Sorridi

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Mi svegliai con la luce dell'alba miracolo che non mi ritrovai nel cimitero, mi alzai e andai in bagno e mi lavai velocemente, tornai in camera e mi vestii

Mi svegliai con la luce dell'alba miracolo che non mi ritrovai nel cimitero, mi alzai e andai in bagno e mi lavai velocemente, tornai in camera e mi vestii

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Andai in cucina e trovai Jungkook indaffarato a preparare la colazione "allora... cosa mi racconti" gli chiesi quasi in un sussurro "vuoi saperlo davvero?"
"no guarda sto parlando col muro, maddai su" sbuffai, odiavo essere tenuta sulle spine "allora... quando sei andata via, siamo andati in camera anche noi, ha chiuso la porta abbiamo iniziato a parlare del fatto che io ti dessi fastidio, inizialmente stava per picchiarmi e si era avvicinato a me con solo un paio di boxer, eravamo a pochi centimetri dalle labbra, mi sono trattenuto,i nostri membri si sono scontrati, il mio stava impazzendo, percui mi sono tolto i vestiti e mi sono filato direttamente dentro le coperte aspettando che lui entrasse, una volta che si è infilato sotto le coperte anche lui all'inizio siamo stati distanti solo che poi ha cominciato piangere dicendo di avere freddo, così l'hò abbracciato dandogli un bacio sul collo cercando di calmarlo, subito dopo ha iniziato a dire che sentiva il mio membro, sono andato in fiamme, però non si è spostato, si è stretto di più e infine ci siamo addormentati" come l'aveva raccontato sembrava davvero un romanzo ma in realtà Oppa era abituato a dormire con Jungkook, lo considerava il suo Maknae da proteggere come un fratello minore, la cosa a quest'ultimo però non andava a genio, ma avevano fatto dei progressi "lui non lo sa ancora vero?"
"io cosa?" chiese una voce dietro di noi, ci voltammo entrambi, io fui la prima ad urlare "Oppa mettiti qualcosa, non puoi girare per casa con solo un paio di boxer" lui sbuffò e fece finta di nulla, Jungkook sbabava guardando ogni particolare di Taehyung, conoscendolo avrebbe fatto di tutto per saltargli addosso, si intravedevano i muscoli, i pettorali ben definiti, avrebbe sconvolto anche me se fossi stata una ragazza come le altre "mi hai sempre visto in boxer, come mai ora ti imbarazzi?" sorrise prendendo da mangiare dal frigo "lasciamo stare" guardai Kokkie e lo fulminai con lo sguardo.Feci colazione velocemente ricordandomi di essere in ritardo per la scuola, mi accompagnò mio fratello con la macchina, prima di scendere mi diede un bacio "cerca di sorridere più spesso sis" chiusi la portiera sorridendo a quelle parole ed entrai nell'inferno.
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Entrai in aula e sistemai le mie cose sul banco, la professoressa non era ancora arrivata, presi Cime Tempestose e ripresi la lettura, poco dopo un ragazzo mi si avvicinò "ei ciao non è che per caso posso sedermi accanto a te? Sai gli altri posti sono occupati e sinceramente non mi va di mettermi accanto a gente come loro" anuii con la testa senza parlare "non sei una ragazza che parla molto vero?" lo guardai per qualche istante poi tornai alla lettura "sai anch'io ho letto quel libro" iniziò poco dopo continuando a balbettare "buon per te" dissi disinteressata dalla conversazione "sai volevo chiederti... Sì insomma se ti andava di uscire con me uno di questi giorni" sparò all'improvviso "mi dispiace ma ho da fare" dissi continuando a leggere "beh posso aspettare" iniziava a darmi sui nervi "senti mi dispiace, non so chi tu sia e cosa voglia da me percui facciamo come se non ci fossimo mai parlati, rimani qua senza parlarmi, sto bene così senza che tu mi debba parlare sottofondo mentre leggo attentamente okk?" solo in quel momento mi accorsi del ragazzo dai capelli rossi  fermo a fissarmi, qualche istante poi si alzò" cercavo solo di essere carino" sputò sul pavimento "beh non è questo il modo" mi stava ribollendo il sangue, mi alzai prendendo le mie cose e scansai bruscamente il ragazzo e me ne andai, sotto lo sguardo attento dei miei compagni.
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Ritornai in giardino, stavolta mi buttai sull'erba e mi sdraiai, d'improvviso sentii una voce
non troverai risposte se cercherai di tornare nel mondo che non ti appartiene

Mi alzai di scatto e mi guardai attorno, non c'era nessuno, ma avevo paura. Quella voce continuò a ripetersi anche quando tornai in classe e invece di seguire la lezione mi limita a scarabocchiare il quaderno, ricreando il sogno, gli alberi, i fiocchi, la tomba e soprattutto la donna e la bambina. Non si collegava nulla alla mia vita, niente Aveva un senso, mi ritornarono le parole di Oppa della mattina stessa ed iniziai a piangere, nessuno ci fece caso, apparte il ragazzo che avevo trattato male, mi guardò dispiaciuto, ma io tolsi lo sguardo, un'altra cosa che odiavo era essere compatita.Mentre ero immersa nei miei pensieri alcune ragazze entrarono urlando in classe "ragazze, la scuola ha deciso di invitare uno degli ex membri dei Bts per darci una mano con le prove di canto" le mie compagne iniziarono ad urlare, c'era troppo rumore, mi alzai e andai verso il bagno, tirai fuori l'astuccio e presi un'altro depressivo, lo so, avevo promesso a mio fratello che non l'avrei più preso, ma era più forte di me, mi guardai i polsi, il fondotinta non nascondeva tutto, presi dallo zaino altri braccialetti che portavo sempre con me e li indossai.Mi guardai allo specchio e parlai con me stessa "cerca di sorridere è l'unico modo per andare avanti" mentre dicevo queste parole svenni, quando mi risvegliai un ragazzo mi faceva aria con un foglio di carta, mentre una mia compagna di classe chiamava l'infermiera della scuola, un miracolo che non mi ritrovai in quell'incubo, iniziai a piangere per la gioia mentre il ragazzo non capendo continuava a sventolare il foglio "mi chiamo Kim Hong-joong, piacere di conoscerti" disse il rosso porgendomi una mano per farmi rialzare "ti pare il momento di fare le presentazioni?" chiese il ragazzo che la mattina mi aveva invitato ad uscire "portiamola in infermeria piuttosto" mi prese in braccio e mi trasportò fino alla stanza dove vidi l'infermiera preoccupata "signorina Kim cosa mi combina" mi fecero sdraiare sul letto, nel mentre chiusi gli occhi, errore più grande della mia vita
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Mi ritrovai in abito bianco, i piedi scalzi e il vestito già insanguinato, la bambina non c'era bensì c'era la donna che mi guardava preoccupata "perché stai facendo tutto questo? Lo sai che non ti porterà a nulla, perché lo vuoi tanto?" e così avevo deciso... La mia mente aveva già deciso e lo stesso il mio cuore, entrambi volevano smettere di combattere ma perché? Perché io non avevo voce in capitolo? Mi guardai le mani e vidi con mia grande sorpresa di avere nuovamente il coltello da macellaio e stavolta avevo entrambi i polsi insanguinanti, caddi, il dolore era tremendo, riuscivo a percepire l'insieme di tutte quelle volte in cui mi ero autolesionata, le volte in cui avevo pianto nella speranza venisse qualcuno nella mia vita, o meglio ancora di poter sorridere, non c'era nulla per cui poter combattere, mi sentivo inutile "smettila, non farlo" la mia testa stava esplodendo apparve la bambina al mio fianco, la donna guardava entrambe "figlia mia non potrai cambiare il destino di questa ragazza" la bambina iniziò a piangere "invece posso" io non capivo, mi girava la testa, avevo freddo, non sentivo più nulla, vuoto, nessun colore né odore, era l'essenza del nulla, mi stavo abbandonando con le mie stesse mani. D'improvviso delle urla mi bloccarono "perché non si sveglia? Perché cazzo sta morendo?" non potete dirmi questo! Mia sorella non ha vissuto abbastanza da poter porre fine alla propria vita " le urla disperate di mio fratello giungevano come lame nel mio cuore, cercai di parlare ma non ci riuscii, avevo paura, in tutta la mia vita era questa la cosa che temevo di più, di lasciare tutti senza un saluto." figlia non farlo, perderai il tuo potere" urlava la donna attorno a me, ma la bambina era decisa, si avvicinò a me "non posso sopportare di veder morire una ragazza di 16 anni che non ha vissuto a pieno la propria vita" posò la sua mano nel mio cuore e disse

"sarai riportata indietro, ma ti avverto, d'ora in poi la tua vita cambierà, neanche un solo istante dovrai pensare alla parola morte, se tu dovessi pensarlo anche solo una volta la tua vita finirà completamente, io ti faccio questo dono poiché dovrai vivere, sorridere, trovare l'amore della tua vita e crearti un futuro"

Detto ciò chiusi gli occhi e non vidi più nulla.

Don't let go of my hand~ 지민Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora