"Uff, che fatica."

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Dopo una cena deliziosa mi sentii stanca, così diedi la buona notte ai nonni e mi avviai in camera. Continuavo a guardare il cellulare in attesa di segnale ma nulla, sembravo fuori dal mondo e nemmeno Spotify funzionava ma stranamente riuscii ad addormentarmi subito.
Il giorno seguente mi svegliai alle 7 di mattina, un orario insolito per me, a causa del rumore di un trattore proveniente da molto vicino. Mi alzai e andai in cucina a chiedere ai nonni chi fosse a fare tutto questo rumore.
Non trovando nessuno, guardai fuori dalla finestra e vidi i capelli bianco perla di nonna, mi incamminai verso di lei.
Indossava un abito a fiorellini chiari e un cappello di paglia per ripararsi dal sole. Vidi che alle mani portava un paio di guanti azzurri mi avvicinai e le chiesi: "Ma nonna cos'è tutto questo rumore? Sono solo le 7:00!"
"Tesoro io e tuo nonno dobbiamo andare nell'orto, vai a cambiarti che vieni ad aiutarci su!" Mi rispose lei.

Mi misi a riflettere e mi sembrava assurdo che una come me sarebbe potuta passare dall'essere popolare sui social a coltivare campi, era assurdo.
"Ma no nonna, non fa per me l'agricoltura io sono una persona più adatta alla moda e al divertimento!"

"Non obiettare e vai veloce a sistemarti, fai colazione e torna qui, ci sono le fette biscottate con marmellata fresca!" Ribatté lei.

Senza rispondere andai in camera mia a cercare qualcosa da mettere e trovai i pantaloni verde fluo e la maglia con le maniche a sbuffo, era l'unica cosa che poteva essere usata per il lavoro che avrei dovuto compiere.
Mi avviai in cucina presi due fette biscottate e ci misi la marmellata di fragole. Era ottima e si sentiva che fosse stata fatta in casa, presi un bicchiere di succo e anche quello era molto buono. Mi avviai in cortile dove i nonni mi stavano attendendo, appena mi videro avevano uno sguardo perplesso, sicuramente non apprezzavano il mio outfit. Mi misi a lavoro e iniziai a strappare le erbacce ma c'era troppo sole e faceva molto caldo. Dovevo assolutamente andarmi a cambiare e avevo bisogno di rinfrescarmi.

Tornando dal bagno vidi che al cancello c'era uno strano furgone, tutto bianco con alcune scritte colorate che però non riuscii a decifrare.
Corsi immediatamente giù da nonno per avvertirlo e lo accompagnai all'ingresso.
Dal furgone scese un ragazzo con la pelle olivastra, cappellino con la visiera all'indietro e due splendidi occhi color mandorla.
"Mike!" Esclamai.

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