Jonah era riuscito a imparare come legare un nodo stretto stretto, e con una corda di canapa aveva creato una piccola scala, che lo aiutasse a raggiungere la finestrella sul tetto della casa accanto alla sua. Così facendo, avrebbe evitato spiacevoli imprevisti, come quella volta in cui una tegola si era smossa sotto il suo piede, facendogli perdere l'equilibrio e facendolo finire lungo disteso. Per fortuna, in quella zona i tetti erano piatti, ed era impossibile scivolare giù.
«Guarda questo libro!» esordì, parlando a un interlocutore immaginario dal momento che le tende della finestra erano ben serrate, e dall'altra parte del vetro pareva non esserci nessuno. Tuttavia, Jonah sperava che Giorgia lo ascoltasse ogni giorno. «Me lo ha regalato il mio papà!».
Dopo quella frase, il ragazzino si bloccò. Forse non avrebbe dovuto dirlo, dato che il papà di Giorgia era morto, lo stesso giorno in cui la finestra si era chiusa. Forse ci era rimasta male. Forse era andata via, non era più ad ascoltarlo vicino al vetro.
Ma no, non era possibile. Lei era sempre lì, e nel sentire la sua straordinaria scoperta lo avrebbe senz'altro perdonato. Il suo sguardo si posò di nuovo sulle pagine colorate del libro sulle nuove scoperte scientifiche che aveva ricevuto per il compleanno. Un compleanno per cui metà della sua famiglia non gli aveva nemmeno fatto gli auguri.
«Qui c'è scritto», continuò con entusiasmo, «che esistono quattro tipi di neutrini».
Il Sole, che brillava imperterrito su quell'estate che non sembrava finire mai, colpì il bianco delle pagine e accecò gli occhi chiari di Jonah. Infastidito, il ragazzino cercò di spostarsi e di schermare i raggi con le mani. Odiava quel bagliore, gli faceva venire mal di testa, e i giorni in cui si svegliava con la benedizione di avere il cielo coperto, anche solo per qualche ora, erano davvero pochi.
«Chissà se possiamo costruirne uno con questi», disse, con solo il suo nemico nel cielo ad ascoltarlo. «Un golem di neutrini!».
Jonah sorrise al vuoto, alla vecchia gazza che si levava dal tetto, al vento alzatosi dal mare che agitava i fiori del glicine, entrava fischiando nei vecchi camini e restituiva solo silenzio.
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Giorgia preme il tasto di risposta sull'antiquato telefono che si trova fra le mani e, senza dire niente, lo porta all'orecchio.
«Allora?». Quella che ha risposto è una voce simile a quella descritta da Jonah, eppure diversa da quanto lei si aspettava. È un uomo e sembra davvero giovane. Non sa dire di che provenienza sia la strana inflessione che sente.
«Dove sei?» domanda di nuovo l'individuo, subito prima che Giorgia riattacchi. Senza perdere tempo, comincia a digitare un messaggio, sempre diretto al numero misterioso.
"Non posso parlare adesso".
«Erano in tre» commenta Jonah tra sé e sé, tormentandosi una ciocca di capelli.
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Le Bizzarre Avventure di JoJo: Exit Light
FanfictionFuturo non troppo lontano. Per combattere un potente nemico, Gregory Joestar si trasferisce sull'isola di Creta, lontana dal caos tecnologico che caratterizza le grandi metropoli, assieme a parte della sua famiglia. Qui nascerà e crescerà suo figlio...