Ancora qui

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Mi svegliai in ospedale pochi ore dopo,
I medici attorno a me discutevano su qualcosa con mio fratello "si tratta della Sincope ovvero una perdita di coscienza transitoria, da io-per fusione celebrale, di breve durata e a risoluzione spontanea"
guardai gli altri ragazzi nella stanza, sembravano preoccupati per qualcosa, io non capivo, mi guardai attorno e sul comodino trovai un'altra rosa viola

"tranquilla piccola ci sono io con te, non ti lascerò mai sola"


Doveva proprio piacergli il viola dissi tra me e me, sorrisi e mi avvicinai per prenderla, ma in quel momento i dottori si girano "ah si è svegliata" mi sorrisero tutti quanti, io non capivo "tranquilla va tutto bene" mi affiancò Hong-joong dandomi la rosa che aveva visto che la volevo prendere, la tenni in mano e l'annusai, ebbi altri flashback del giorno prima, dei luoghi visti e soprattutto di Jimin "stai bene? Come mai sei tutta rossa?" tutti si voltarono verso Hong-joong che aveva posto la domanda in modo indiscreto, pensai velocemente a qualcosa da aggiungere "sì, ho solo caldo" mentii posando il fiore sotto il mio naso, quello che la mia mente mi fece vedere mi fece urlare... Lui, capelli rosa, fisico da Dio, sguardo assassino e se solo non fosse stato per quel nostro primo incontro avrei giurato che mi appartenesse dal momento in cui mi apparteneva Jimin fantasma, mi sentivo un idiota a pensare che lui potesse diventare mio nella realtà, insomma ha le sue fan e sicuramente non sarò di certo la prima che guarderà tra mille Army o fan. Questi pensieri scatenarono in me un grande dolore, ero pessima, facevo finta che non me ne importasse ma tutto sembrava essere incentrato in lui, ogni mia cellula rispondeva a lui.

Il ricordo di quel giorno in cui vidi Jimin per la prima volta si fece avanti tra tutti i ricordi che avevo su di lui, di auqnate vte inconsciamente avevo ballato e cantato una sua canzone che mi ispirava gioia, poi iniziai a ricordare i baci col fantasma e rabbrividii, se lo avessi raccontato a qualcuno mi avrebbero preso in giro a vita tutti quanti, sospirai e poi mi vennero 8n mente immagini che nemmeno io stessa credevo di immaginare, alzai le braccia urlando "no, no, no, no, assolutamente no" sputai saliva sul braccio di Hong-joong "che schifo" rise ripulendosi in me "scusami non era mia intenzione" tolsi la rosa da sotto il naso e gli è la consegnai al rosso che con grande piacere la rimise apposto.
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"Di cosa parlavate tu e i medici quando eravamo in ospedale?" chiesi a mio fratello mentre camminavamo sul ponte Gwangan, era tardo pomeriggio e io le avevo proposto di fare un giorno per Busan, gli altri avevano deciso di fare turismo per conto loro "hanno detto che sofri di Sincope, non è una malattia mortale, solo che ora si spiegano tutte le volte in cui sei svenuta senza motivo"
Guardai lo sguardo di mio fratello
"lo sai che non morirei mai, perché non mi andrebbe di lasciarti da solo, nelle grinfie di Jungkook" a quelle mie parole mi fece il solletico ma io mi scansai e scappai "allora cosa avete fatto tu e Jungkook ieri sera?" chiesi alzando un sopracciglio "ehm..." diventò tutti rosso, l'imbarazzo si fece avanti "tranquillo, se non me lo dici te, me ne parlerà Kokkie"
Ci guardammo per qualche istante "tu piuttosto, posso sapere quale è il nome del ragazzo della quale hai una cotta?"
Feci spallucce "se te lo dico promettimi di non prendertela" abbassai lo sguardo aspettando una sua conferma "è Jimin" dissi infine "ma come... Non l'hai mai visto..." lo azzitii con una mano "in realtà quando sono andata a comprarti la felpa Gucci l'ho visto di persona, ci siamo parlati anche se non mi è sembrato monto simpatico" dissi guardando il fiume "lui è cambiato tanto... Però mi dici come mai non me l'hai detto quel giorno a casa?" mi avvicinai prendendolo per mano "perché tu avevi pianto qualche anno fa quando avevo messo Friend cantata da te e lui, non volevo piangessi di nuovo". Rimasi qualche istante ferma, quel ricordo era tornato in mente in quel momento ed era uscito dalla mia bocca così.
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" ho pianto quella volta perché lui qualche giorno prima mi aveva scritto, dicendo che stava andando a scuola tua per aiutare delle ragazze a cantare e aveva invitato me e i ragazzi a cena fuori, ma avevo rifiutato per degli impegni... credo che ci sia rimasto male " sospirò e mi aprì la porta del hotel "vado un'attimo da Hobi" se ne andò lasciandomi da sola nella stanza, mi tolsi le scarpe e la giacca e mi buttati sul letto.
"sei tornata finalmente" disse una voce accanto a me che mi fece sussultare "mi hai aspettato tutto il tempo qua?" il ragazzo era vestito in modo elegante come sempre, indossando vestiti di marca "in realtà ho provato ad andare anche in ospedale ma per noi del futuro non ci è consentito entrare in quei luoghi, però ti ho fatto capire che ero lì tramite la rosa" mi girai verso di lui, sembrava più reale delle altre volte e ciò mi metteva paura se andavo a pensare al Jimin reale "perché non puoi entrare in ospedale?" chiesi perdendomi nei suoi occhi "perché temono che io possa salvare le persone che sono destinate a morire" mi guardò le labbra e poi alzò lo sguardo, i miei occhi erano fissi su di lui "non dovresti guardarmi così" sussurrò avvicinandosi ancora di più a me e mettendomi sopra di lui "lo sai che sei una provocatrice?" cercai di capire cosa intendesse "guardati, vai girando in questo modo?"
mi guardai e sbuffai, si alzò lentamente per poi avvicinare le nostre labbra, in quel momento mi trovai in braccio a lui e l'unica cosa che volevo era non staccare quelle labbra che si congiungevano perfettamente sulle mie "guardati, mi conosci da due giorni e già mi baci" mi staccai per qualche istante "in realtà da molto, visto che nei miei sogni sei sempre apparso" ed era vero, anche se fosse stato un sogno io l'avrei ricordato, anche se per poco sarebbe stato un dolore che avrei conservato solo io, iniziai a piangere "ei" continuò a baciarmi mentre io piano piano mi alzavo, desideravo di più non era solo disperazione ma anche voglia di illudermi che fosse una cosa reale.
"piccola, mi dispiace, ma non possiamo farlo, quando sarò reale potrai divertirti quanto vuoi" mi allontanati da lui
"lo sai benissimo che Jimin reale non mi amerà mai" il ragazzo mi prese in braccio, e continuò baciarmi in piedi, attaccati al muro, soli in una stanza, solo i nostri respiri affannosi, sembravo in pieni ormoni, avrei voluto di più, molto di più e soprattutto non avrei voluto staccarmi da quel ragazzo che mi rapiva ogni secondo sempre di più , le sue labbra erano calde, morbide e dolci allo stesso tempo, erano come droga e mai avrei smesso di usufruirne.
~~~

Dopo una serie infinite di baci e coccole ci sdraiammo nuovamente e mi venne una domanda a caso "Jimin questi momenti se li ricorderà? I baci ecc? " il ragazzo iniziò a giocare con i mei capelli "a lui sta succedendo la stessa cosa, in forma di fantasma vede te, mentre tu vedi lui, siete come dire... legati dal filo rosso, lui soffre, anche tu soffri, soffri tu e lo stesso vale per lui" credevo poco alla leggenda del filo rosso, non ero mai stata innamorata realmente, ma sentire quelle parole in qualche modo mi furono di conforto.
"ora devo andare, il mio tempo è scaduto" mi baciò velocemente sulle labbra e sparì. Taehyung aprì la porta qualche minuto dopo "è entrato qualcuno?" cercai di sistemarmi "no, nessuno" mentii andando in fiamme "come mai seri rossa? " presi un cuscino e gli è lo lanciai "YA non fare domande"
"sembri una che è stata assalita" disse indicando i capelli e il reggiseno scomposto, mi sistemai con imbarazzo "Oppa tu credi nel destino?" chiesi qualche minuto più tardi mentre cercava beatamente di riposarsi, poverino. "beh dipende, dovresti trovare proprio la persona adatta" socchiuse gli occhi "come fai a capire che quella persona è quella giusta o meno?" mi facevo troppe paranoie, Jimin mi piaceva o mi ero innamorata solo del fantasma del suo futuro? "lo capisci e basta, quando arriverà il momento sentirai delle emozioni che non riuscirai nemmeno a spiegare a te stessa, ti sentirai talmente viva che sarà in quell'attimo in cui capirai che quella persona è quella giusta" disse tra uno sbadiglio e l'altro "come te e Jungkook insomma"
"YA nessuno a parlato di me" mi fece il solletico "guarda che a me non dispiace"
"insomma Kookie è un'ottimo amico non mi dispiacerebbe averlo tra i piedi in casa" sorrisi alle mie parole e rimasi sbalordita quanto lui "quindi tu approvi?"
"perché tu non ne sei convinto?" chiesi guardandolo mentre apriva gli occhi
"so di amarlo, ma non so se lui mi ama quanto lo amo io" disse stropicciando gli occhi e spettinandosi i capelli come un bambino "io sono sicura che ti ami alla follia e credimi se te lo dico è perché lo so, da molto più tempo di te" dissi soffiandogli quegli occhi ancora assonnati "beh più tardi ci parlerò" detto ciò si addormentò. Mi alzai, guardai per qualche istante il tramonto, e infine mi accesi una sigaretta.
"mi manchi"

Sussultai a quelle parole, guardando il cielo risposi solamente "anche tu". Tra vari sospiri, presi le cuffie che avevo messo in tasca e le indossati, feci partire una delle mie canzoni preferite di Eric Nam e continuai a guardare il cielo per un altro po' di tempo.

Don't let go of my hand~ 지민Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora