Capitolo 15

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The kiss

"Harry perfavore non anche tu" Alex mise la testa fra le mani, non poteva sopportare un'altra discussione, non con Harry.

"Volevo solo aiutarti" le posò una mano sulla schiena e a quel contatto lei si irrigidì.

"Non lo voglio il tuo aiuto Harry, non voglio l'aiuto di nessuno" la sua voce iniziava a tremare, si stava innervosendo.

Harry fece un respiro profondo, la guardò malinconicamente e d'istinto la abbracciò.

Ma questa volta Alex non rimase in silenzio, era troppo annebbiata per questo, non voleva più parlargli, non voleva più la sua compagnia.

"Smettila!" si liberò dall'abbraccio lasciando il ragazzo sorpreso e forse un po' dispiaciuto da quel gesto. Si guardarono per pochi secondi prima che lei ricominciasse a parlare.

"Tu, come tutti gli altri, non c'entri niente, da quel giorno di dieci anni fa ho questo rapporto con Louis, e nessuno deve mettersi in mezzo" ancora una volta i suoi occhi erano colmi di rabbia e il suo cuore stava scoppiando.

Le parole le uscivano da sole dalla bocca senza che lei lo volesse, si sentì allo stesso tempo anche triste, non avrebbe voluto litigare con Harry, quel ragazzo in quel gruppo era l'unico che riusciva a farla staccare da tutti i suoi problemi, era sinonimo di serenità, e non avrebbe voluto rovinarlo.

"Siamo stufi di vedervi così, in due settimane che sono stato a casa vostra mai una volta vi ho visti parlare senza discutere. Lui ti cerca, ti rende partecipe di ogni cosa ogni volta, ma tu sei sempre così distante. Per ogni passo che fa verso di te tu ne fai due nella direzione opposta" Harry iniziò ad usare un tono di voce quasi arrabbiato, Alex non si rendeva conto che tutto questo faceva male a tutti, non solo a lei.

"Harry non mi importa! Possibile che adesso vi mettiate tutti a difenderlo? Nessuno pensa a come possa sentirmi io?" disse alzandosi dalla panchina e respirando velocemente.

"Lo stiamo difendendo tutti perchè è distrutto, ogni giorno sempre di più, da dieci anni Alex! È al limite, non lo capisci?" si alzò anche lui, guardando in basso verso la ragazza che nel frattempo aveva gli occhi lucidi.

"Beh e invece io sto bene?" stavolta il suo tono di voce era più calmo ma era in procinto di scoppiare di nuovo, stava per dire qualcos'altro ma Harry la interruppe.

"Non sai quante volte ha cercato di farla finita e sono sempre stati i suoi amici a fermarlo in tempo, puoi anche solo immaginare come si senta per decidere di commettere un atto del genere?" disse poi urlando.

Alex rimase sconvolta da quelle parole. Non poteva crederci, sentì le lacrime rigarle il viso e in quel momento realizzò quanto Louis fosse importante per lei. Non avrebbe potuto sopportare la sua morte, non dopo quella di suo padre, non se la causa fosse stata lei.

"Io non voglio perdere un grande amico per colpa di una ragazzina che pensa a se stessa e a nient'altro" Harry stesso si stupí di quelle parole.

Si guardarono ancora per qualche secondo e lui realizzò ciò che aveva appena detto. Sospirò sentendosi un perfetto idiota, l'ultima cosa che voleva era ferirla ma ormai era troppo tardi.

"Vattene Harry" sussurrò lei guardando in basso.

"Alex mi dispiace" cercò di rimediare, voleva scusarsi per quelle parole, non aveva realizzato quanto fossero pesanti dette tutte insieme a una ragazza con mille pensieri e mille problemi.

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