Capitolo 9

356 25 4
                                    

The journey

Arrivarono alla baia alle tre di notte, erano tutti troppo stanchi per fare qualsiasi cosa, così scelsero le camere e si misero subito a dormire.

Erano tre camere in tutto, le tre ragazze avevano la più grande, con le loro esigenze e con le loro numerose valige.

Harry, Liam e Louis presero la stanza con la finestra sul mare mentre Niall e Zayn ebbero la più piccola. Si trovarono subito d'accordo su questo, la voglia di dormire era più forte di quella di litigare.

Alex si svegliò presto quella mattina, erano le nove e mezza e a svegliarla fu un raggio di sole che le puntava dritto negli occhi. La prima cosa che sentì fu il rumore del mare, si stirò sotto quel caldo piumone e sorrise spontaneamente, era stato uno dei più sereni risvegli della sua vita.

Si affacciò alla finestra e sentì un buonissimo odore di mare. Il vento era caldo e nel cielo non c'era nemmeno una nuvola. Contò tre barche a vela in tutto l'orizzonte e una donna con un cane stavano correndo sulla spiaggia deserta.

Uscì dalla sua stanza in silenzio, notando che sia Aria che Hannah stavano ancora dormendo. Percorse il corridoio a piedi nudi sfiorando le pareti intorno a lei con la punta delle dita.

Si guardò attorno, c'erano tanti bei dipinti appesi ad esse, quadri impressionisti per lo più, colmi di luce e colore.

Si diresse in cucina dopo aver sentito il suo stomaco brontolare, sperò che i ragazzi avessero portato qualcosa da mangiare. Girò l'angolo e si bloccò facendo silenziosamente un passo indietro.

Fino ad adesso proprio non aveva notato quel fischiettio che proveniva dalla cucina. Harry stava preparandosi la colazione e Alex si fermò a guardarlo, a studiare ogni minimo dettaglio perché poteva farlo. Era girato di spalle e non poteva vederla.

A dire la verità si fermava spesso a guardarlo a casa sua, ma non per molto perché gli altri se ne sarebbero accorti, lui se ne sarebbe accorto. Invece adesso poteva farlo in silenzio e da lontano senza aver paura di essere vista.

I suoi capelli erano più disordinati del solito ma erano raccolti da una bandana verde militare. I muscoli della schiena erano contratti mentre cercava di aprire il barattolo del caffè e si intravedevano dalla maglietta bianca.

Aveva i jeans, jeans neri, come sempre. Era scalzo.

Improvvisamente le tornò in mente di quando per la prima volta lo guardò negli occhi. Di quando le portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, di quando le disse che era bellissima.

Alex avrebbe voluto sedersi accanto a lui e parlargli un po', le sembrava passata un'eternità da quando lo fece l'ultima volta, ma decise che forse invece sarebbe stato meglio tornare in camera e aspettare che lui avesse finito.

Indietreggiò ancora, fece un passo e lentamente ne fece un altro, ma poi fu interrotta dalla sua rauca voce mattutina, più bella del rumore del mare.

"Alex" la chiamò, e la ragazza tornò indietro più veloce della luce.

"Harry" si avvicinò lentamente a lui, un po' in imbarazzo, vestita solo con una maglia xxl.

Si sedette di fronte a lui che non le toglieva gli occhi di dosso e accennò un sorriso quando lei ricambiò lo sguardo. I loro occhi erano come calamite, in qualche modo, nello stesso momento Alex e Harry si guardavano negli occhi involontariamente.

Dirty GameDove le storie prendono vita. Scoprilo ora