C'è posto per due?

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Le mani di Jonah tremano lievemente nel tentare di aprire il barattolo di marmellata

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Le mani di Jonah tremano lievemente nel tentare di aprire il barattolo di marmellata.

Oggi su tutta l'isola, dice la voce della televisione, che gli sembra provenire da un altro pianeta piuttosto che solo dalla stanza accanto, tempo naturalmente sereno, anche al di fuori della capitale. Le temperature...

Il tappo del barattolo gli sfugge di mano, accompagnato da una sgradevole morsa allo stomaco. Decide allora con un sospiro, dati i fastidiosi rumori dalla sua pancia che gli segnalano che qualcosa non va bene, di rinunciare alla marmellata e mangiare solo un biscotto. Con un rituale quotidiano, sempre lo stesso da quattro anni, lo inzuppa nel caffellatte, ma quando fa per mangiarlo la gola gli si serra come la saracinesca di un negozio nei giorni più caldi di agosto.

... in lieve salita le massime, stabili le minime.

Dopo averlo ingoiato con un unico, pesante boccone, che gli provoca un doloroso singhiozzo, si rassegna a non mangiare, per quella mattina, sperando con tutto il cuore di riuscire a recuperare l'appetito per l'ora di pranzo. Tuttavia, al solo pensare ad Alexis, a cui deve delle spiegazioni che non sa come intavolare, lo coglie un secondo moto d'ansia.

Non importa cosa ci sia dentro alla cassa, ma il fatto che tutti la vogliano.

Forse è questo ciò che sono, pensa Jonah, un oggetto, desiderato solo per ciò che rappresento. In ogni modo in cui cerco di pensarla, o rigirarla, Giorgia è l'unica persona che mi abbia mai supportato. Per quanto fossimo solo dei bambini, per quanto intrattabile, impulsiva e testarda possa essere...

Jonah rigira fra le mani la tazza ormai vuota, e nella sua mente continua a riaffacciarsi l'immagine di sua cugina, con i cerotti sulle ginocchia, che gli porge un ombrello di stoffa per ripararsi dai raggi del sole. Scuotendo la testa con un sorriso amaro, cerca di liberarsi da quel pensiero.

Del resto, la colazione è il pasto più importante della giornata, si ritrova a considerare, con una voce in testa che non sembra nemmeno la sua, ti dà energia, vitalità e, se ben corretta, almeno una morte rapida.

Non è mai stato tipo da black humour, ma questa volta, per qualche motivo, la battuta lo fa sorridere. Si butta lo zaino sulle spalle e si avvia verso la porta.

«Ciao, pa'» saluta, vedendo il braccio artificiale del padre sporgere dal bracciolo della poltrona per raggiungere il telecomando.

«Non sapevo che fosse aperta la scuola, questa domenica!» lo raggiunge l'allegra voce di Gregory Joestar, accompagnata da una sonora risata.

Jonah, preso dallo sconforto, lascia cadere lo zaino a terra e si porta entrambe le mani al viso.

«Manca anche a me, lo sai?» gli dice il padre, dopo qualche istante di silenzio.

Le Bizzarre Avventure di JoJo: Exit LightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora