo periodo non ho mangiato molto. Anzi,non ho mangiato quasi niente.

Vado in giro per Torino e incontro una delle poche persone che ho conosciuto mai in tutta la mia vita,anche se non avrei per nienre voluto.

"Richard!"-É un mio amico dalle elementari,ma poi non ci sono più stata accanto,da quando stava per uccidermi. Mi stava per far cadere da una montagna.

Lunga storia.

"Alexis!"-Accenna un sorriso,io faccio lo stesso con un finto sorriso.

"Come va?"

"Bene,stavo andando a cercare un mio amico."-Dissi,senza dettagli.

"Un tuo amico?"-Vidi il suo corpo contrarsi.

"Certo,perché?"

"Non devi conoscere nessuno,sono sempre stato l'unico che tua madre adorava. Devi smetterla di vederlo!"-Urló e mi ritrovai con mezza città attorno a noi che voleva la rissa.

"Come? Non devi essere tu a dirmi cosa devo o non devo fare!"-Urlai più forte di lui,la mia voce é l'unica voce che mi fa sembrare forte,per il resto sono molto debole.

"Prima era tuo fratello..."-Non gli lasciai finire la frase che gli diedi un calcio nello stomaco.

"Sai,Call of Duty mi ha insegnato qualcosa."-Gli tirai un altro calcio che prontamente evitó e mi prese per la gola.

"Credevi di essere più forte di me,eh?"-Rise schifato.

"Andiamo,bambina,lo sai che non ho nemmeno bisogno di toccarti per ucciderti."-Continuava a stringermi il collo,sempre più forte,non riuscivo più a respirare,poi il nulla.

Dove mi trovo?
Cosa é successo? Lorenzo? Michael? Il mio collo stretto? La mia mancanza d'aria?

Non riuscivo a collegare tutte le parti e mi sentivo confusa.

Una stanza bianca,delle persone col camice.

Stavo molto probabilmente diventando pazza.

"Signoria Smith?"-Mi chiamó uno delle tante figure col camice bianco che sono sicura non essermi immaginata.

"Dove mi trovo? Cosa é successo?"

"Ora lei é in ospedale. Un ragazzo vi ha tenuta stretta il collo e se lo avesse tenuto per 10 secondi in più sarebbe morta."-Disse.

"Oh."-Non riuscii a dire altro.

"Hey"-Sentii una voce familiare,Lorenzo.

"Hey"-Sorrisi,mi mancava.

Mi prese la mano e mi bació la fronte.

"Sei più forte di questo"

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