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"La cameretta di papà"

Dopo il passare dei minuti sentii in lontananza dei passi provenienti dall'interno dell'abitazione, vidi che all'ingresso c'era una bellissima donna dai capelli bianco perla. I suoi occhi luccicavano sembrava quasi stesse per piangere, probabilmente dall'emozione di rivedere sua nipote dopo parecchi anni. Mi gettai in un abbraccio caloroso con la coda dell'occhio vidi dietro di lei una presenza possente e aguzzando la vista capii che era mio nonno.

"Ciao nonna Olivia! Ciao nonno Harry! Da quanto tempo che non ci vediamo, mi siete mancati moltissimo. Che bello potervi riabbracciare." Dissi spontaneamente senza pensarci due volte.

"Ciao Alice anche tu a noi, com'è andato il volo? Spero tutto bene e senza turbolenze. Accomodati pure non stare qui fuori vieni in casa che abbiamo molte cose di cui parlare." Mi disse nonna.

Presi le mie valigie aiutata da nonno, mi osservava con uno sguardo perplesso probabilmente chiedendosi il perché di tutti questi bagagli. Non era abituato a vedere persone provenienti dalla città visto il paese in cui abitano da quando si sono sposati. La nonna mi ha accompagnata nella mia stanza che a prima vista sembrava proprio la camera di papà, scrutando bene attorno a me vidi che c'erano ancora degli oggetti appartenenti a lui. 

Iniziai a sistemare i vestiti negli armadi ma non bastava lo spazio, ho portato davvero troppa roba. Presa dal calo di tensione e dalla tranquillità della casa poggiai la testa sul cuscino. Sentii la voce di mio padre dal piano di sotto: "Che bello essere tornato qui, Alice come sta? Dov'è?"

Mi alzai di colpo e corsi giù dalle scale ero emozionata all'idea di rivederlo. Ad attendermi però c'era solamente mia nonna che un po' spaventata mi disse: "Alice, tutto bene? Ti ho sentita gridare nel sonno."

"Sì ho sentito papà che chiedeva di me, dove si è nascosto?" Risposi io.

"Cara, mi sa che quello fosse solo un sogno perché Richard qui non c'è. Ti ho però preparato la cena, arrosto con verdure coltivate dal nonno."

Mi tolsi l'apparecchio e mi avviai in cucina, un po' triste ma molto affamata.