Al suono di quella voce rimasi qualche istante indecisa su cosa fare "Sono Park Jimin e sono venuto a prenderti" il rosso mi sollevò cercando di non farmi cadere "hai dei bei muscoli" iniziai a dire a caso per quanto fossi ubriaca, sfiorai quella pelle e appoggiati le mie braccia attorno al suo collo "hey che vuoi fare?" il ragazzo si allontanò un'attimo "Hong-joong io la porto a casa, vi occupate voi del resto?" Seonghwa che fino a quel momento era rimasto seduto in attesa di vedere gli amici reagire e riprendersi, disse "stai tranquillo Hung, i ragazzi si stanno riprendendo, alla peggio chiamo gli amici di suo fratello e gli dico di venire qua ad aiutarmi" mi indicò il moro, guardai il ragazzo, la mia vista era ofusacata "Voglio andare a casa" iniziai a piagnucolare poiché non riuscivo a vedere bene le figure davanti a me "tu non ti preoccupare, a te ci penso io" sentii delle possenti braccia cingermi i fianchi e in pochi istanti mi trovai tra le braccia del ragazzo "se sei Jimin fammi scendere subito" mi dimenai ma il ragazzo sembrò ignorare le mie pretese, non mollò la presa fino a quando non mi fece sedere in macchina "se osi toccarmi me la pagherai" gli punti un dito anche non vedendo dove mirassi "faresti meglio a chiudere gli occhi e riposare" lo sentii sorridere e avvicinarsi per allacciarmi la cintura, a quell'avvicinanza iniziai a sentire un forte contatto e una forte connessione, d'improvviso la mia vista iniziò a tornare normale, il ragazzo che vidi davanti a me aveva i capelli rossi, capii in quell'istante che si trattasse di Jimin reale.
~~~"Da quando ti preoccupi per me? E come facevi a sapere che ero lì?" lo guardai male "non sei felice di vedermi? Pensavi fossi Do Hanse?" il suo sguardo puntato verso i miei occhi scesero sulle mie labbra, distolsi lo sguardo allontanandolo con entrambe le mani "basta così, non so quali siano le tue intenzioni, ma ora sto bene, me ne torno dai miei amici" cercai di spacciare la cintura la le mani di Jimin non si tolsero "tu adesso fai la brava e rimani seduta" senza lasciarmi il tempo di spiegare si allontanò chiudendo la portiera e andando dall'altra parte della guida. "perché sei così arrogante? Ti ho fatto qualcosa?" chiese all'improvviso con tono amaro "anche se fosse non te lo direi di certo, non posso mettermi a litigare con te in macchina, non sei nemmeno del tutto sobria" accese il motore e partì. Il tragitto fu molto silenzioso, seduta accanto a Jimin non proferii parola, solo ci davamo degli sguardi innocenti, a ogni semaforo ad intervallo lui guardava me, e il minuto dopo io guardavo lui "possiamo smettere questo gioco e parlare?" abbassai lo sguardo sulle mie mani dopo quel rimprovero "scusa e che non capisco cosa vuoi, davanti agli altri ti comporti in un modo dolce e quando stiamo soli sei più scontroso" solo in quell'istante realizzai che doveva essere il destino ad intrecciare le nostre strade, lui da Busan, veniva a Seoul solo per vedere me... No ma cosa sto dicendo? Fermati... "perché sei a Seoul?"
"avevo delle cose da fare, io e Yoongi staimo scrivendo quella canzone di tempo fa, quando ti avevano chiesto da farmi da ballerina" ah, giusto mi ero dimenticata del nostro primo/secondo incontro.
"poi mi ha chiamato Jungkook dicendomi che aveva passato il pomeriggio con te e che non ti eri sentita bene e che non molto probabilmente saresti andata a bere con i tuoi amici, quindi eccomi qua"
Lo continuai ad osservare, quelle guanciotte desideravo toccarle, cercai di frenare il mio impulso scuotendo la testa "c'è qualcosa che non va?" mi girai nuovamente e notai con mia grande gioia che i suoi capelli si stavano tinge do di nero, Jimin fantasma apparve al posto di quello reale, piansi "ci hai messo tanto ad arrivare" il ragazzo che guardava più me che la strada davanti a sé mi guardò "Park non voleva cedermi il posto" fece l'occhio "te l'ho detto, non devi mai sentirti triste in mia presenza" fermò la macchina e si slacciò la cintura, senza darmi il tempo di rendermene conto mi trovai a baciare le sue labbra fredde, ma dolci al tempo stesso, il bacio in principio era lento, ma pian piano divenne una danza tra la mia lingua e la sua, attorno a noi c'era il silenzio, solo il rumore di un bacio famelico tanto atteso, mi staccai dolcemente e portai le mie mani a sfiorare le sue guance "volevo farlo con Jimin reale" ammisi con un pó di vergogna "sì, lo so è per questo che sono venuto, per soddisfare il tuo desiderio" riprese a baciarmi con più foga, le sue mani raggiunsero la cintura di sicurezza che venne liberata con troppa facilità, mi prese con entrambe le mani e mi prese con se, seduta tra le seu gambe desideravo di più, sempre di più e non erano solo i baci, avvicinai il mio bacino alla sua erezione e strusciai creando una piccola frizione che al ragazzo non parve innorsservato, lo sentii ansimare, si fermò "cosa mi fai... lo sai che non possiamo" quelle parole spezzatino ogni mio tentativo di farlo mio "scusa, ogni volta me lo scordo, ma sai è difficile baciare soltanto una persona che ami con tutta te stessa" il moro posò le sue labbra sul mio collo "lo so, so perfettamente quanto sia difficile, ma non sarò io il ragazzo con la quale farai ZUM ZUM" lo sentii sorridere sforzandosi, lo allontanai per guardarlo... Stava piangendo... Come una madre calma il proprio figlio, posai le mie mani sulle sua nuca e lo accarezzai fino a calmare il suo e il mio cuore turbolento. "il filo rosso è ha deciso già a chi legarsi" aggiunse asciugandosi le lacrime e rimettendosi alla guida "però sono felice, finché si tratta di un uomo che ti amerà, io sarò felice anche se ci dovremmo incontrare in un futuro prossimo, per me sarà quello il tempo in cui potrò fare tutto ciò che non posso fare con te adesso" le sue parole rimasero dentro la mia testa fino a quando non arrivammo a casa "vai a riposarti" mi diede due baci veloci e dopodiché aprii la porta della macchina e scese, venne dal mio lato e aprii la porta anche a me, scesi dalla macchina seguita da Jimin fantasma "ricordati che ti amo" disse fermandosi dietro di me, mi girai, lo guardai "puoi restare con me tutta la notte?" era un desiderio più che una richiesta "se è quello che desideri..." I capelli di Jimin reale si tinsero di rosso "allora ci vediamo" mi salutò con la mano inconsapevole di tutto. Sospirai, odiavo vivere in questo modo, chi ero realmente io e perché tra tutte le persone proprio io dovevo innamorarmi di una persona che dovrò vedere in futuro e non ora?.
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Don't let go of my hand~ 지민
FantasyMi diede un altro bacio caldo prima di parlare mettendomi in braccio a lui. "lasciati andare almeno per un secondo, solo così scoprirai che la vita non fa schifo quanto tu immagini" Park Jimin -SE SEI SENSIB...